GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Ortles - Cevedale - Le Maddalene - Vegaia / Tremenesca => Topic aperto da: Ste82 - 20/10/2018 22:37
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Pubblico l'escursione fatta a Cima Valletta il 5 ottobre scorso, in una delle giornate spettacolari che quest'autunno ci sta regalando anche se sarebbe ora che iniziasse a piovere e a nevicare in quota, che non piove seriamente da troppo tempo ormai.
Partito da Malga Stabli a 1800 metri sopra il paesino di Ortisé in Val di Sole, sono salito lungo il sentiero 121 che dapprima segue una strada sterrata nel bosco fino a Malga Bronzolo, poi si alza gradualmente lungo degli ameni pascoli e risale il pendio posto tra Cima Valletta e Cima Mezzana fino a condurre all'ampia insellatura del Passo Valletta, comunicante con la Valle di Valòrz, tributaria della Val di Rabbi.
Da qui, senza sentiero segnato ma su chiare ed evidenti tracce, sono salito alla bella e tranquilla Cima Valletta (la croce è posta su un'anticima di alcuni metri più bassa della vetta vera e propria; il panorama godibile sia dall'anticima che dalla cima è vastissimo.
Ma lascio parlare le foto, che è meglio :)
Arrivando a Malga Bronzolo (2083 m)
(https://i.postimg.cc/mDCmrJcL/IMG-3350.jpg)
Da Malga Bronzolo verso il Gruppo Adamello-Presanella, con il Passo del Tonale a destra
(https://i.postimg.cc/g21y64bn/IMG-3358.jpg)
(https://i.postimg.cc/rw407k7w/IMG-3362.jpg)
Sul sentiero 121
(https://i.postimg.cc/jjsxvYb9/IMG-3365.jpg)
Presanella e Cima Vermiglio
(https://i.postimg.cc/Nj7cVCGH/IMG-3353.jpg[img])[/img]
Verso Passo Valletta, Cima Valletta a sinistra e Cima Mezzana a destra
(https://i.postimg.cc/9fhk7y9t/IMG-3373.jpg)
Il Gruppo della Presanella, dal Monte Nambino e Monte Serodoli a sinistra, alla Cima Busazza a destra
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Passo Valletta
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La Valle di Valòrz, con i meravigliosi laghi Rotondo e Sorasàss
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(https://i.postimg.cc/d0CTzTNX/IMG-3399.jpg)
Salendo a Cima Valletta
(https://i.postimg.cc/6qkkbg8F/IMG-3407.jpg)
L'anticima, con la croce
(https://i.postimg.cc/MpTLbz3X/IMG-3409.jpg)
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La cima vera e propria, di un po' più alta e poco distante dall'anticima
(https://i.postimg.cc/8cp4pbqs/IMG-3422.jpg)
Le Dolomiti di Brenta, dal Peller a sinistra a Cima Tosa a destra. In basso Folgàrida e Marilleva
(https://i.postimg.cc/nzRjmYXX/IMG-3425.jpg)
In primo piano il Gruppo Vegaia-Tremenesca, con Cima Vegaia a sinistra e Cima Bassetta (credo) al centro. Sullo sfondo il Gruppo del Cevedale, con Punta San Matteo, Punta Cadini, Punta Taviela, Monte Viòz, Palon de la Mare, Cevedale, Zufallspitze, Ortler
(https://i.postimg.cc/TPkgjXS2/IMG-3417.jpg)
Gruppo della Presanella, con Cima Presanella e Cima Vermiglio, Cima Scarpacò , Monte Cercen, Cima Busazza. All'estrema destra si vede l'Adamello
(https://i.postimg.cc/C54FDwPm/IMG-3416.jpg)
I pascoli percorsi in salita
(https://i.postimg.cc/fyRP2ZWH/IMG-3426.jpg)
Le Maddalene, sullo sfondo il Gran Pilastro-Hochfeiler
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A sinistra in primo piano Cima Lac e Cima Vese, a destra l'Alta Val di Non, sullo sfondo le Dolomiti, dalle Odle allo Sciliar, al Sassolungo e al Catinaccio di Antermoia
(https://i.postimg.cc/25jX8rhC/IMG-3436.jpg)
Corvo imperiale
(https://i.postimg.cc/HL73LnjD/IMG-3460.jpg)
I Laghi Rotondo e Sorasàss, sullo sfondo le Maddalene
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Cima Busazza a sinistra, Adamello a destra
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Al centro Punta San Matteo, a destra Punta Cadini
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Monte Viòz, con il Rifugio Mantova poco sotto
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Corno dei Tre Signori
(https://i.postimg.cc/bYHPJN2t/IMG-3447.jpg)
Cevedale e Zufallspitze a sinistra, Ortler a destra. Si intravvede appena il Gran Zebrù, a destra della Zufallspitze
(https://i.postimg.cc/ZR8GCV0S/IMG-3484.jpg)
Cima Tosa e Crozzon di Brenta
(https://i.postimg.cc/HL4zMK0B/IMG-3450.jpg)
Cima Brenta
(https://i.postimg.cc/wvMNBbwt/IMG-3451.jpg)
In primo piano Cima Tremenesca, sullo sfondo a sinistra la Val Saènt con le Cime Sternài
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Gioveretto-Zufrittspitze
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Orecchia di Lepre-Hasenhorl
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In primo piano Cima Mezzana, sullo sfondo le Pale di San Martino
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Monte Baldo
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Scendendo a valle, scorci sul Brenta Settentrionale
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Per concludere, lascio il link di un breve video di vetta:
https://www.facebook.com/stefano.pedulla/videos/pcb.10216098601451078/10216097756549956/?type=3&theater (https://www.facebook.com/stefano.pedulla/videos/pcb.10216098601451078/10216097756549956/?type=3&theater)
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Uella che servizio fotografico! Super!
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Uella che servizio fotografico! Super!
Grazie mille ;) :)
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Cavolo che figata!!!!!!!!!!!!! ma che macchina fotografica hai??
Anche a me piace fare gli zoom sulle altre cime..credo che potevi vedermi..ero sulla cima Careser..che è a destra della Ponte Vecchio..si vede nella foto "Cevedale e Zufall" la cima subito davanti con quel pezzo dorsale/cresta..
Poi quella del baldo in cui vedi davanti la Paganella!!!! :o Cmq un disastro la zona Vioz-Cevedale :(
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Cavolo che figata!!!!!!!!!!!!! ma che macchina fotografica hai??
Anche a me piace fare gli zoom sulle altre cime..credo che potevi vedermi..ero sulla cima Careser..che è a destra della Ponte Vecchio..si vede nella foto "Cevedale e Zufall" la cima subito davanti con quel pezzo dorsale/cresta..
Poi quella del baldo in cui vedi davanti la Paganella!!!! :o Cmq un disastro la zona Vioz-Cevedale :(
Ho una reflex, una Canon 600D con due ottiche: un tuttofare, il Canon 18-135 mm e un teleobiettivo, il Tamron 70-300 mm.
Gli zoom sulle cime li riesco a fare così ravvicinati proprio per il fatto che monto il teleobiettivo, con l'altra ottica non riuscirei ad avvicinarmi così tanto perché arriva (appena) a 135 mm.
Eri su Cima Careser proprio quel giorno? Se continua così mi sa che prima o poi ci si incontrerà per caso su per qualche cima allora :D
Nella foto del Baldo, le antenne che si vedono davanti non sono quelle della Paganella ma credo si tratti del Dos Sabion, sopra Pinzolo; non ne sono sicuro comunque, se qualcuno ne ha la certezza si faccia avanti! :P
La Paganella da lì non si può vedere, è nascosta dalle Dolomiti di Brenta ;)
Sì hai ragione, i ghiacciai della zona Viòz-Cevedale sono un disastro...non ti dico poi in che condizioni ho trovato la Vedretta di Fontana Bianca, osservandola dal Gioveretto e dintorni...messa malissimo :'(
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Nella foto del Baldo, le antenne che si vedono davanti non sono quelle della Paganella ma credo si tratti del Dos Sabion, sopra Pinzolo; non ne sono sicuro comunque, se qualcuno ne ha la certezza si faccia avanti! :P
La Paganella da lì non si può vedere, è nascosta dalle Dolomiti di Brenta ;)
ca**o è vero...che stupida..in effetti quel traversone a sinistra così lungo e piano non mi convinceva ;D ;D
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ca**o è vero...che stupida..in effetti quel traversone a sinistra così lungo e piano non mi convinceva ;D ;D
In montagna è facile sbagliarsi e confondere una montagna con un'altra che magari non c'entra niente.
Quest'anno son andato due volte al Rifugio Denza sopra Vermiglio; la prima volta, osservando il panorama verso Nord, diciamo a destra del Viòz per intenderci, individuo due cime vicine tra loro e mi autoconvinco che fossero una la Cavaion e l'altra la Pontevecchio.
La seconda volta, con tempo un po' migliore e più limpido, guardando bene mi rendo conto che non sono quelle due bensì la Punta Martello e la Cima Rossa di Saènt; sotto le due cime è ben evidente il ghiacciaio del Càreser e dunque ho capito che non poteva trattarsi della Cavaion e della Pontevecchio ;)
(https://i.postimg.cc/fy5HSkPB/IMG-1224.jpg)
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Eh sì quel che resta del povero Careser :'(
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Ma che spettacolo ... :) (assenza di neve e sofferenza dei ghiacciai a parte :-( )
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Eh sì quel che resta del povero Careser :'(
Ma che spettacolo ... :) (assenza di neve e sofferenza dei ghiacciai a parte :-( )
Speriamo arrivi questa benedetta perturbazione prevista per il weekend...e che faccia il suo dovere. Che riempia come si deve di neve bagnata e bella pesante i nostri ghiacciai, che ne hanno bisogno come del pane.
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speriamo ... anche se al solito c'è il timore che si passi da un estremo all'altro.
Piccolo contributo del "mio" Passo Valletta del 1 settembre 2014 (in cima invece mai stato :(), anche io mi cimentai in uno zoom sull'Adamello
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Belle foto.
L'Adamello fa sempre abbastanza impressione con il suo paretone...
Ecco, per i nostri ghiacciai ci vorrebbero almeno 2-3 inverni di fila come quello del 2014, allora forse si riuscirebbe a invertire la tendenza o, quantomeno, a contenere lo scioglimento sempre più veloce. Magari... ::)
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Belle foto.
L'Adamello fa sempre abbastanza impressione con il suo paretone...
Ecco, per i nostri ghiacciai ci vorrebbero almeno 2-3 inverni di fila come quello del 2014, allora forse si riuscirebbe a invertire la tendenza o, quantomeno, a contenere lo scioglimento sempre più veloce. Magari... ::)
Secondo me l'inverno nevoso di certo contribuirebbe, ma lo scioglimento è più a causa del prolungarsi del caldo in primavera e autunno...
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Senza dubbio.
Lo zero termico estivo spesso a 4400-4700 m e il micidiale prolungarsi della stagione estiva, con la stagione di ablazione che spesso si prolunga fino a fine ottobre/inizio novembre (anche quest'anno terminerà con le nevicate copiose dei prossimi giorni ... sempre che non torni l'hp subtropicale dal 4-5 novembre come qualche modello sembra suggerire :'( ) fanno molto più male ai ghiacciai degli inverni poco nevosi.
Mettiamoci anche le calure spesso anticipate. Anni tipo il 2009, il 2014 o il 2018 hanno visto l'arco alpino molto ben innevato fino a fine marzo o anche inizio aprile (quest'anno per esempio la neve era molto abbondante) ma il manto si è fuso rapidamente con settimane di caldo precoce e di assenza o quasi di nevicate primaverili.
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Secondo me l'inverno nevoso di certo contribuirebbe, ma lo scioglimento è più a causa del prolungarsi del caldo in primavera e autunno...
Mi hanno spiegato che è una combinazione delle cose.
Le forti nevicate, soprattutto quelle di novembre e dicembre, permettono ai ghiacciai di crescere, le stagioni estive non troppo calde permettono che non si sciolgano troppo.
Anche se sono molto poco fiducioso nel futuro, spero in un miracolo.
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Senza dubbio.
Lo zero termico estivo spesso a 4400-4700 m e il micidiale prolungarsi della stagione estiva, con la stagione di ablazione che spesso si prolunga fino a fine ottobre/inizio novembre (anche quest'anno terminerà con le nevicate copiose dei prossimi giorni ... sempre che non torni l'hp subtropicale dal 4-5 novembre come qualche modello sembra suggerire :'( ) fanno molto più male ai ghiacciai degli inverni poco nevosi.
Mettiamoci anche le calure spesso anticipate. Anni tipo il 2009, il 2014 o il 2018 hanno visto l'arco alpino molto ben innevato fino a fine marzo o anche inizio aprile (quest'anno per esempio la neve era molto abbondante) ma il manto si è fuso rapidamente con settimane di caldo precoce e di assenza o quasi di nevicate primaverili.
Neve abbondante dici? secondo me era abbondante sul fronte piemontese (Cervino in primis) ma non sul nostro fronte orientale. Ha fatto freddo si, quindi quella che è venuta si è fermata tutta, ma non credo sia stato un ottimo anno, di quelli che per capirci rimpolpano i ghiacciai. è stato un inverno sufficiente, poi vanificato dalle temperature estive.
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Avete ragione, servirebbe un mix di fattori per invertire la tendenza: autunni generosi in termini di precipitazioni ed estati non troppo calde.
Il fatto è che sempre più spesso, negli ultimi anni, l'autunno diventa una stagione anonima dove domina per mesi l'hp (vedi l'autunno 2015 e l'autunno 2016), senza concedere nulla in termini di precipitazioni e con costanti temperature sopra norma. Il massimo (in termini negativi per i ghiacciai, ovviamente) è stato avere un autunno abbastanza secco nel 2016 (mi pare di ricordare uno o due episodi perturbati a novembre, comunque non eclatanti, poi il nulla), un inverno infame (qualche precipitazione tra febbraio e inizio marzo ma sempre "stitico" in media) e un'estate allucinante, secchissima e calda infernale.
Quest'anno probabilmente è andata un po' meglio, l'inverno è stato più generoso anche se a detta di miei amici scialpinisti in quota non è che ci fosse tutta questa neve poiché ad ogni perturbazione seguiva sempre un gran vento; il problema è che in primavera ha fatto poco o niente e l'estate, giugno a parte, è stata decisamente calda e secca con zero termico costantemente sopra i 3800-3900 con punte addirittura a 4600 :o :o
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Neve abbondante dici? secondo me era abbondante sul fronte piemontese (Cervino in primis) ma non sul nostro fronte orientale. Ha fatto freddo si, quindi quella che è venuta si è fermata tutta, ma non credo sia stato un ottimo anno, di quelli che per capirci rimpolpano i ghiacciai. è stato un inverno sufficiente, poi vanificato dalle temperature estive.
I primi d'aprile nel settore Tonale-Peio-Rabbi intorno ai 1800 m c'erano in media 130-140 cm di neve e sopra i 2000 anche 170-180. Non mi pare si possa parlare di un innevamento scarso, anche se sicuramente ci sono state annate più nevose, per esempio nel 2013-2014 ai primi di marzo c'era più neve ma ai primi di aprile certamente no, visto che la seconda di marzo fece registrare fusioni notevoli.
L'inverno scorso NON è stato freddo, ha fatto freddo (molto!) solo 4 giorni a fine febbraio, dal 25 al 28, poi marzo ha avuto il grande merito di non avere scaldate ma non si può definirlo freddo. Buono invece il fatto che con T normale e frequenti episodi perturbati marzo sia stato, oltre i 1400-1500 m, un mese di accumulo e non di fusione, e così la prima decade di aprile, purtroppo tutto è stato vanificato da un cambio repentino di stagione intorno al 13-14 aprile, con zt subito schizzato oltre i 3000 m :'(
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Avete ragione, servirebbe un mix di fattori per invertire la tendenza: autunni generosi in termini di precipitazioni ed estati non troppo calde.
Il fatto è che sempre più spesso, negli ultimi anni, l'autunno diventa una stagione anonima dove domina per mesi l'hp (vedi l'autunno 2015 e l'autunno 2016), senza concedere nulla in termini di precipitazioni e con costanti temperature sopra norma. Il massimo (in termini negativi per i ghiacciai, ovviamente) è stato avere un autunno abbastanza secco nel 2016 (mi pare di ricordare uno o due episodi perturbati a novembre, comunque non eclatanti, poi il nulla), un inverno infame (qualche precipitazione tra febbraio e inizio marzo ma sempre "stitico" in media) e un'estate allucinante, secchissima e calda infernale.
Quest'anno probabilmente è andata un po' meglio, l'inverno è stato più generoso anche se a detta di miei amici scialpinisti in quota non è che ci fosse tutta questa neve poiché ad ogni perturbazione seguiva sempre un gran vento; il problema è che in primavera ha fatto poco o niente e l'estate, giugno a parte, è stata decisamente calda e secca con zero termico costantemente sopra i 3800-3900 con punte addirittura a 4600 :o :o
Confermo da sci alpinista che io questo inverno non ho visto tantissima neve. Buon innevamento si, ma non eccezionale. Ho seguito con interesse le precipitazioni che non sono state così abbondanti. Si è solo conservata meglio, grazie ad un inverno con punte di caldo minori. Sono uscito una media di 3 volte a settimana e di questo sono abbastanza sicuro. Se qualcuno ha qualche sito con dati ufficiali lo linki che sono curioso di vedere se le mie sensazioni sono corrette.
@giesse: Ti confermo che il 1 aprile sul monte vigo superava il metro, purtroppo sui ghiacciai 1 metro e mezzo o due metri di neve secondo me non è tanta. Ne serve di più, che venga presto così può stratificare e diventare ghiaccio. cmq non voglio polemizzare! E' solo la mia idea. ;D
Ps: mi sa che siamo OT.
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Ma infatti non si tratta di polemizzare, anzi ognuno porta il contributo di quello che ha visto e credo che "abbiamo ragione" tutti.
L'innevamento non è direttamente proporzionale alla quota ed è verissimo che questo inverno spesso il vento ha fatto grossi danni al manto nevoso sulle creste e in genere alle quote alte e poi spesso alle quote alte manca proprio la neve autunnale, quella di questo periodo quando sopra i 2500 ne cadono (o ne dovrebbero cadere) metri mentre sotto i 2000 prevale ancora la pioggia.
Per la mia frequenza esperienza delle medie quote nell'area di Peio-Rabbi (non sono scialpinista, in quella stagione se posso salgo e vado di ciaspole appunto intorno ai 1700-2200 m (per capirsi le mie ciaspolate di quest'anno sono state a Malga Saline, alle malghe Samocleva e Caldesa di Rabbi, la traversata da Forte Strino a Vermiglio per Valle Strino e Val Verniana) e quest'anno neve a quella quota ce n'era tanta.
Questo è il nivometro del Tonale, con il confronto tra 2015-16 e 2017-18, si nota la tanta neve a inizio aprile 2018 ma la rapidissima fusione dopo il 12 del mese. Link da meteotrentino, si può confrontare tutti gli anni e per una ventina di nivometri.
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Inizio aprile 2018 :)
http://girovagandoinmontagna.com/gim/ortles-cevedale-le-maddalene-vegaia-tremenesca-83/(val-di-rabbi)-giro-delle-malghe-con-le-ciaspole/ (http://girovagandoinmontagna.com/gim/ortles-cevedale-le-maddalene-vegaia-tremenesca-83/(val-di-rabbi)-giro-delle-malghe-con-le-ciaspole/)