Autore Topic: [CEVEDALE] Gli spettacolari paesaggi del Ghiacciaio del Careser  (Letto 4156 volte)

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Offline AGH

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Ghiacciaio del Careser

In una precedente escursione avevo provato a salire un tratto verso il Ghiacciaio del Careser ma per l'ora tarda ero stato costretto a tornare indietro, ripromettendomi però di tornarci con più calma. Ed eccomi deciso a ritentare: non ho una meta precisa, salvo fare una libera esplorazione del circo glaciale del Careser, raggiungendo almeno la bocca del ghiacciaio. Con l'auto raggiungo dunque Malga Mare (dopo le ore 8.00 si pagano 5 euro) e quindi col sentiero O-123 mi arrampico fino alla diga del Careser. Costeggio la riva sud per comodo stradello quindi convergo, seguendo una vaga traccia e degli ometti, verso la passerella Enel che mi permette di superare il rio e passare sul versante opposto dove c'è il sentiero SAT O-104a che sale gradualmente l'ampio vallone.


Lago del Careser

Lago Careser e Vioz sullo sfondo

Cima Pontevecchio e Cima Cavaion sullo sfondo

Sua maestà il Vioz

Il torrente scende fragorosamente nella valle

All'ingresso del circo glaciale

Il paesaggio diventa finalmente selvaggio e spettacolare, mi inoltro nella valle quasi pianeggiante costeggiando il torrente, per poi affrontare il facile rampone che sale verso il ghiacciaio. Quando mi affaccio sul circo glaciale è una sensazione magnifica: sono perso nel nulla, fuori dal tempo, in un paesaggio primordiale. Ci sono vari specchi d'acqua, piccole lagune con spiagge ghiaiose o sabbiose dove confluiscono torrenti da varie direzioni. All'orizzonte Cima Marmotta e le Cime Venezia. Il ghiacciaio ancora non si vede, rintanato più in alto dietro un grande gradone roccioso.


Specchi d'acqua

Cima Venezia sullo sfondo

Risalgo costeggiando laghi e torrenti

Nella morena

La grande morena da dove il ghiacciaio si è ritirato

Il magnifico paesaggio morenico

Abbandono il sentiero e costeggio gli specchi d'acqua per fare foto, poi seguo le rive dei torrenti verso il ghiacciaio: mi rendo subito conto che i torrenti non sono guadabili, troppo impetuosi per via del gran caldo che ha accelerato il disgelo. Devo quindi abbandonare l'idea di perlustrare la parte superiore del circo glaciale dove ci sono altri specchi d'acqua formatisi di recente negli ultimi anni, a causa del ritiro del ghiacciaio. Compio un traverso su sabbie e ghiaioni per riprendere il sentiero SAT che mi conduce al cospetto del Ghiacciaio del Careser. Che colpo d'occhio meraviglioso!


Spettacolo!

Un torrente scende fragorosamente tra le rocce

Anche questo ghiacciaio come tanti altri è in sofferenza grave e si sta consumando progressivamente anno dopo anno. Un lago dalle acque color smeraldo si è formato alla bocca del ghiacciaio, mentre lontano rimbomba il fragore di una cascata. La voglia di andare sul ghiacciaio e salire fino alla Bocca di Saent è tanta, ma sono da solo e sarebbe una grave imprudenza. Sono rapito da questi paesaggi fantastici, inebriato girovago per osservare e fare foto. Dal lago sotto il ghiacciaio si diramano torrenti che frusciano leggeri tra le ghiaie, mentre più in alto scorrono torrenti più impetuosi che erompono dal ghiaccio per scendere a balzi tra le rocce. Ma inutile dilungarsi in descrizioni, meglio mettere un po' di foto...


Il lago di fusione alla base del ghiacciaio

Eccomi alla bocca del ghiacciaio del Careser!

Sono nel nulla, nella natura primordiale

Il ghiaccio si fonde con le elevate temperature di agosto

Ultimo sguardo al ghiacciaio prima di scendere

I torrenti che escono dal ghiacciaio e dal lago di fusione sono inguadabili...

Scendo per percorso libero verso il fondo del circo glaciale fino ai laghetti formati dai torrenti, impossibile passare, per salire sotto cima Venezia dovrei tornare giù alla passarella in legno e passare sul versante opposto e poi provare a risalire da lì. Lo farò in una futura occasione, l'idea è solo rimandata. Torno quindi a valle e anziché rientrare per la via dell'andata costeggio il bacino del Careser sulla riva nord, quindi raggiungo il Lago Nero e, quando sono in vista del Lago Lungo,  abbandono di nuovo il sentiero per scendere direttamente tagliando per in costone fino a intercettare il sentiero 146 che mi riporta a valle. Poco prima di Malga Mare faccio una deviazione per seguire il sentiero che porta fin sotto la bellissima Cascata che fa un salto di quasi 30 metri.


Si scende a valle

Sguardo verso Cima Marmotta e Cima Venezia

Costeggio torrenti e lagune, Cima Pontevecchio sullo sfondo

Le luci del pomeriggio

Pontevecchio e Cavaion

Il torrente del ghiacciaio

Il grande vallone che scende verso il bacino del Careser

Eriofori punteggiano le rive del torrente

Riecco il Vioz
Di nuovo al lago Careser, ma sulla riva nord stavolta

Vioz m 3645

Eccomi al Lago Nero

Vista verso il fondovalle, con la Presanella sullo sfondo

Scendendo verso Malga Mare

Pian Venezia

La cascata sopra Malga Mare

Giro spettacolare, tutto sommato abbastanza facile a parte le esplorazioni fuori sentiero dove bisogna stare attenti vicino ai corsi d'acqua dove ci sono lagune, fango e sabbie mobili. Idem per le zone dove il ghiacciaio è nascosto sotto la terra e le pietre, potrebbero aprirsi voragini inaspettate :) Sviluppo 21,5 km, disl. 1100 metri circa.


La mappa (hi-res https://www.amazon.it/photos/share/26LOli6v0vdCzk20MCbHREBMpBIdbMMGXTvRBO1UpZH)

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Offline PassoVeloce

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Bellissimo...e di sicuro non hai trovato nessuno!!  8) 8)
Semmai potevi valutare di salire verso cima Lago Lungo dove da lì hai un sentiero che riporta giù verso lago delle Marmotte e Larcher ..credo sia quello che percorrono quando fanno la traversata  Dorigoni - Larcher. Io l'ho fatto con gli sci andata e ritorno.. ci sarebbe anche la possibilità di proseguire in cresta dir nord fino alla Marmotta..più avanti torno su a dare un'occhiata  ;) ::) :P

Offline miki

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Da dove si raggiunge il Dorigoni con gli sci?

Offline AGH

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Semmai potevi valutare di salire verso cima Lago Lungo dove da lì hai un sentiero che riporta giù verso lago delle Marmotte e Larcher ..credo sia quello che percorrono quando fanno la traversata  Dorigoni - Larcher.

si quel sentiero l'ho fatto diverse volte, solo che la discesa è molto ripida e avendo un ginocchio che mi fa male ultimamente ho preferito scendere dall'andata che è più tranquilla. Dalla bocchetta di Lagolungo per la cresta alla Marmotta avevo provato anni fa, ma non c'era nessuna traccia e il percorso era molto rognoso ed esposto. Avevo provato allora a scendere sotto la cresta, verso est, ma c'erano tratti ghiacciati oltretutto flagellati da franamenti di grosse pietre e massi, al che la mia compagna dell'epoca si rifiutò di proseguire... La Marmotta comunque l'ho poi fatta da nord qualche anno dopo, dal passo Vedretta. Comunque se si vuole girovagare dentro il circo glaciale, bisogna tenere conto dei grossi torrenti che ci sono in questo periodo, e non sempre è facile guadarli... Probabilmente basta aspettare in settembre che calino le temperature, e prima che nevichi :)
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Offline PassoVeloce

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Da dove si raggiunge il Dorigoni con gli sci?
No io intendevo cima Lagolungo con gli sci  ;D diciamo che il versante che guarda verso Dorigoni non è il massimo come pendenze e quindi pericoli...poi bisogna calcolare che una volta al Dorigoni si è in una "trappola" a meno che non è primavera e dal rifugio in giù è andata via la neve  ::)

si quel sentiero l'ho fatto diverse volte, solo che la discesa è molto ripida e avendo un ginocchio che mi fa male ultimamente ho preferito scendere dall'andata che è più tranquilla. Dalla bocchetta di Lagolungo per la cresta alla Marmotta avevo provato anni fa, ma non c'era nessuna traccia e il percorso era molto rognoso ed esposto. Avevo provato allora a scendere sotto la cresta, verso est, ma c'erano tratti ghiacciati oltretutto flagellati da franamenti di grosse pietre e massi, al che la mia compagna dell'epoca si rifiutò di proseguire... La Marmotta comunque l'ho poi fatta da nord qualche anno dopo, dal passo Vedretta. Comunque se si vuole girovagare dentro il circo glaciale, bisogna tenere conto dei grossi torrenti che ci sono in questo periodo, e non sempre è facile guadarli... Probabilmente basta aspettare in settembre che calino le temperature, e prima che nevichi :)
Eh i torrenti sono pericolosi.. magari passi la mattina e non ci sono problemi, il pomeriggio sono impossibili da attraversare.. ricordo una bruttissima esperienza ad attraversare il torrente sul sentiero in traverso verso il Larcher venendo dal Palon della Mare, in pratica era una cascata in piena e se per disgrazia fallavi il sasso ti portava giù fino al piano sotto  :o :o :o

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Eh i torrenti sono pericolosi.. magari passi la mattina e non ci sono problemi, il pomeriggio sono impossibili da attraversare.. ricordo una bruttissima esperienza ad attraversare il torrente sul sentiero in traverso verso il Larcher venendo dal Palon della Mare, in pratica era una cascata in piena e se per disgrazia fallavi il sasso ti portava giù fino al piano sotto  :o :o :o

si è essenziale scegliere il periodo e anche l'ora giusta se ci sono da fare guadi sotto ai ghiacciai..
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Offline miki

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No io intendevo cima Lagolungo con gli sci  ;D diciamo che il versante che guarda verso Dorigoni non è il massimo come pendenze e quindi pericoli...poi bisogna calcolare che una volta al Dorigoni si è in una "trappola" a meno che non è primavera e dal rifugio in giù è andata via la neve  ::)

Ok.. peccato sarebbe una bella meta. Tempo fa guardando la cartina avevo ipotizzato un passaggio da malga stablaz poi valle campisol ma poi chiedendo a qualche amico local e non avendo riscontri avevo abbandonato. Quando ho letto mi si è riaccesa la lampadina..

Offline PassoVeloce

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Ok.. peccato sarebbe una bella meta. Tempo fa guardando la cartina avevo ipotizzato un passaggio da malga stablaz poi valle campisol ma poi chiedendo a qualche amico local e non avendo riscontri avevo abbandonato. Quando ho letto mi si è riaccesa la lampadina..
Dalla Stablaz devi fare tutto su traversi per arrivare verso Campisol alto e non è fattibile.. Anni fa lo hanno fatto ma su da Campisol diretto, però anche quello non è il massimo .. in genere chi fa la traversata dal Careser a Rabbi lo fa da cima Cavaion

Offline giesse59

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Paesaggi belli ma inquietanti pensando che vent'anni fa lì c'era solo ghiaccio.

Alla bocca del ghiacciaio non sono arrivato nel 2017, quando esplorai la conca arrivando dalla Bocchetta del Lago Lungo

 

Offline kobang

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Domenica scorsa ero sul Vioz e ,in una pausa del transito di nebbie e nuvole,ho lanciato uno sguardo verso il Careser e i si è stretto il cuore.
Del resto anche la piccola vedretta Rossa,andando verso la Linke è in fase agonica.