06 gennaio - la befana!
Parto da passo Bordala (1253m) verso le dieci di mattino, un sole bellissimo mi fa compagnia mentre mi avvio lentamente verso il bosco su una stradina forestale quasi priva di neve.
ad un certo punto, a sinistra della strada si dirama un sentiero che inizialmente sale dolcemente (poi invece si impenna un pochino).
Inoltrandosi nel bosco, il paesaggio sembra più autunnale che invernale; la quasi totale mancanza di neve infatti lascia pensare ad un ottobre inoltrato anche perchè la temperatura è davvero piacevole.
Il sentiero è il 623 che dal versante S sale lentamente verso cima Bassa (o La Bassa), raggiunta la quale si trovano circa 30-40 cm di neve quasi intonsa. Mi fermo qualche minuto per ammirare da qui il bellissimo panorama sulle valli circostanti nonchè per dare un'occhiata alle bellissime cime del Bondone, Cornetto, Palon, Cima Alta.
Un giorno o l'altro completerò la traversata del Bondone già percorsa a tratti più o meno lunghi.
Qui alla Bassa, c'è una porta girevole realizzata in legno piuttosto rustica che immette sulla selletta e svoltando successivamente a sinistra, imbocco l'innevato 617 che percorrendo la cresta protetta una recinzione realizzata in filo di ferro, porterà alla sommità dello Stivo.
Inutile dire che con una giornata bella così, lo sguardo si perde all'orizzonte... si possono vedere nitidamente le alte montagne dell'Adamello, del Lagorai e chi più ne ha più ne metta, l'unico limite è la fantasia!
un vero spettacolo!
Mi incammino quindi in cresta sul 617 quando vengo raggiunto da un simpaticissimo signore col quale proseguirò l'ascensione... Sembrava il fratello maggiore di Nantes, tanto che glielo chiedo
...ma non era lui
Il sentiero ora si impenna, tra neve e mughi che spuntano qua e là ed in poco tempo raggiungo con somma soddisfazione la cima da dove riesco ad ammirare nettamente persino gli Appennini in fondo al Lago di Garda. L'infinito tutto intorno. Bellissimo.
Mi intrattengo un pochino al punto panoramico ad osservare le vette e le valli circostanti mentre il mio simpatico amico prosegue alla volta del rifugio.
Dopo alcune foto, scendo anche io al Marchetti dove ritrovo Franco ed insieme mangiamo qualcosa.
Decido di scendere dal versante opposto rispetto a quello di salita mentre lui ritornerà sui suoi passi per scendere dal sentiero dei serbi (
) che se non erro sale dall'abitato di Castellano.
Il ripido pendio verso Malga Stivo è coperto da circa 50 cm di neve e la discesa è molto divertente e per nulla faticosa; sembra quasi di volare o sciare con così tanta neve.
Giunto alla località S.Antonio, nei pressi di una casa chiamata "la colonia" vicino alla fontana, la strada asfaltata (ma coperta di neve) sale solitaria a sinistra, procedo quindi in salita fino alla chiesetta di S.Antonio dove la strada sale dolcemente ancora un pochino per poi ridiscendere verso la "baita degli alpini".
Alla baita prendo una stradina forestale che si addentra nel bosco ...che meraviglia, in giro non c'è nessuno, solo io sulla neve nel bosco e non di rado mi fermo ad ascoltare il silenzio che mi circonda... che pace!!!!
La forestale si ricongiunge più avanti con la strada percorsa in mattinata che poi riporterà al passo Bordala.
Un giro davvero soddisfacente, che offre panorami grandiosi. Lo consiglio proprio a tutti.
A breve un po' di foto.