Autore Topic: Ilmenspitze m. 2657  (Letto 4080 volte)

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Offline kobang

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Ilmenspitze m. 2657
« il: 22/07/2019 11:42 »
Sabato con Rolando (Charly),Rudy e l'inseparabile Maya abbiamo salito la Ilmenspitze (c. degli Olmi),nel gruppo delle Maddalene.
Superato Rumo,nell'alta Val di Non,parcheggiamo al Pont da Vat;preferiamo fare in salita la lunga,noiosa e ripida strada cementata che sale fino al Rifugio Maddalene.





Questo tratto,sempre a pendenza sostenuta e con fondo cementato,è un vero spaccagambe in discesa ed è strano che la maggior parte delle relazioni lo indichi proprio come via di rientro.
Al rifugio c'è un simpatico comitato di benvenuto



Proseguiamo finalmente su una bella prateria alpina,territorio abbastanza simile al Lagorai.
Le prime nuvolaglie sono in contrasto con le previsioni meteo,ma sopratutto ci negano la vista panoramica.
Arriviamo in breve al Termen da Val (Falersharte) dove vediamo qualche sprazzo della Ultental.


 Da qui il sentiero,sempre ottimamente segnalato,taglia in costa fino alle ultime ripide rampe che portano alla cima.



La cima appare fra i calivi,presidiata da un piccolo gregge di capre e dai loro giovani pastori con bei cani da lavoro.



Sono animali in splendida forma ed i cani sono curatissimi e perfettamente addestrati;evidentemente questi giovani allevatori tirolesi hanno una visione molto moderna e valida della pastorizia.





Purtroppo le nuvole non mollano e non permettono la vista dei bei laghi Goldalanhsee e delle cime circostanti





Dopo lunga e tranquilla sosta si scende sul versante verso la Ultental su terreno abbastanza agevole.Sono diversi gli escursionisti che salgono da questo versante ed il sentiero è molto più segnato.



Questo è il bivio dove prendere a sinistra per il rientro



proseguendo si scende invece in Ultental
Una breve schiarita apre la vista sulla bella conca dello Seefeldsee e della Seefeldalm.



Il cammino prosegue sul 113A fino al Passo del Cemiglio:la Seefeldspitz (Siromba) è vicina,ma non c'è una traccia segnalata e con così scarsa visibilità sarebbe troppo complicato raggiungerla...
Proseguiamo dunque fino al lago di Cemiglio,dove Maya non rinuncia a una bella nuotata per il suo gioco preferito:il riporto di un legno.







Si riparte,su praterie variamente fiorite,una piccola pozza ed i ruderi di una malghetta.






Al crocevia del Bait de le Beze prendiamo in direzione del Bivacco Forestale,sempre aperto offre acqua ed uno spartano ricovero.









Vecchia targa segnaletica


Prossima tappa il Baito Bernardi dove si può andare a dex per Lavazzè,mentre noi proseguiamo per il rientro in direzione Storeze.





Alle Storeze abbiamo ancora 400m. di discesa da fare.Qui si prende il sentiero 142,inizialmente in leggera salita,ultima deviazione che ci riportera'  ai 1228 m. del Pont da Vat



Questa è la traccia dell'anello di 13,6 km per un dislivello complessivo di poco più di 1500m.



Una bella passeggiata di medio impegno,abbiamo fatto tutto in sei ore soste comprese,sicuramente più remunerativa col cielo sereno o quantomeno con la possibilità di osservare i bei panorami dalla Ilmenspitze (!)
Mi sento di raccomandare questo percorso inverso rispetto a quanto riportato in altre relazioni,sicuramente privo di difficoltà tecniche e perfettamente segnalato in ogni tratto.