E' da molto che non scrivo sul forum, un pò per pigrizia e un pò per mancanza di idee su nuove gite in Trentino. L'inverno è stato avaro di neve a sud delle Alpi e la maggior parte delle mie uscite si è svolta al confine con l'Austria se non più a nord. Come al solito, qualche colpo di coda in stagione avanzata salva la situazione e mi sono tolto lo sfizio di portare a termine due gite da anni in cantiere nella zona della Val del Monte, splendida vena periferica del Trentino Nord-Occidentale.
Giungiamo verso le 9 al fontanino di Celentino, nessuno in giro come previsto: sci ai piedi dal parcheggio, saliamo per la mulattiera e velocemente giungiamo al lago di Pian Palù. Una breve discesa e percorriamo il lungolago fino sotto ad un ampio pendio punteggiato da larici.
sotto alle pareti della Val ComicioloRisaliamo con larghe zeta fino sotto ad una bastionata e ci coglie il primo dubbio: dobbiamo decidere quale canale affrontare ma sono tutti scarsamenti innevati e con molti ontani ancora semi-scoperti. Stiamo quindi più a destra (salendo) e iniziamo ad inerpicarci per un canale più ampio ma scosceso: dopo una dura tirata, incrociamo il sentiero estivo e, con delicato traverso, tagliamo tutto a sinistra portandoci così sul pendio superiore alla parete. Continuiamo a traversare fin quasi all'impulvio del torrente principale e riprendiamo la salita su una dorsale boscosa fin sotto ad un altro salto che si supera sempre utilizzando il sentiero estivo e su terreno un pò esposto.
uscita dal secondo traversoIl terreno si apre un pò ma rimane piuttosto ripido
Ripide zetaFinalmente si svela l'ampia e solitaria Val Comiciolo che sfoggia tutto il suo candido splendore, completamente vergine. Iniziamo a tracciare dapprima su terreno pianeggiante, poi lungo un dorso al centro della valle.
il tratto pianoall'inizio del dorsosul dorso con alle spalle le grandi cime del gruppo CevedaleFinito il dorso entriamo in un catino al quale segue un tratto ripido e, dopodichè, un'altra piana
Sempre da tracciareAll'ennesima tirata, segue un breve traverso che conduce al canale terminale, piuttosto ripido. Decidiamo di proseguire con i ramponi e gli sci in spalla perchè, sotto allo strato di polvere, il fondo è ghiacciato. Con notevole sforzo, giungiamo sulla facile cresta nord-est che conduce rapidamente in vetta. Foto di rito con panorama ormai ampiamente conosciuto ma spettacolare nonostante sembri più maggio che marzo.
Ultimo tratto sotto la croceSambo con la Punta San Matteo di sfondoLa Val di SoleSambo in discesa lungo la crestaMentre Sambo decide di scendere un pezzo a piedi, io calzo gli sci da poco sotto la croce. Inizio con delle curve controllate per poi mollare tranquillamente su ottima polvere.
Il ripido pendio sotto la croce di vettaRipercorriamo quindi l'itinerario a ritroso su splendida polvere in totale solitudine!
Divertimento puroSplendida visuale su San MatteoBella discesa anche nel tratto inferiore sebbene su neve più umidaInfine, per evitare il tratto pianeggiante sul lungo lago, traversiamo verso destra (scendendo) utilizzando l'esile traccia del sentiero estivo che ci porta direttamente alla diga. Da qui, giù per la mulattiera ghiacciata fino alla macchina.
Una splendida gita esplorativa che sognavo da anni, su neve fantastica ed in totale solitudine!
Dislivello: 1350 metri
Sviluppo: 13,6 km