Il Lagostel
Alle 7.00 sveglia al
Baito Pudria 2147, dove abbiamo dormito benissimo. Arrivano alla spicciolata varie persone, cacciatori e forestali, che ci annunciano l’organizzazione di una festa (!) per aiutare un missionario in Guatemala. Sfogliamo un album di vecchie foto, con la storia dei pastori che hanno abitato
Malga Pudria, raccontata da loro stessi, un po' triste e commovente:
Gigi "Bocalin" Cogoli di Vermiglio, pastore in Val Pudria dalla fine della seconda Guerra Mondiale fino al 1960. E prima di lui
Pacifico Gregori "El Pacico", che ha lavorato in malga da ragazzo fino al 1962, per morire l'anno dopo. Sul libro della malga leggiamo alcuni messaggi struggenti di persone che sono tornate, con fatica, da vecchi, pieni di commozione, a rivedere i luoghi dove hanno vissuto tanti anni prima la loro giovinezza.
Lo spettacolo di Malga Pudria
I pastori di Malga Pudria: Giovanni "Bocalin" Cogoli, a dx Pacifico Gregori detto "El Pacico"
Malga Pudria anni 1950
Malga Pudria negli anni '60
Raccogliamo le nostre cose e sgombriamo il cambo, poi attendiamo per un po’ il sorgere del sole per fare qualche foto a questo luogo meraviglioso. Quindi scendiamo a valle col
sentiero 137. Ci siamo inventati all’istante un itinerario per questa 2a giornata:
decidiamo di andare al laghetto di Lagostèl, sul versante opposto, che avevo visto anni fa.
Dal paradiso di Malga Pudria scendiamo a valle verso la diga
Discesa verso il Lago di Pian Palù
C'è parecchia gente che sale a Malga Pudria per la festa
A Malga Celentino traversiamo la diga e dopo aver raggiunto
Malga Giumella prendiamo il
sentiero 124 e quindi col
141 raggiungiamo la magnifica conca coi
laghetti di Lagostèl 2454. Lunga pausa con sontuosa ronfata, cullati da una leggera e fresca brezza.
Rivediamo il Redival salito il giorno prima (al centro con la macchia bianca di neve)
Salendo al Lagostel, sullo sfondo la punta di Ercavallo
Il Lagostel
Quindi ritorno a valle col sentiero 141, che ci porta prima nella
fantastica Val Piana, con le mucche al pascolo lungo il torrente fragoroso che scende da
Punta S. Matteo m 3678. Attraversiamo questi magici paesaggi primordiali, il fragore dei torrenti che originano dai ghiacciai rimbombano nelle valli, nei prati inondati di fiori e punteggiati di rododendri, che spettacolo fantastico! Non si vorrebbe più andar via.
La spettacolare Val Piana sotto Punta S. Matteo
Ancora la Val Piana
Ma è ora di scendere, proseguiamo verso valle a
Malga Paludei 2128, ripristinata e con
bivacco sempre aperto in discrete condizioni. Caliamo ancora di quota fino al fondovalle dove scorre
il Noce, quindi costeggiando la riva sud del magnifico
Lago di Pian Palù dalle acque di un incredibile color smeraldo.
Scendendo verso Malga Paludei, ultimo sguardo verso Val Piana
Finalmente sul fondovalle: ecco il torrente Noce
Costeggiamo il Lago di Pian Palù a conclusione di una "magnifica due giorni" in Val di Pejo. Giro facile tra grandiosi panorami, senza nessuna difficoltà, solo un filo lunghetta, consigliatissimo. Km 18,3 di sviluppo, dislivello 750 metri circa
Malga Pian Palù
La riva meridionale del lago di Pian Palù, prima di scendere al Fontanino
Il percorso del 1° giorno a sx, a dx quello del secondo giorno.
1° giorno: dal Fontanino a cima Redival m 2973
http://girovagandoinmontagna.com/gim/ortles-cevedale-le-maddalene-vegaia-tremenesca/(cevedale)-trekking-in-val-di-pejo-m-redival-m-2973-12/msg108726/#msg108726