GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Ortles - Cevedale - Le Maddalene - Vegaia / Tremenesca => Topic aperto da: nantes - 28/07/2009 07:27

Titolo: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:27
Domenica previsioni del tempo ottime quindi decido per un giro sul Cevedale;  :)

Partenza dal parcheggio di malga Mare sopra Cogolo a 1972 metri; dopo aver passato il pian Venezia arrivo al rifugio Larcher a 2602m, il rifugio è chiuso per estauro ed è completamente recintato; mi fermo un attimo alla sorgente e poi riprendo la marcia verso la Forcola, non c’è nessuno, solo un paio di marmotte che mi fanno sobbalzare con un fischio; la neve è sparita e giungo facilmente al passo Forcola a 3000 metri; da qui si apre una vista mozzafiato sulla testata della val Martello e più a sinistra sulla pala del Gran Zebrù e dietro l’Ortles.
Ora proseguo seguendo la cresta rocciosa, la traccia non è sempre evidente e la roccia a tratti è instabile  :-\, sarebbe più semplice calare un po verso il nevaio ma non ho voglia di mettere i ramponi.
Vedo un paio di cordate che dal rifugio Corsi in val Martello risalgono la vedretta della Forcola, invece dalla parte del Larcher nessuno.
Arrivo in vetta della Zuffallspitze (3757m) e qui trovo 4 tedeschi saliti dal Casatti; tira un aria gelida da nord (io come sempre sono in pantaloncini  ;D ) e mi incammino subito verso la cima Cevedale, la cresta nevosa non è fattibile quindi bisogna calare un po sulla vedretta de La Mare; qui indispensabili i ramponi per la neve ghiacciata;
giunto in cima al Cevedale (3768m) trovo circa 20 persone giunte dal rifugio Vioz che poi mi dicono scenderanno dal ghiacciaio fino a Malga Mare, sono comunque accompagnati da una guida.
Il ghiacciaio mi sembra abbastanza infido data la notevole presenza di neve nella parte alta ma da quel che ricordo i crepacci sono presenti più nella parte bassa dove il terreno cambia angolazione e li sono ben visibili, comunque non lo farei da solo.
Prendo informazioni sul percorso fino al Vioz e mi dicono che troverò passaggi di misto un po’ franosi;
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:28
....
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:30
salita al Cevedale ...
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:33
....
riprendo il cammino, scendo rapidamente per nevaio al passo di Rosole (3502m) e, tolti i ramponi inizio il tratto di cresta sul Rosole, qui il terreno infatti è un po instabile, la neve ha staccato parecchi massi che ora sono appoggiati su uno strato di ghiaia e neve sciolta, cerco quindi di stare più in cresta possibile e dopo un paio di anticime tra sfasciumi e neve arrivo sulla cima Rosole (3536m)
Scendo verso il Col de la Mare tenendo d’occhio gli ometti, qui veramente indispensabili;
poco prima del passo incontro il bivacco Colombo; un parallepipedo rosso/arancio veramente spartano ma che all’interno offre ottimo riparo e ben 9 posti letto comodi.
Arrivato al Col de la Mare (3442m) rimetto i ramponi e proseguo in direzione del Palon de La Mare risalendo gli ampi e dolci pendii glaciali (qualche crepaccio ancora mezzo coperto che si individua bene dal colore della neve) che caratterizzano la larga cresta N di questa montagna.
Superato lo spallone nevoso della Quota 3601 si risale un’ulteriore pendio nevoso al termine del quale una breve ma elegante cresta nevosa porta alla vetta.
Sulla cima (3703 m) niente croce ma solo un bastone con qualche brandello di stoffa colorata  :);
Dal Palon de La Mare si scende mantenendosi a sinistra lungo le roccette della cresta SE
poi, giunto nei pressi di un evidente torrione roccioso, abbandono la cresta per abbassarmi in un canalino a destra (tracce di passaggio) sino a giungere sul ghiacciaio sottostante e quindi al Passo della Vedretta Rossa (3405 m).
Dal Passo della Vedretta Rossa risalgo gli ampi e facili pendii glaciali che costituiscono la larga cresta NNW del Monte Vioz (3645 m).
Raggiunto il punto trigonometrico e la croce scendo al rifugio Vioz (3535m) dove ordino un minestrone caldo (e qui ci vuole proprio)  :P.
Ora che la parte complicata è terminata non mi resta che tornare al parcheggio, chiedo al gestore la via più breve ma l’unica possibilità è quella che avevo considerato all’inizio; scendere fino a malga Saline e da qui prendere il sentiero 127 che mi riporterà alla malga Mare.
Lungo il “lungo” sentiero di rientro approfitto di uno dei numerosi torrenti per fare un pediluvio, gli scarponi saranno indispensabili in alta quota ma proprio non li sopporto  :-\.
Prima di giungere al termine, incrocio anche un camoscio che, invece di scappare mi sta un attimo ad osservare e si mette anche in posa per una foto.
In conclusione una bella giornata, pochissima gente incontrata a parte le cordate sul Cevedale; la temperatura bassa ha sempre mantenuto la neve ghiacciata, quindi indispensabili ramponi; un giro comunque che merita di essere effettuato, magari in senso inverso pernottando al rifugio Vioz.

Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:34
...
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:36
...
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 07:38
ultime foto .... :)
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: AGH - 28/07/2009 08:15
GRANDE NANTES, come sempre!!! Non oso chiedere dislivello e soprattutto sviluppo!  :o

PS: scusa un curiosità, ma in braghe corte a quelle quote non ti ustioni le gambotte?
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: radetzky - 28/07/2009 08:42
che dire ? Una doppia ascensione, da solo, in poco + di mezza giornata, perchè dalla foto di Malga Mare mi sembra tu sia partito non certo all'alba, diciamo poco prima delle 7..... :o
Roba da cartellino rosso !  ;)
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: Claudia - 28/07/2009 08:48
Sei mitico Nantes! Che giro stupendo... lunghissimo poi! La giornata mi pare sia stta veramente perfetta, non vedo nuvole da nessuna parte!
E pure il Bivacco Colombo, che ho sempre visto dal Larcher, non credevo che fosse così spazioso, sembrava uno scatolino di latta!
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: PassoVeloce - 28/07/2009 08:57
 :o :o Impressionante!!un giro che di solito si fa in 2 giorni...  8) complimenti!
P.S. chissà che abbronzatura con i pantaloncini corti!  ;D
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 10:52
... scusa un curiosità, ma in braghe corte a quelle quote non ti ustioni le gambotte?
macchè, pensavo di abbronzarmi un pò le gambe e invece niente, mi sono venute a striscie  ;D

.. dalla foto di Malga Mare mi sembra tu sia partito non certo all'alba, diciamo poco prima delle 7..... :o
Roba da cartellino rosso !  ;)
infatti sono partito alle 7 di mattina (sono un po pigro  ::) )

E pure il Bivacco Colombo, che ho sempre visto dal Larcher, non credevo che fosse così spazioso, sembrava uno scatolino di latta!
il bivacco è abbastanza spazioso, ci sono 9 posti comodi e ci si può muovere liberamente
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: Guido - 28/07/2009 10:54
come sempre i miei più sentiti complimenti...volevo farla anch'io: qualche dritta? che difficoltà hai trovato? mi potresti indicare i tuoi tempi, soprattutto cevedale-vioz, che poi li raddoppio?  ;D
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 28/07/2009 11:10
.. mi potresti indicare i tuoi tempi, soprattutto cevedale-vioz ...
le difficoltà sono molto soggettive, non ho avuto problemi per il ghiaccio quanto piuttosto per l'instabilità delle roccette in certi punti; il percorso è abbastanza evidente a parte la discesa dal Palon de la Mare che trae un po in inganno, avevo iniziato la discesa troppo a destra seguendo ometti ma poi sono dovuto tornare indietro perchè mi allontanavo troppo dalla cresta.

riguardo ai tempi sono partito alle 11.00 dal Cevedale e alle 15.00 ero al rifugio Vioz; ho mantenuto un passo costante senza strafare e mi sono fermato due-tre volte, ho incrociato gente in cordata ma su quel tipo di percorso non mi sembra sia strettamente necessario;
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: Guido - 28/07/2009 16:06
ok, grazie mille, e dal larcher al cevedale quindi partendo alle 7:00 c'hai messo 4 ore,. giusto? peeeerò   :o ;D
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: PassoVeloce - 28/07/2009 16:07
e dal larcher al cevedale quanto hai impiegato per avere un idea?  :)
1 ora!  ;D ;D ;D
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: donkey71 - 28/07/2009 20:03
Stupenda ascensione e che bel tempo hai trovato, Nantes...temerario per aver osato da solo questa traversata per ghiacciaio...anche su un itinerario come questo, malgrado la stagione indubbiamente buona, io rimango sempre a favore della cordata. Sarebbe stato ancor meglio per te se spezzavi il giro in due giorni per goderti più che altro una notte al biv. Colombo...che ricordavo esser ben attrezzato ed in magnifica posizione (grazie delle foto, vedo che è sempre tenuto benissimo :)). Il percorso, reciti infatti benissimo, è molto bello da fare anche all'inverso e io lo conoscevo per la famosa traversata di cresta (spiccatamente alpinistica) delle 13+1 cime...per me assolutamente l'itinerario alpinistico principe che si possa fare su questa maestosa catena di montagne. Bravo Nantes. :)
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: westybls - 28/07/2009 23:15
Complimenti!!! Giro incredibile!!!  :o
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: AGH - 29/07/2009 07:13
Stupenda ascensione e che bel tempo hai trovato, Nantes...temerario per aver osato da solo questa traversata per ghiacciaio...anche su un itinerario come questo, malgrado la stagione indubbiamente buona, io rimango sempre a favore della cordata. Sarebbe stato ancor meglio per te se spezzavi il giro in due giorni per goderti più che altro una notte al biv. Colombo...

nantes è turbocompresso caro mio, mica come noi comuni mortali :D

Io non ho mai avuto paura ad andare da solo anzi, ma a quelle quote e soprattutto su ghiacciaio non mi fido assolutamente... Basta uno scivolone, un crepaccio non visto e ci resti... Metti poi che caschi in un crepo e sei magari anche in braghe corte??? (nantes avevi i pant lunghi?). Metti che finisci in un buco, magari non ferito ma costretto a passarci la notte... a quelle quote si rischia davvero grosso...
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: JFT - 29/07/2009 08:30
Infatti, AGH, quello che mi colpisce di Nantes, oltre alle qualità atletiche, ma di atleti in giro ce ne sono, è la tranquillità mentale che occorre per fare certe robe in solitaria. Notevole, davvero.  :o
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: AGH - 29/07/2009 08:45
Infatti, AGH, quello che mi colpisce di Nantes, oltre alle qualità atletiche, ma di atleti in giro ce ne sono, è la tranquillità mentale che occorre per fare certe robe in solitaria. Notevole, davvero.  :o

la testa è più importante delle doti atletiche :D
E' anche vero che la doti atletiche contribiscono alla solidità della testa. Se sai che dal Larcher arrivi sul Cevedale in due ore e non in 6, e magari sfinito per lo sforzo, la prospettiva cambia parecchio :)

Poi dipende anche molto la confidenza che si ha con la montagna: io per dire vado tranquillo da solo, anche se c'è da camminare tanto e in posti sperduti, perfino col buio se capita, ma quando sono su terreni con cui ho poca confidenza, es. ghiaccio o arrampicata, allora mi sento molto meno tranquillo per cui evito.

C'è gente che è letteralmente terrorizzata dall'andare fuori sentiero... ma è questione di abitudine, se lo fai spesso e ti senti sicuro di quel che fai e ti sai orientare, dopo un po' diventa uns cosa normale e perfino divertente (be' non sempre  ;D ) 

Insomma ciascuno deve andare secondo le sue capacità, senza strafare, per gradi. Poco alla volta ci si crea una bagaglio personale di esperienza che ci consente di affrontare le difficoltà con relativa tranquillità perché consapevoli dei propri mezzi.
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: ferri - 29/07/2009 09:38
giro mitico e fortissimo nantes!
puoi mettere i tuoi tempi, i dsl e le ore a/p,
anche approx?
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 29/07/2009 13:06
... Metti poi che caschi in un crepo e sei magari anche in braghe corte??? (nantes avevi i pant lunghi?). Metti che finisci in un buco, magari non ferito ma costretto a passarci la notte... a quelle quote si rischia davvero grosso...
Quando faccio questi percorsi, anche se non sembra, sono sempre attrezzatissimo; pantaloni lunghi e copripantaloni, pile, giacca termica, guanti, passamontagna, telo termico, ramponi, piccozza e 10 m di corda.

.... la tranquillità mentale che occorre per fare certe robe in solitaria...
La tranquillità è data da una serie di fattori, innanzitutto sono 35 anni che vado in montagna, negli anni 70-80 arrampicavo su vie classiche; poi conosco molto bene i miei limiti e andando da solo non devo confrontarmi con nessuno sulla scelta dell’itinerario o sul fatto di decidere se proseguire o meno;
quando vedo davanti a me il percorso da fare provo quasi curiosità per quel che potrei trovare, se valuto che non posso proseguire cerco passaggi alternativi o al limite vie di ritirata;
poi la velocità ha una parte importante, non tanto come prestazione quanto nel fatto che so di poter tornare indietro o tagliare per una ritirata in tempi rapidi.
Poi la montagna stessa mi da un senso di serenità, mi sento a casa, quando devo fare un passaggio esposto o impegnativo focalizzo solo quel particolare senza considerare l’intero contesto in cui mi trovo.
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: Claudia - 29/07/2009 13:21
Malga mare – Larcher (2602m)    7.00 – 8.00       + 630m
credo che questo sia l'unico tempo che abbiamo in comune   ::)
dopo di che, tu ti sei solo "scaldato" e io son scoppiata  ;D
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: AGH - 29/07/2009 13:31
Quando faccio questi percorsi, anche se non sembra, sono sempre attrezzatissimo; pantaloni lunghi e copripantaloni, pile, giacca termica, guanti, passamontagna, telo termico, ramponi, piccozza e 10 m di corda

ahh ecco :) Infatti mi pareva temerario salire a quelle quota in braghe corte... forse è perché nelle foto mi sembra che tu abbia sempre uno zaino piuttosto piccolo... (tipo camelbag?)

PS: quanto pesa il tuo zaino standard?
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: JFT - 29/07/2009 16:03
La tranquillità è data da una serie di fattori, innanzitutto sono 35 anni che vado in montagna, negli anni 70-80 arrampicavo su vie classiche; poi conosco molto bene i miei limiti e andando da solo non devo confrontarmi con nessuno sulla scelta dell’itinerario o sul fatto di decidere se proseguire o meno;
quando vedo davanti a me il percorso da fare provo quasi curiosità per quel che potrei trovare, se valuto che non posso proseguire cerco passaggi alternativi o al limite vie di ritirata;
poi la velocità ha una parte importante, non tanto come prestazione quanto nel fatto che so di poter tornare indietro o tagliare per una ritirata in tempi rapidi.
Poi la montagna stessa mi da un senso di serenità, mi sento a casa, quando devo fare un passaggio esposto o impegnativo focalizzo solo quel particolare senza considerare l’intero contesto in cui mi trovo.

Questa risposta la trovo bellissima, non so ma è così. Competenza e sicurezza, senza alcuna spavalderia. Deve essere veramente bello andare in montagna come ci vai tu.
Bravo!  :)
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: donkey71 - 29/07/2009 20:22
Quando faccio questi percorsi, anche se non sembra, sono sempre attrezzatissimo; pantaloni lunghi e copripantaloni, pile, giacca termica, guanti, passamontagna, telo termico, ramponi, piccozza e 10 m di corda.
La tranquillità è data da una serie di fattori, innanzitutto sono 35 anni che vado in montagna, negli anni 70-80 arrampicavo su vie classiche; poi conosco molto bene i miei limiti e andando da solo non devo confrontarmi con nessuno sulla scelta dell’itinerario o sul fatto di decidere se proseguire o meno;
quando vedo davanti a me il percorso da fare provo quasi curiosità per quel che potrei trovare, se valuto che non posso proseguire cerco passaggi alternativi o al limite vie di ritirata;
poi la velocità ha una parte importante, non tanto come prestazione quanto nel fatto che so di poter tornare indietro o tagliare per una ritirata in tempi rapidi.
Poi la montagna stessa mi da un senso di serenità, mi sento a casa, quando devo fare un passaggio esposto o impegnativo focalizzo solo quel particolare senza considerare l’intero contesto in cui mi trovo.
Posso dirti i tempi anche se sono molto soggettivi e dipendono anche dal terreno;

Non avevo dubbi sul fatto che fossi attrezzato, su quel terreno si deve assolutamente esserlo.

Pensando al mio vissuto alpino per gli itinerari più diversi, condivido pienamente con TurboNantes che l'esperienza è molto importante. Io son cresciuto così, andando via e basta. Le teorie me le son fatte insegnare e ho continuato ad impararne di nuove da quelli più esperti di me, il fisico me lo son rinforzato andando via per anni in modo assiduo e mantenendomi sempre "in tiro"...ma non è mai bastato, perché le terre alte mi han sempre presentato comunque mille sfaccettate e situazioni dove mi son trovato a dover autonomamente decidere cosa e come fare in una determinato momento. Ma forse è proprio questo il bello, l'incognita del non-prevedibile. Quella variabile che da valle non sempre puoi metter a preventivo su un tavolino, da una guida o da una cartina, e che ti costringe a decidere di norma con la tua testolina...ma sul campo, senza ripensamenti. Il nocciolo quindi, non lo vedo nella arbitraria scelta personale di andare in solitaria per itinerari più o meno difficili, quanto nel esser consapevoli che esiste sempre e comunque un cosiddetto IMPREVEDIBILE. Lo si deve accettare soprattutto nel caso si vada via da soli.  ::)

Così pure io ho fatto tante volte e continuerò probabilmente a farlo, perché andare in montagna è essenzialmente ...esperienza e decisione. Io vado per monti da soli 25 anni, posso però dire che non son pochi per come li ho vissuti io, ossia a livello - come dice qualcuno - di malattia. Ma la sicurezza, che a me tanto piace, è importante. Ed è un dato inconfutabile che non sempre l'esperienza può risolvere ed annullare l'imprevedibile di una salita. E neppur il saper di esser molto veloci, anche se tutto questo offre indubbiamente una maggior sicurezza e una certa serenità che porta a decidere nel modo migliore. :) :) :)

Però un sassolino che cade, un crepaccio magistralmente coperto col "colore giusto", una masso che stava lì da chissà quanti anni che al improvviso decide di cedere al nostro passaggio, un malore fisico, una banale storta alla caviglia, un passaggio obbligato in cui non ci si sente di osare....e chi più ne ha, più ne metta...o no?!! Tutte esperienze che posson capitare soprattutto a chi va via con maggior frequenza, anche al più esperto, al più veloce ed al più temerario. Non calcolabili eventi, dicevo. Se sei in compagnia, forse ci si dà anche una mano...e magari te la cavi. Se sei da solo, te la devi invece saper risolvere...e in certe condizioni, non sempre è così scontato...;)
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: ferri - 29/07/2009 23:08
Non avevo dubbi sul fatto che fossi attrezzato, su quel terreno si deve assolutamente esserlo.

Pensando al mio vissuto alpino per gli itinerari più diversi, condivido pienamente con TurboNantes che l'esperienza è molto importante. Io son cresciuto così, andando via e basta. Le teorie me le son fatte insegnare e ho continuato ad impararne di nuove da quelli più esperti di me, il fisico me lo son rinforzato andando via per anni in modo assiduo e mantenendomi sempre "in tiro"...ma non è mai bastato, perché le terre alte mi han sempre presentato comunque mille sfaccettate e situazioni dove mi son trovato a dover autonomamente decidere cosa e come fare in una determinato momento. Ma forse è proprio questo il bello, l'incognita del non-prevedibile. Quella variabile che da valle non sempre puoi metter a preventivo su un tavolino, da una guida o da una cartina, e che ti costringe a decidere di norma con la tua testolina...ma sul campo, senza ripensamenti. Il nocciolo quindi, non lo vedo nella arbitraria scelta personale di andare in solitaria per itinerari più o meno difficili, quanto nel esser consapevoli che esiste sempre e comunque un cosiddetto IMPREVEDIBILE. Lo si deve accettare soprattutto nel caso si vada via da soli.  ::)

Così pure io ho fatto tante volte e continuerò probabilmente a farlo, perché andare in montagna è essenzialmente ...esperienza e decisione. Io vado per monti da soli 25 anni, posso però dire che non son pochi per come li ho vissuti io, ossia a livello - come dice qualcuno - di malattia. Ma la sicurezza, che a me tanto piace, è importante. Ed è un dato inconfutabile che non sempre l'esperienza può risolvere ed annullare l'imprevedibile di una salita. E neppur il saper di esser molto veloci, anche se tutto questo offre indubbiamente una maggior sicurezza e una certa serenità che porta a decidere nel modo migliore. :) :) :)

Però un sassolino che cade, un crepaccio magistralmente coperto col "colore giusto", una masso che stava lì da chissà quanti anni che al improvviso decide di cedere al nostro passaggio, un malore fisico, una banale storta alla caviglia, un passaggio obbligato in cui non ci si sente di osare....e chi più ne ha, più ne metta...o no?!! Tutte esperienze che posson capitare soprattutto a chi va via con maggior frequenza, anche al più esperto, al più veloce ed al più temerario. Non calcolabili eventi, dicevo. Se sei in compagnia, forse ci si dà anche una mano...e magari te la cavi. Se sei da solo, te la devi invece saper risolvere...e in certe condizioni, non sempre è così scontato...;)


sintetizzando...
è piu' sicuro andar via in due,
ma, qualche volta, andar via da soli senza essere sicuri di tornare, è piu' eccitante...
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: nantes - 29/07/2009 23:24
sintetizzando...
è piu' sicuro andar via in due,
ma, qualche volta, andar via da soli senza essere sicuri di tornare, è piu' eccitante...

andare in due è senz'altro più sicuro, però se propongo a qualche mio ex compagno ad esempio di fare il Carè Alto o la Presanella in giornata sembra abbiano altro da fare...  ::)
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: Guido - 30/07/2009 11:37
chissà perchè!  ;D
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: PassoVeloce - 30/07/2009 12:03
andare in due è senz'altro più sicuro, però se propongo a qualche mio ex compagno ad esempio di fare il Carè Alto o la Presanella in giornata sembra abbiano altro da fare...  ::)
chissà perchè!  ;D
E' un mondo mal spartito...perchè io ste cose le farei anche in giornata ma purtroppo non sono in grado di farle  :-[ :-[
Titolo: Re: [ORTLES - CEVEDALE] Traversata Cevedale - Vioz
Inserito da: alexvr - 21/08/2009 18:09
Fantastico! Non posso che provare un senso di invidia, nel senso buono s'intende. Giusto ieri ho fatto Malga Mare - Passo Forcola e lì mi sono fermato. Nel mio piccolo ero già soddisfatto così. Solo il panorama e il senso di solitudine mi hanno appagato completamente dello sforzo (per alcuni, come il nostro Nantes, si tratta di una passeggiata in centro, a me pareva di aver scalato l'Everest). Un domani, quando avrò acquisito l'esperienza e l'allenamento necessari, magari proverò ad andare oltre. Nel frattempo leggo le vostre imprese e ne faccio tesoro. Complimenti ancora! Ciao...