Posto questa interessante escursione esplorativa con le pelli che da tempo aspettavo di compiere. L'innevamento è scarso ma la voglia è tanta e, data l'esposizione della gita, conto di trovare poca ma buona neve.
Parto dunque da Rabbi Fonti e inizio la salita lungo la pista da fondo fino ad intercettare la strada per malga Fratta Bassa. La forestale è poco innevata e decido già a priori che la scenderò sci in spalle. Velocemente raggiungo la sopracitata malga, sita in luogo soleggiato e per questo già ormai quasi privo di neve. Tolti gli sci per qualche metro, procedo sulla strada per la Val Maleda. L'esposizione si fa più settentrionale e il fondo ora è più coperto permettendomi di calcare le pelli. Con lungo traverso arrivo nella suddetta ombrosa valle e proseguo in direzione Malga Maleda bassa. Tutto è molto silenzioso e le tracce poche, segno della bassa frequentazione di quest'angolo della Val di Rabbi.
La strada che risale la val MaledaGiungo dunque al tornante sotto lo sbarramento roccioso della vallata: da qui, noto con grande piacere che la traccia scialpinistica procede sul mio itinerario sgravandomi dal pensiero di solcare la neve fresca per i prossimi 1000 metri. Il percorso si porta sul lato sinistro (dx orografica) e risale un ripido pendio a zig zag che permette di vincere il salto. Mi porto sulla destra verso un pianoro e proseguo in traverso sotto il ripido versante nord del Monte Villar.
Sotto le pendici del Monte VillarIntercettata una valletta meno erta, la risalgo con strette svolte fino all'ingresso della Val Persa dove la pendenza scema.
La valletta che porta in Val PersaLa Val PersaSu terreno poco ripido, continuo in questa rassicurante e affascinante valle dove l'unico pensiero è quello di evitare i molteplici sassi ancora fuori. Sempre su dolci pendenze, raggiungo il grande pianoro denominato Buca del Diavolo.
La Buca del DiavoloPrendo ancora quota sempre lentamente fino ad un breve tratto ripido che preannuncia il pulpito successivo, ormai più alto della cresta del Villar e da dove inizio a vedere i severi versanti nord del gruppo Tremenesca
Belle tracce in bella neveUltimi metri, verso Cima VerdignanaCon un ultimo tratto modestamente inclinato, giungo alla bella vetta un pò deturpata dal rudere di una vecchia stazione meteo. Il panorama, anche se stupendo, rivela la triste realtà di una stagione davvero "magra" di neve: il Cevedale mostra tutti i suoi crepi e ancora lungi è l'idea di percorrere un ghiacciaio senza grossi rischi. Guardo invece con grande interesse la salita alla Cima Tremenesca ed il canale percorso non troppo tempo fa in discesa durante una bella ed emozionante traversata. (
http://girovagandoinmontagna.com/gim/ortles-cevedale-le-maddalene-vegaia-tremenesca/traversata-di-cima-tremenesca/ ). Una mèta scialpinistica gustosa che spero di percorrere al più presto!
Sci in posa, verso la Val VeneziaIl versante Nord di Cima TremenescaLa bella Cima BrentaIl Gruppo dell'AdamelloInizio la discesa su neve meravigliosa, polvere soffice e tanto spazio su cui disegnare: la prima parte è davvero gustosa!
Prime curve sotto la vettaNel tratto centrale, lungo la Valle del Diavolo, devo fare un pò più di attenzione ai sassi coperti ma la neve è ancora un gran divertimento.
Nella Valle del DiavoloIn velocità, mi riporto sulla strada; sotto Malga Fratte tolgo gli sci e concludo rimettendoli gli ultimi metri sulle piste da fondo.
In conclusione sono stato molto soddisfatto nonostante qualche graffio sotto gli sci che avevo già messo in conto ma per fortuna ho imparato a sistemare "in casa" le solette. Una gita consigliabile a chi ha gamba e voglia di conoscere valli recondite e meno frequentate. Interessante è l'idea di fare il giro ad anello salendo dalla Val Cercen, stavolta scartata per la mancanza di neve.
Difficoltà: su alcune guide è definita BS, secondo me MS
Sviluppo: 20 km
Dislivello: 1700 metri