Gli impiantisti di Folgaria, a furia di dai e dai, sono riusciti a ottenere i permessi per realizzare il bacino artificiale che serve per l'innevamento delle piste. Il "laghetto", di ben 100.000 m3, è il più grande mai realizzato per questo scopo in provincia di Trento. A pochi passi dall'ex Base Militare Nato e da Malga Zonta, è alimentato dagli acquedotti di Francolini e Costa, di proprietà della Carosello Ski, e dovrebbe servire anche da "attrazione turistica". Ora, ammesso e non concesso che il bacino si dovesse fare a tutti i costi, non credo sia necessario essere dei paesaggisti per dire che l'impatto visivo fa schifo: cosa c'entrano le spiagge di pietrame laddove nei dintorni ci sono solo prati e pascoli? E quei due orrendi ponticelli di cementa, con tanto si svaso su letto di pietre che c'entrano niente col contesto, erano davvero indispensabili? Ragioni tecniche, si dirà. Intanto un'altra zona paesaggistica di pregio è stata violentata per favorire gli impiantisti di sci.
(foto di Claudio Raffaelli)