Autore Topic: Creste Baldo  (Letto 3834 volte)

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albe

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Creste Baldo
« il: 20/04/2010 14:03 »
Sono partito tardi da Avio senza convinzione riguardo il meteo poco allettante. Avevo in mente una veloce salita all’Altissimo, poi invece, viste le nebbie che aleggiavano, alla diga ho girato per Prà Alpesina. Prima di malga Dossioli la strada è impedita da lavori forestali. Lascio l’auto e mi avvio sempre poco convinto, tuttavia mi porto dietro la picca ripensando ad una nuova meta, che decido essere il regolare pendio della cima Pozzette che si mostra tra veli grigi. Oltre la malga la strada è ancora innevata. All’altezza del pendio della montagna saggio la neve, che senza sorprese si rivela già cotta, tra l’altro ancora abbondante. Mollo tutto e senza altre risorse mi dirigo nelle nebbie verso il valico di Novezza, rielaborando una passeggiata di rientro attraverso il sentiero delle malghe. Prima di giungervi noto delle tracce, vecchiotte per la verità, che entrano in un canale che precede forse di un cento metri il sentiero normale per il Telegrafo. Rincuorato da quelle orme inizio a seguirle.
Ne è uscito fuori un giro che mai avrei progettato, in un ambiente ancora abbondantemente innevato e rischiarato da ampie aperture che mi hanno permesso di proseguire.
In pratica la salita si è svolta per un solco che porta ripidamente a intersecare la mulattiera del monte Baldo poco sotto cima Valdritta. La mulattiera naturalmente riposava sotto un bel manto nevoso ed era invisibile oltre che impercorribile. Le deboli tracce proseguivano infatti per l’ultima parte di canale che sfociava infine giusto sulla cima della Valdritta. Il meteo stava intanto migliorando e mostrava anche parte del lago. Rinunciando a discendere per la via di salita (ripidissima l’uscita in cresta) ho ancora seguito le vecchie orme sul sentiero estivo, che a tratti risultava scoperto vista l’esposizione a sud. Raggiunta la bocca di Valdritta mi attendeva una sorpresa. Le tracce discendevano per un canale parallelo a quello di salita (ad una biforcazione durante la salita avevo infatti notato delle orme di discesa) ma che si presentava veramente troppo scosceso e con una massa di neve a mio giudizio pericolosamente non stabile visto il caldo che c’era e l’ora tarda. Ho quindi deciso di proseguire per l’intero filo di cresta che tutto sommato reggeva nonostante fosse molto aereo. Bellissimi i panorami che si aprivano verso il lago. Aggirato uno spigolo di roccia, alcuni mughi mi hanno permesso di salire sulla cima a sud della Valdritta (cima Lastoni localmente), evitandomi il dubbio traverso del pendio orientale, e sempre per cresta raggiungere la testata della val Campione, segnata da diversi passaggi di scialpinisti. Scivolando su neve marcia ma non pericolosa, ho perso quota lungo un conoide di valanga che mi ha permesso di toccare la sottostante strada più a sud del punto di partenza del sentiero del Telegrafo, tra l’altro completamente sepolto ancora dalla neve. Percorsa lungamente la strada innevata sono tornato a malga Dossioli.
Bel giro, forse lunghetto, forse da fare con neve più assestata e quindi partendo molto presto (versante battuto dal sole), ma assolutamente remunerativo.
Da rifare.

Alcune considerazioni.
Durante la salita il canale di salita presentava più di qualche ramificazione, per cui le vecchie tracce sono state essenziali nel mirare la giusta strettoia diretta che sfocia sulla cima.

Il canale era ben innevato, ciononostante mi è sembrato che vi siano alcune rocce che stanno scoprendosi dato l’irraggiamento. In questo caso bisognerebbe valutare quali difficoltà tecniche comportino.

Il filo di cresta, che va dalla cima della Valdritta alla testata della val Campione, al momento è continuo e non presenta rocce scoperte, ma credo non durerà per molto.

Un paio di tratti (la discesa dal filo del cimotto dopo cima Valdritta, e l’aggiramento dello spigolo roccioso per salire su cima Lastoni) sono gli unici punti con pendenza elevata in cui serve un po’ di destrezza. Ma se la neve si compatta non dovrebbero porre troppe difficoltà.

foto


Offline AGH

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Re: Creste Baldo
« Risposta #1 il: 20/04/2010 14:54 »
Ne è uscito fuori un giro che mai avrei progettato, in un ambiente ancora abbondantemente innevato e rischiarato da ampie aperture che mi hanno permesso di proseguire.

bella relazione, in posti che non conosco :(
Però quei canalini nelle foto non mi lascerebbero troppo tranquilo, se si scarica qualcosa in alto? :)
Visto valanghe? Avevi i ramponi?
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Offline JFT

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Re: Creste Baldo
« Risposta #2 il: 20/04/2010 17:51 »
In quella zona sono stato solo sul Telegrafo... C'è una bella pendenza con la neve.... :-\

Belle foto.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

albe

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Re: Creste Baldo
« Risposta #3 il: 21/04/2010 09:19 »
Però quei canalini nelle foto non mi lascerebbero troppo tranquilo, se si scarica qualcosa in alto? :)
Visto valanghe? Avevi i ramponi?
La neve era abbondante, ma le tracce trovate indirizzavano su un percorso a mio giudizio molto oculato, infatti il canale in questione aveva già svalangato e giusto alla sua entrata stazionavano i grossi blocchi della slavina.



Valanghe spontanee intendi? No, solo qualche piccolo scaricamento qua e là e qualche sassolino liberatosi dalla neve...
Ramponi e picca sono d'abitudine a tenerli sempre nel baule dell'auto. Mi è capitato di decidere di salire in agosto sulla Marmolada senza averla in programma (dovevo fare una semplice escursione su tutt'altra meta).
Questa usanza mi è venuta buona anche in altre occasioni.
Quindi nel giro sul Baldo ho tenuto sempre indossati sia ramponi che picca.

E' perchè ho un impegno  >:(, altrimenti questa mattina era giusta per rifare il giro. La neve deve essersi assestata per bene e in alto il rigelo dovrebbe essere ottimo.

Offline AGH

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Re: Creste Baldo
« Risposta #4 il: 21/04/2010 09:25 »
La neve era abbondante, ma le tracce trovate indirizzavano su un percorso a mio giudizio molto oculato, infatti il canale in questione aveva già svalangato e giusto alla sua entrata stazionavano i grossi blocchi della slavina.

non so perché ma il Baldo mi è sempre sembrato un po' sbifido. Quei canalini stretti sono obbligati, per te che sali e per la valanga che scende  ;D Specie ora col caldo, le rocce si scaldano e magari qualcosa parte...
Comunque prima o poi lo voglio fare, sono stato varie volte sull'Altissimo di Nago ma mai sul Baldo, a parte con la moto (vergogna)
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Offline ferri

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Re: Creste Baldo
« Risposta #5 il: 22/04/2010 14:25 »
bel giro albe... proprio bel giro e per niente facile anche.
e sottocasa pure. ciao


Offline Guido

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Re: Creste Baldo
« Risposta #6 il: 22/04/2010 15:39 »
molto suggestivo, complimenti.  :)
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani