Escursione di sabato 8 settembre
Da tempo avevo in programma un giro ad anello sulle Maddalene partendo dalla Val d’Ultimo
. Il meteo è sicuro, le temperature sono di tarda estate e i posti sono poco frequentati, come piacciono a me.
Parto da S.Nicolò (m 1350), poco prima di arrivare a S.Geltrude; attraverso il ponte sul torrente Valsura (lato sinistro della strada) e qui lascio la macchina. C’è qualche posto auto anche 1 km più avanti nei pressi del Maso Falschauer Hof, ma lo scopro solo in un secondo momento
.
Dal ponte m’incammino su strada asfaltata seguendo il segn. 16. Per fortuna l’asfalto finisce quasi subito
ed inizia una lunga strada bianca che lentamente tra prati, pascoli, casette in legno e torrentelli risale la Val di Clapa /Klapfberg Tal fino a Klapfberg Alm (m 1944).
Lascio sulla sinistra una deviazione (segn.17) per Malga Bichl/Bichl Alm e Oberes Spiel ; poco più avanti un’altra per Londei Alm e Colle Largo/Breitbühel.
Cammino all’ombra, la temperatura è intorno ai 9°C e il suono dell’acqua mi accompagna
. Non vedo nessuno; solo nei pressi di Klapfberg Alm trovo delle mucche al pascolo e poco dopo 7 maiali molto carini (puliti e per niente puzzolenti).
Alla malga (m 1944) incontro la moglie del malgaro con un bambino piccolo in braccio, ci scambiamo un breve saluto e continuo la mia escursione svoltando decisamente a sinistra (segn. 16 b). È una bella sterrata circondata da splendidi larici che procede in piano fino a delle prese per l’acqua. Qui finalmente lascio la strada e per sentiero comincio a prendere quota, camminando tra radi larici e cespugli di rododendri. Poco a poco la vegetazione finisce e continuo su terreno erboso fino alla fatiscente Schrumm Alm (m 2189). Il panorama verso Cima Trenta/Walscher Berg, Kachelstube e In Der Stange è meraviglioso
.
Lascio sulla sinistra una pozza d’acqua e comincio a cercare i segni bianco e rossi in una sorta di caccia al tesoro. Il sentiero non è per niente evidente e a volte non riesco a trovare i segni
. Torno all’ultimo e guardando con maggiore attenzione vedo una traccia qua e là. I segni sono stati fatti di recente ma la loro posizione non è sempre chiara. Sul lato destro (un po’ più in basso) vedo il lago Siromba/Schrummsee con la sua forma a mezzaluna.
Il percorso si fa un po’ più severo e cammino su bei sassi fino a raggiungere il Passo della Siromba /Schrumm Joch (2408 m con un grande ometto in pietra). Il panorama da qui è stupendo sia verso la Val d’Ultimo (Ortles, Gran Zebrù, Cima Sternai, Gioveretto ed Orecchia di Lepre che ho fatto solo un mese prima) che la Val Lavazzè
.
Il pensiero va ai miei amici di montagna che sono impegnati in un’altra escursione. Dal passo vedo la prima mèta della giornata e m’incammino su terreno sassoso. La salita è semplice e dopo 4 ore circa dalla partenza sono a Cima Stübele. Poco sotto la croce di vetta incontro un escursionista locale che sta scendendo. Scambiamo quattro parole e mi chiede di scattargli una foto perché non ha ancora incontrato nessuno in tutta la giornata. È un signore simpatico con un bastone in legno, che indossa un grembiule blu e in testa porta un cappello in feltro.
Il panorama dalla vetta è superlativo: Ortles, Gran Zebrù, Sternai, Gioveretto, Orecchia di lepre, Palla Bianca, Similaun, Maddalene e finalmente vedo la seconda mèta della giornata Cima Olmi/ Ilmenspitz e il Seefeldsee
.
Dopo una mezzoretta arrivano 2 signore ed un signore del posto. Sono gentilissimi e mi fanno l’elenco di tutte le cime che l’occhio può vedere.
Mi fermo ancora un po’ ma non troppo perché ho percorso meno della metà del giro programmato
e mi aspettano ancora molte ore di cammino
.
Scendo al Passo della Siromba/ Schrumm Joch e prendo a sinistra il segn. 134 che mi porta all’Alpe di Lavazzè dove trovo delle mucche al pascolo e vedo delle marmotte. Più sotto vedo il Lago Poinèlla (m 2180)ormai ridotto ad una grande pozza d’acqua ed incontro una famigliola con figliolanza che sta salendo al laghetto.
Per sentiero agevole arrivo sul retro della Malga Masa Murata (m 2046), rigorosamente chiusa. Qui lascio il segn. 134 e prendo il 133 (Aldo Bonacossa) che, in falso piano prima e in leggera discesa poi, in 45’ circa mi porta poco sopra il Bivacco Forestale (m 1830). Vedo da lontano Cima Olmi e ingrano la ridotta
per salire gli 800 m di dislivello che mancano alla vetta (segn.133 a). Arrivo ad un ampio pianoro dove c’è il Lago Cemiglio (2267) e dove trovo dei bellissimi cavalli al pascolo. La vetta è lì proprio sopra la mia testa ma un cartello indica ancora 1 h e 40’ perché bisogna girare tutto intorno alla montagna per salire in vetta. In breve arrivo al Passo Cemiglio (2405 m). Da lì in poi me la prendo un po’ comoda perché vedo la vetta vicina e perché comincio a sentire la stanchezza. Vedo in basso a sinistra il Seefeldsee e anche il sentiero che scende verso valle. Ancora un po’ e sono in vetta. Fatta anche Cima degli Olmi. Mi fermo poco perché non ho idea di quanto tempo impiegherò per scendere.
Seguendo il segn. 18 m'incammino verso il Seefeldsee e poi verso Seefeld Alm (chiusa e in condizioni pietose/ m 2110) e a quota 1850 incrocio la forestale che porta a Auerberg Alm (m 1644). Seguo la strada bianca fino a quota 1490 circa, quando incrocio sulla sinistra una sterrata che in falso piano mi porta in Val di Clapa. Incontro la strada con segn. 16 e percorro a ritroso la forestale fatta al mattino fino all’auto.
Arrivo alla macchina stanchina
dopo aver camminato poco più di 10 ore (pause a parte) e fatto 2100 m circa di dislivello. A fine giornata sono così soddisfatta del giro che non mi pesano neppure le oltre 2 h e 30’ di viaggio (per fortuna traffico scorrevolissimo).
Cartina: Tabacco n°42, Val d’Ultimo/Ultental, 1:25.00
http://www.ultental-valdultimo.com/escursioni/cima-stubele.htmlhttp://www.ultental-valdultimo.com/escursioni/cima-olmi.html