Escursione di domenica 17 agosto 2014
A volte le mète non sono luoghi d’arrivo ma di partenza .Poco più di una settimana fa ero andata sulle Maddalene ma la nebbia aveva nascosto gran parte dei panorami. Sono ritornata in una giornata quasi perfetta , per un giro che doveva essere molto soft…
Stessa ora e stesso luogo, Proves (Alta Val di Non) ore 7.00 del mattino. La giornata è bella, l’aria frizzante e la temperatura di 6°C. Scendo lungo la strada fino ad incrociare quella che porta al Maso Thal. Da lì seguo le indicazioni per Stierbergalm, fino ad un tornantino dove prendo il segn. 19. Il sentiero fiancheggia brevemente il Rio della Chiesa/Kirchbach e poi sale in mezzo al bosco in direzione nord-ovest fino ad incrociare la sterrata che sale dal maso Thal e prosegue per Stierbergalm (1854 m).
Salendo a StierbergalmDalla malga i panorami sono splendidi, sia verso valle, sia verso il M.Ometto/Mandelspitz (a nord-est) che verso Cima Lavazzè/Seespitz e Goldlahnspitz (verso ovest). Non ho ancora incontrato nessuno e arrivata alla malga mi fermo a salutare e a mangiare il loro ottimo yogurt con i mirtilli rossi (gnam-gnam)
. Sono quasi le 8.00 e tutti sono al lavoro.
M.Ometto/MandelspitzCima Lavazzè/Seespitz e GoldlahnspitzRiprendo il cammino seguendo il segn. 12; a quota 2100 ca. incrocio il segn. 133 (sentiero Bonacossa) che porta, in direzione est, a Malga Kessel e, in direzione ovest, al Samer Joch.
Verso il M.Ometto/MandelspitzCima Lavazzè/Seespitz e GoldlahnspitzLago di S.Giustina e Brenta
Verso la vettaIn basso ProvesGioveretto /Zufrittspitz
Verso il Brenta, il Carè Alto e la PresanellaM.Ometto/Mandelspitz in vistaNon abbandono il sentiero 12 fino alla vetta del M.Ometto/Mandelspitz (2395). Finalmente vedo l’alpe Samerberg, una bella conca prativa con delle pozze d’acqua, un piccolo laghetto, dei cavalli, a nord la Vedetta Alta e Cima Belmonte, a nord-est il Cornicoletto e il Cornicolo, a est Malga Kessel, Revò e Cloz, a sud Proves, a sud- ovest Cima Lavazzè/Seespitz e Goldlahnspitz , a nord- ovest Seekopfl e Samerberg. E in lontananza cime e ancora cime.
L’Alpe Samerberg e le dorsali del M.Ometto e del Seekopfl_SamerbergCima Lavazzè/Seespitz e Goldlahnspitz, Ilmenspitz, Cima Sternai/ Hint Eggenspitz (completamente a destra)Da destra, M.Luco, Cornicolo, Cornicoletto e Cima Belmonte, in basso Malga KesselVedetta Alta/HochwartDalla vetta guardo verso nord, lungo tutta la dorsale che porta alla forcella di quota 2340. Non so se sia percorribile o meno
, ho chiesto a Malga Stierberg e sembra che sia fattibile (in rete non ho trovato niente).
I programmi della giornata sono quelli di vedere l’Alpe di Samerberg e quella di Brez e ho tutto il tempo per andare a vedere il crinale, mal che vada ritorno al bivio con il sentiero Bonacossa
. Il percorso è completamente libero ma senza passaggi obbligatori.
Dorsale da percorrereCammino sul filo della dorsale, a volte mi calo un po’ per evitare dei grossi sassi dove dovrei arrampicare e “dis-arrampicare” (calare significa anche risalire per tornare sul crinale). In un saliscendi continuo avanzo lentamente, non ho fretta. Alle mie spalle arriva un baldo giovane, e questo mi fa ben sperare che sia possibile continuare, mi supera ed io lo seguo a vista. Anche per lui è la prima volta. Alla fine non è niente di che, solo un po’ più lunga di quello che pensavo. La settimana scorsa non ero riuscita a vedere niente e non avevo la minima idea del suo sviluppo.
Arriva qualcunoL’Alpe SamerbergArrivata alla forcella di quota 2340 prendo a salire il versante sud-est del Seekopfl.
Seekopfl (a sinistra) e Vedetta Alta (a destra)Davanti a me la bella Cima degli Olmi/IlmenspitzSamerberg
A mezza costa, il sentiero che porta al Passo di Brez/SamerJoch (evitando le cime)Vedetta Alta e monti della Val d’UltimoVista verso sudIl percorso da fareDavvero un bel posticino
Ora sono più tranquilla perché conosco un po' il percorso. Mi guardo intorno e mi fermo a scattare foto, mi sembra quasi impossibile che la giornata sia così limpida. Chiudo gli occhi e quando li riapro vedo ancora il sole. Bello, bello, sono proprio contenta.
Raggiungo il Seekopfl (2564 m), scendo alla forcella e poi salgo al Samerberg (2568 m). Mentre mangio qualcosa, ammiro i panorami che si presentano davanti a me. Non riesco a distogliere gli occhi dalla bella Ultental (Cima Sternai, Gioveretto, Orecchia di Lepre,M.Muta, davanti a me).
SeekopflCima Sternai, Gioveretto, Soyspitz, Tuferspitz, Orecchia di Lepre, Cresta AzzurraOrecchia di Lepre/HasenohrlSempre belle queste cimePanorama verso sudSeekopflLa forcella che porta al Samerberg
Lago Vedetta Alta/Hochwartsee
Percorso fatto
Scendendo dal SeekopflLa bella dorsale del M.Ometto/MandelspitzSamerbergLascio il Samerberg e scendo su pietrame verso il Samer Joch/Passo di Brez.
Cima degli Olmi/IlmenspitzVedo davanti a me (sulle pendici orientali del Goldlahnspitz) un bel laghetto (senza nome) e nasce spontanea l’idea di andare a vederlo da vicino, spingendomi fino al Goldlahnsee (ai piedi di Cima Lavazzè/ Seespitz). I programmi della giornata sono stati completati ed ora ho tutto il tempo per fare qualcosa altro, vista la giornata superlativa.
Laghetto senza nomeNella discesa, cerco di percorrere i tratti meno infidi, un po’ di qua e un po’ di là. Perdo quota e dall’alto cerco l’omone di sassi, punto di riferimento per rientrare a Proves. Sì, brava, con la testa tra le nuvole non si va tanto lontano. Ma dov’è finito
? L’avevo visto anche la scorsa settimana con la nebbia, vuoi che non riesca a trovarlo oggi con il sole
? Eppure non c’è
. Non si può far sparire una montagna di sassi di oltre un metro. In fondo vedo un sentiero e quello sarà il mio punto di riferimento, dico tra me e me. Avanzando, vedo anche dei cartelli segnaletici. Qualcosa non quadra. La volta scorsa non c’erano o non li avevo visti. Eppure il terreno sotto ai piedi mi sembra familiare…
Einertal e Maritscher BergalmLa discesa dal Samergerg su pietrame infame
La dorsale del M.Ometto e dietro quella del Cornicolo_Cima BelmonteVerso Passo di Brez/Samerjoch.Ecco ci sono (in basso)
Raggiungo il punto in questione e il cerchio si chiude. Sono al Passo di Brez/Samer Joch e l’omone di sassi è più a est, mi dicono due altoatesini saliti dall’Ultental. Mi guardo intorno, alla ricerca delle due pietre di confine del periodo di Napoleone, che hanno segnato il confine tra il Regno di Baviera e quello d’Italia. I due cippi sono lì vicino, un po’ più piccoli di quello che mi aspettavo. Il posto è proprio piacevole per sostare e poi non sono ancora le 14.00. Penso al giro fatto in mattinata, guardo fin dove gli occhi riescono a vedere. Che meraviglia!!!
Non mi sento stanca. È un momento di estasi totale
. Guardo Cima degli Olmi/Ilmenspitz ed ho una folgorazione
. Sììììì, perché non salire anche lì
? Non sembra tanto lontana. Però c’è un po’ di dislivello da fare. Sono salita due anni fa da Passo Cemiglio (dopo aver fatto Cima Stubele) e ricordo bene la fatica degli ultimi cento metri
.
Ma sì, andiamo, non sono venuta in montagna per camminare
?
Cima degli Olmi (a sinistra)M.Muta/Mutegg e Grande Ladro/Hoher Dieb
EinertalUno sguardo verso l’ultima cima salitaSeguo un po’ il sentiero 19B e quando comincia a scendere verso Maritscher Bergalm (1932 m) lo abbandono. Non voglio perdere 200 m e poi rifarli. Costi quel che costi, taglio in costa sotto al Seespitz/Cima Lavazzè. Incrocio il sentiero 19 a quota 2100 ca. e lo seguo fino a Passo Termen da Val (2252 m), dove arriva anche il 113 dal Rif. Maddalene.
Verso il Rifugio MaddaleneVerso la Val d'UltimoIl sentiero sale prima gradatamente poi la pendenza aumenta decisamente o forse sono le gambe che avvertono la stanchezza e cominciano a lamentarsi. La vetta è avvolta dalla nebbia e mi chiedo se valga la pena salire. Spero in uno sporadico diradamento e percorro passo dopo passo i 400 m di dislivello dal Termen de Val.
La vetta è vicina Cima Slavazzaie (2282 m) e il Lago di S.GiustinaFinalmente la croce di vetta. Sono a Cima degli Olmi/Ilmenspitz (2656 m), berg heil.
Cima degli Olmi/IlmenspitzRiesco a vedere Cima Stubele, il M.Fagiola/Buchelbergspitz, il Lago Seefeld e qualcosa verso la Val d’Ultimo poi tutto è ri-avvolto da una nebbiolina grigiastra
.
Sono contenta lo stesso, Cima Olmi è stato un fuori programma. Metto qualcosa addosso e attendo un pochino, non sia mai che sia baciata dalla fortuna e la nebbia se ne vada. Eh, sì. Alla fine lascio perdere e prendo la via del rientro. Ritornata a Passo Termen de Val, scendo lungo il sentiero 113, non vedendo il segn.13. Il primo però scende verso il Rif. Maddalene ed io invece devo stare più alta. Mi sposto, fuori sentiero, verso la sinistra orografica e dopo un po’ trovo dei segni bianco e rossi (di tanto in tanto li perdo per poi ritrovarli) fino a quota 2050 ca. Lì ci sono delle indicazioni per il Rif.Maddalene e per il Passo di Brez_Malga Castrin. Dov’è finito il sentiero 13? Lascio perdere tutto e punto verso uno spuntone roccioso denominato Tricorno.
Il Tricorno, a sinistraMi chiedo come sarebbe in caso di nebbia…I segni spariscono e ricompaiono come nulla fosse. Boh. Il sentiero 13 procede in leggera salita fino alla base del Tricorno, poi continua in falso piano in direzione sud-est. Tutto ciò che mi sta intorno è veramente bello ma purtroppo non riesco a perdere quota e non ho la più pallida idea del tempo che mi serva per arrivare all’auto.
Quando ho ormai perso la speranza di un rientro abbastanza comodo, comincio a scendere, incrocio il sentiero 12 (che arriva da Stierbergalm) e arrivo al M.Faiden (1993 m), un pianoro verdeggiante con una pozza d’acqua per le mucche al pascolo.
Dal M.Faiden verso il M.Ometto, Seekopfl e SamerbergUltima vista sul Lago S.GiustinaDa lì per bosco (sosta raccolta mirtilli, in una bella radura) arrivo al Passo Fresna (1457 m) e in breve (su strada sterrata, direzione nord) a Proves
.
Bellissimo giro e giornata quasi perfetta
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Cartina: Tabacco 042
Sentieri: 19, 12, 19B, 19, 113, 13, 12, 2A_SI (indicazioni locali)
Dislivello: 1900 m circa
Distanza: 19 km
Traccia