GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Ciao a tutti!!

Mercoledì, persa una giornata di lavoro    , mi ritrovo con mio papà neo pensionato che mi fa: "portami in montagna!".

Decido dunque, su consiglio di Agh, di portarmi sul confine tra Trentino e Alto Adige e precisamente nella zona di Proves, per salire al Monte Luco dal Passo Castrin.
Parcheggiamo la macchina al solito tunnel di collegamento con la Val d'Ultimo e ci incamminiamo nel bosco fino alla ridente radura del passo, dove, in breve, si raggiunge l'omonima malga. La neve è bella dura e con facilità risaliamo il tratto un pò impervio nel bosco: si esce dunque sulla bella e morbidissima dorsale fatta di parecchi saliscendi e continuiamo a seguire le evidenti impronte che ci aiutano a progredire senza indugio. Intanto di fronte a noi comincia a stagliarsi la mole del Monte Luco, da dove si intuisce la via di salita da Ovest sul ripidissimo versante: mi viene qualche dubbio poichè vedo il traverso innevato ma vedendo facendo. Passati due bivi, si incominica a salire faticosamente seguento le visibili tracce di qualche altro escursionista. Fatte le varie svolte necessarie per ammorbidire la pendenza, ci troviamo davanti al tratto che mi preoccupava di più: ci sembra piuttosto pericoloso, è innevato ed esposto ad un canalone ripidissimo, quindi decido di portarmi direttamente sulla dorsale salendo dritto. Con l'aiuto della piccozza e, tirata su un pò a forza mia madre, giungiamo sulla bella e panoramica dorsale e senza più alcuna difficoltà raggiungiamo la croce di vetta: come dice il buon Agh, la vista è spettacolare    , aiutata dal fatto che la vetta è molto isolata. Dopo un sacco di foto al Brenta, Presanella, Maddalene, Gioveretto, Palla Bianca, Similaun, Gran Pilastro e Dolomiti, si decide di ripartire e di scendere per l'apparentemente più comoda cresta sud: solo una cosa mi preoccupava però, in quanto, vedendo la cresta dalla via di salita, avevo notato un salto roccioso del crinale che mi faceva pensare ad un traverso un pò ostico con la neve. Di fatto ci siamo trovati a quel breve tratto che precede una scaletta di legno, ma di neve ce n'è poca e superiamo il passaggio senza problemi: finalmente, senza più difficoltà, scendiamo fino al bivio non ben segnato del sentiero 133. Seguendo i paletti, traversiamo fino al suggestivo baito del Batista, dove ci rifocilliamo  e ci riposiamo, dopodichè, superato a fatica qualche profondo intaglio creato dai torrenti, torniamo alla dorsale: percorriamo la via a ritroso un pò stanchi ed affranti per i continui saliscendi e, ormai a luce radente, siamo di nuovo alla Malga Castrin e quindi in breve alla macchina.

Bellissimo giro  , di sicuro uno dei più panoramici che abbia mai fatto, ma da non sottovalutare assolutamente in caso di neve e ghiaccio nella salita da Ovest.

Decido dunque, su consiglio di Agh, di portarmi sul confine tra Trentino e Alto Adige e precisamente nella zona di Proves, per salire al Monte Luco dal Passo Castrin.

contento che il giro ti sia piaciuto... Comunque non era obbligatorio affrontare il ripido versante ovest
Potevi aggirarlo, come hai fatto al ritorno, passando per il baito del batista e con un traversone andare a pigliare la dorsale sud... Comunque vedo che te la sei cavata splendidamente

PS: la scaletta in legno è nuova nuova!

Si avrei potuta aggirarlo ma volevo provare il tuo giro ad anello  ... D'altronde è un pò noioso fare sempre la stessa al ritorno.. tra l'altro ho notato che la malga Pradont e la Malga Castrin dovrebbero avere un sentiero non segnato che le collegherebbe. Almeno alla Castrin c'era un segnale che indicava la Pradont (non la strada forestale, uno più alto). Ne sai qualcosa?

a Pradont non sono mai sceso, quindi non ti saprei dire, ma penso di si... Un'altra possibilità molto bella è scendere per dorsale facile dal Luchet fino a Malga Manzara, quindi scendere sul fondovalle e rientrare col 157 o meglio ancora col n. 3 e il 26 passando da Malga Lauregno, per chiudere l'anello al tunnel

Bravi soprattutto i tuoi genitori...dal Castrin è eterna e una volta dopo la malga mi son pure persa  c'era la neve e un nebbione da paura...
Scaletta nuova...in effetti anche l'inverno quello secondo me è il punto più critico in caso di neve dura ghiacciata...però percorrendo la cresta innevata sembra di essere su un 4000 

Tutti quelli che ho incrociato in cima salivano da lì, la cresta era quasi pulita anche se sembrava più scoscesa

La cresta sud?  perchè altrimenti c'è la direttissima per la "dorsale" est che arriva alla croce..io l'ho fatta sempre in estate.
Una volta invece a primavera son andata sul Luco piccolo e poi tornando indietro dal laghetto ho preso una traccia che portava ad una sella a nord del Luco...lì però c'era tantissima neve che ostruiva il passaggio e allora avevo dovuto aggirarla andando a ravanare in un canale nascosto verso nord 

  belle cornici che sporgono sopra la parete nord  potrebbe essere la cresta del Gran Zebrù!
Comunque la salita al Luco da quel lato è proprio da evitare con nebbia, la dorsale è larghissima, in piano, con i saliscendi, intervallata da alture laterali.. facilissimo perdersi. Penso di tornarci comunque salendo però dal Palade. Tutti quelli che ho incrociato in cima salivano da lì, la cresta era quasi pulita anche se sembrava più scoscesa

ho fatto quella da palade, sinceramente non mi ha mai entusiasmato, la prima parte è una rampazza orrida in mezzo al bosco con scalinoni...  La parte bella arriva molto in alto, quando arrivi al lago... Da Castrin è più dolce e hai un paesaggio "canadese" che è meraviglioso

Bellissima escursione! Noi l'abbiamo fatta solo in estate, ma i paesaggi invernali sono allo stesso modo splendidi... sicuramente da tenere in considerazione^^