Alle spalle di Ravina, vivace sobborgo di Trento in destra Adige, si inoltra la val Gola che penetra fin sotto le pareti di c. Palon. Sul versante meridionale della val Gola si inerpica il sentiero SAT
691 che termina a Vaneze, località di villeggiatura sul m. Bondone.
Dopo un primo breve tratto in falsopiano,
il sentiero sale assai ripido
lungo costoni boscosi
e marcate spalle che si esauriscono contro bastioni rocciosi. Qui, e solo qui, brevi traversi, che evitano le pareti di roccia, permettono di tirare il fiato.
Primo sole sul Palon
Ravina
Al pian delle Camozze,
che di
pian ha assai poco, si entra in un selvaggio vallone laterale della val Gola per uscire più in alto, sul versante val d’Adige, alla Bocca del Lupo,
panoramico speroncino roccioso.
Adige e Ravina
La dorsale sopra la bocca del Lupo, che è la piccolo roccia bianca al centro della foto.
Con una serie interminabile di stretti tornanti e di strappi sulla linea della massima pendenza, si giunge al Prà del Sarcio,
in vista delle silenti villette di Vaneze. Non può mancare uno scatto al Brenta.
Torno sui miei passi fino alla Bocca del Lupo
e qui imbocco il SAT
648 (“Pero Degasperi”) che porta a Sardagna, sobborgo di Trento situato a mezza montagna (è servito da una funivia che lo collega alla città). Questo percorso attraversa in direzione nord tutta la costa di Sardagna, prima in discesa sostenuta, poi con un lunghissimo e riposante tratto in saliscendi, più scendi che sali, ed alcuni passaggi in larga cengia che consentono ampie vedute sulla città.
Due Madonnine sono collocate in edicole lungo il sentiero. Madonna dell'edera.
e Madonna delle rose Radichel,
Giunto all’altezza di Sardagna, ma senza entrare in paese,
inverto la rotta e con il SAT
625 prendo la via del Belvedere, gruppo di case alle porte di Ravina.
Il sentiero parte da una zona di orti e campetti e dopo aver attraversato alcuni valloni - gli stessi che avevo superato più in alto con il “Degasperi”, sempre in mezzo alla boscaglia - sale deciso: niente a che vedere, però, con le pendenze di poche ore prima.
Quando il tracciato diventa pianeggiante si presentano alcuni traversi leggermente esposti, poiché qui il sentiero transita proprio lungo la linea che separa il pendio boscoso a monte dai sottostanti ripidissimi versanti che guardano l'Adige.
Ravina preceduta dalle case del Belvedere
Superata con strette serpentine una delicata fascia rocciosa, arrivo in vista del Belvedere, da dove, su
marciapiede, mi riporto al punto di partenza.
La traccia