Domenica 28 gennaio 2018 è stata una magnifica giornata di sole, solo un poco troppo calda (circa 4°C a 2000 m), anche se verrà ampiamente superata dal punto di vista termico dalle due giornate successive.
Noi abbiamo dedicato questa giornata, la prima della settimana bianca in quel di Peio, a una ciaspolata in val Strino. Parcheggiata l'auto lungo la SS42 poco oltre Forte Strino (parcheggio bello pieno, incontreremo parecchi scialpinisti e ciaspolatori in questa giornata), ci siamo incamminati lungo lo stradello battuto verso la Malga Strino, raggiunta dopo aver oltrepassato i Masi di Strino e il bivio per Forte Zaccarana. Questa prima parte della gita ha comportato circa 380 m di dislivello, dai 1550 del parcheggio ai 1937 m della malga, immersa in un paesaggio ben innevato (circa 1 metro).
Ridiscesi un centinaio di metri al bivio per Forte Mero e Forte Saccarana, abbiamo rapidamente raggiunto le Caserme di Strino, dove abbiamo iniziato a salire la stradina che con 9 tornanti raggiunge i 2080 m del Forte Saccarana, panoramicissimo sulla val di Sole e sulle lontane Dolomiti di Fassa ma anche sul Tonale e sulla Presanella. Qui accumuli eolici altissimi, l'ingresso del Forte è risultato completamente sepolto da un muro di neve di 3 metri buoni.
Ridisceso lo stradino fino alla Caserme di Strino, abbiamo proseguito in direzione Tonale per una mezz'ora, passando anche per i resti del Forte Mero. Usciti sulle praterie verso il Tonale, abbiamo avuto qualche difficoltà a rintracciare lo stradino che, secondo le carte, doveva calare verso la SS42 circa 800 m a monte del parcheggio dove avevamo l'auto. Alla fine siamo riusciti a trovare la traccia, però non battuta, con la conseguenza che la discesa di circa 200 m fino alla statale nella neve alta è stata piuttosto faticosa.
Alla fine 16 km di ciaspolata con circa 700 m complessivi di dislivello in salita, in un paesaggio finalmente ben innevato come mai avevamo trovato negli ultimi tre inverni.
Primo blocco di foto della salita verso Malga Strino