GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Giovedì 6 settembre è stato netto il cambiamento del tempo, soprattutto dal punto di vista termico, sulle montagne trentine. Dopo che nella giornata precedente lo zero termico era sceso, anche sul settore occidentale della provincia (il meno colpito dall'avvezione fredda), intorno ai 2000 metri, giovedì 6 esso è risalito a circa 3000 metri, sempre sul settore occidentale, permettendoci così di trovare, intorno alle ore 14, 3,8°C ai 2973 metri della vetta del Monte Redival, il più elevato della catena che divide la Val di Pejo (e più a monte la Valle del Monte, quella dove si trova il lago artificiale di Pian Palù) dalla Val Vermiglio. Nel nome, Redival = Re di Valle, ritroviamo l'imponenza di questa montagna. Ampi i panorami che si godono dalla cima.

Punto di partenza della nostra gita è stato l'Ospizio San Bartolomeo (6°C alle 9.45), oggi hotel e rinomato ristorante, a quota 1971, poco sopra al Passo del Tonale. Un sentiero semipianeggiante ci ha condotto, attraverso i ruderi del forte Saccarana, verso la media valle Strino, alla quale si accede normalmente dalla strada del Tonale, imboccando una stradina chiusa al traffico poco a monte del Forte Strino. Partendo dal forte Strino, il dislivello per salire al Redival sarebbe di oltre 1300 metri, noi abbiamo preferito la suddetta variante per mantenere il dislivello intorno ai 1000 metri.

Raggiunta quindi la Valle Strino poco al di sopra della omonima malga (ci siamo allacciati al sentiero che proviene da essa a quota 2080, ma è occorsa oltre 1 ora e mezza per arrivare sin qui, data la modesta, per lunghi tratti nulla, pendenza del sentiero), abbiamo continuato a salire sul sentiero 137, lasciando poco dopo a sinistra la deviazione per la "Città morta" (i resti della cittadella militare austriaca della Grande Guerra, un'escursione in questo luogo storico è vivamente consigliabile) e il Monte Tonale Orientale. La salita, finalmente abbastanza ripida, a zig zag sui prati ci ha condotto ai 2578 metri dei laghetti di Strino, in parte gelati, ormai ai piedi del Redival e della sua croce già da un'oretta visibile. Nel frattempo il cielo, dal quasi sereno del mattino, si è fatto parzialmente nuvoloso per nubi in prevalenza alte, mai minacciose.

Dai laghetti abbiamo continuato la salita, incontrando numerosi resti di baraccamenti austriaci della Grande Guerra, verso la Bocchetta di Strino, m 2848, sella detritica affacciata superbamente sulla ampia Val Montozzo, "sorvegliata" dal Torrione d'Albiolo. Dalla Bocchetta si è aperto un gran panorama verso il lungo ed elevato crinale delle "13 cime", a nord, mentre a est, in lontananza, biancheggiavano le recenti nevi del Catinaccio e delle montagne vicine. Verso NE biancheggiava la vedretta del Careser, molto malmessa purtroppo, mentre a sud la scena era dominata dalla Presanella e a sudest faceva bella mostra di se il gruppo delle Dolomiti di Brenta.

Dalla Bocchetta abbiamo iniziato a percorrere, con molta prudenza, la delicata cresta NNO del Redival, peraltro ben segnata fino in vetta, con alcuni passaggi di I grado, qualche tratto esposto e vari tratti sfasciumati. Niente di particolarmente difficile, ma prudenza e piede fermo sono assolutamente necessari.

Bellissimo il panorama dalla vetta (ottima la visibilità, solo la Punta San Matteo tra le molte cime visibili a 360° si è nascosta sotto un piccolo cappello di nubi), dove purtroppo ci siamo trattenuti poco sia per la mancanza di tempo (a causa del troppo tardivo orario di inizio gita e del lungo tempo occorso per salire la cresta) sia per la sensazione di freddo che il vento, attenuato rispetto a 24 ore prima, ma ancora ben presente in cresta e certo non dispensatore di calori con i 4°C scarsi di cui si è detto, dava.

Siamo scesi per percorso non obbligato, tra facili roccette e ripidi pendii erbosi, per la non segnata cresta sud (abbiamo avvistato in questa zona alcuni camosci), raggiungendo quindi il più orientale dei laghetti di Strino, nel frattempo sghiacciatosi, come gli altri. Ai laghetti, al riparo del vento e con un sole fattosi di nuovo più franco, ci siamo concessi un'altra pausa di relax, appena più lunga, dovendo affrettarci per il ritorno (erano ormai le 16.30), in verità piuttosto monotono stante i lunghi tratti pianeggianti già percorsi poche ore prima.

Alle 19 eravamo comunque all'Ospizio San Bartolomeo, mentre il sole ormai basso splendeva in un cielo terso, solcato da pochi "cumulus humilis" e qualche lenticolare coreografiche. All'Ospizio la temperatura era ancora 6°C, come al momento della partenza, e dove i profumi che venivano dalla cucina, evidentemente in piena attività, ci ricordavano di affrettarci nel rientrare a Pejo per la nostra cena in Hotel.

Una escursione davvero bella e appagante, quella al Redival, senz'altro da consigliare a chi si trovasse in zona, a condizione che abbia una certa pratica di alta montagna e che non soffra di vertigini. Escursione comunque da intraprendere solo con tempo bello, la cresta sotto la pioggia o sotto una bufera di neve non è davvero consigliabile, ma non lo è neppure la discesa lungo la cresta sud in caso di nebbia, per il rischio di perdere l'orientamento.

Immagini della giornata al link: http://forum.meteogiornale.it/showthread.php?t=39265

immagini della giornata al link: http://forum.meteogiornale.it/showthread.php?t=39265

scusa, si potrebbero vedere queste foto senza la necessità di registrarsi sul sito "meteo giornale" ?
..sono allergico alle troppe registrazioni anche se conosco bene quel sito essendo anche appassionato di meteo...

Grazie e ciao

Ho applicato sulla croce "i bollini" del forum
A corollario dello splendido giro, un'ultima "fitta" nel vedere i disastrosi lavori intorno al demenziale aeroporto

rendi disponibili i bollini del forum ! 

.azz. quest'anno non sono ancora passato dal Tonale (solo Austria e Svizzera, al momento): ma 'ndo el l'aeroporto ? stai scherzando ? vabbè, x il Tonale cambierebbe ormai poco...
Mi piacerebbe vedere una foto della Città Morta, se l'hai: con moglie e cane al seguito dubito di riuscire ad arrivarci..

Ciao e grazie

Citazione da: AGH - 17/09/2007 14:54

Ho applicato sulla croce "i bollini" del forum
A corollario dello splendido giro, un'ultima "fitta" nel vedere i disastrosi lavori intorno al demenziale aeroporto

rendi disponibili i bollini del forum ! 

.azz. quest'anno non sono ancora passato dal Tonale (solo Austria e Svizzera, al momento): ma 'ndo el l'aeroporto ? stai scherzando ? vabbè, x il Tonale cambierebbe ormai poco...
Mi piacerebbe vedere una foto della Città Morta, se l'hai: con moglie e cane al seguito dubito di riuscire ad arrivarci..

Ciao e grazie

e perché no? Dal Tonale sono solo 600 mt.
Ecco alcune foto

Che sono i bollini del forum?
Io ho messo il link del furom sul libro di vetta di Cima12. 

bravo!!!

Per i bollini ora non saprei come fare, ne ho fatti stampare pochi a scopo sperimentale 

Alcuni li ho appiccitati sulla croce dell'Orecchia di Lepre a 3200 e rotti metri
Se foste in diversi a volerli potrei farne stampare degli altri, magari un po' piu grandi perché questo sono poco piu che dei francobolli...

Ovviamente, Agh, quando si scende ai laghetti di Strino dal costone sud del Redival ci si porta a circa 2600 metri di quota, il 2000 che hai scritto è un refuso. Mi permetto di correggerti, scusandomi, per non trarre in inganno gli altri lettori.

Il percorso che hai fatto "all'andata" io volevo farlo per tornare all'Ospizio, ma era tardi e, non sapendo quanto fosse lungo il tratto tra i laghetti di Strino e la "città morta", ho preferito soprassedere.

Alla "città morta" ero stato nel 2006, salendo al Monte Tonale Orientale.
  

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Sorry, non è vero:
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Ovviamente, Agh, quando si scende ai laghetti di Strino dal costone sud del Redival ci si porta a circa 2600 metri di quota, il 2000 che hai scritto è un refuso. Mi permetto di correggerti, scusandomi, per non trarre in inganno gli altri lettori.

hai assolutamente ragione, infatti è 2500, la stessa quota dei laghetti, grazie per la correzione
Ho corretto anche nella relazione