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A quanto sembra, a distanza di una quindicina d'anni si è ripetuta la stessa tragedia con quasi lo stesso numero di vittime .... un macello! Non sono mai salito su quella montagna, l'ho girata da sotto un po' da tutti i lati e non mi dispiacerebbe poterla un giorno fare prima di essere "rottamato" per raggiunti limiti d'età. Così come l'ho vista non mi sembra essere una "montagna maledetta" quale invece risulta dalle cronache.A suo tempo avevo parlato con qualcuno del Casati in merito alla disgrazia di qualche anno prima, allora non c'era internet e l'unica informazione si aveva dalla stampa o da rare testimonianze dirette. Se ricordo bene si diede la colpa alle condizioni ad alto rischio della neve e la zona era quella della spalla NE che appare come un "facile fazzoletto" nevoso; mi fu detto che partì un intero lastrone trascinando chi ci stava sopra nell'abisso fin sul ghiacciaio di Solda.Da quanto ho letto sembra che ieri sia successa esattamente la stessa cosa. Ora so che la montagna ha i suoi rischi irrinunciabili ma parlare di fatalità mi sembra inopportuno anche se ognuno è libero di fare ciò che vuole come la nord dell'Ortler a prescindere dal cimitero che ci sta alla base del canalone.(presa da Google Heart)
PS:ma la discesa in certe condizioni non si fa sempre slegati?
.... parli di volerla fare e poi ammonisci e metti in guardia che la montagna sia "oggettivamente" troppo pericolosa e che quelli che ne provano l'ascensione siano in cerca di rogne, non è un controsenso?
...Se qualcuno l'ha fatto cosa si ricorda di quel tratto?
Un procedere legati su quei tratti è una pazzia, o c'è un ancoraggio fisso o niente corda, se uno vola trascina anche gli altri legati non c'è scampo. In sostanza questi tratti si affrontano confidando nelle proprie capacità, diversamente meglio rimanere gìù.
Al TGR questa sera ha parlato un testimone, la guida alpina Fabio Lenti. Dalla breve intervista non si capisce bene la sua ricostruzione, ma su LeccoNotizie c'è il suo racconto del primo incidente, quello delle 8 del mattino, causato dalla neve molto molle a 3500m. Le cordate erano in discesa, lui era due cordate dietro e stavano scendendo tutti girati faccia a monte per sicurezza. I tre sfortunati invece scendevano più velocemente girati faccia a valle; un istruttore CAI li avrebbe anche avvisati del pericolo e consigliato loro di girarsi, i tre gli hanno risposto che si sentivano sicuri, forse perché con la neve molle credevano di poter fermarsi in caso di caduta. Fabio Lenti non li ha visti cadere, ma forse ha raccolto la testimonianza di quelli davanti, in quanto dice che al Colle della Bottiglia avevano rallentato la caduta, ma non abbastanza per fermarsi prima del salto di roccia.
Ieri sera ero in SOSAT e si è discusso anche di questo con Faletti e il presidente, sostanzialmente la sezione quando fece il GZ, posizionò delle corde fisse sulla pala, cosa incredibilmente laboriosa per qualsiasi tipo di spedizione autonoma come quella di domenica.
quale pala? tutta la pala ovvero i 500m dal Collo di Bottiglia in su, o forse nell'ultima pala di 50m che porta alla cresta e alla cima?penso ci sia un pò di differenza... ma poi non sono saliti legati? quando vado con la SAT in ghiacciaio facciamo sempre codate da 3-4...vuoi dire che sul GZ un 'uscita con la SAT nessuno si lega?