GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Paganella - Bondone Stivo - Monte Baldo => Topic aperto da: JFT - 17/11/2008 08:40
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Domenica mattina, vista nuovamente la splendida giornata, optiamo per un’altra escursione in loco, che ci consentirà di svagarci un poco e di tornare dai nostri cari ad un’ora dignitosa.
Da Cei saliamo a La Becca seguendo il segnavia 640, per un sentiero che abbiamo oramai percorso svariate volte, ma che non cessa mai di colpire per quanto è, sempre, poco amichevole.
Il fascino di questo sentiero, infatti, sta nel fatto che è ripido, sempre, che non è panoramico, che ha un fondo vario e sempre scomodo, che ti impedisce di prendere il ritmo, e che ti fa sempre chiedere perché hai scelto di farlo. Malgrado questo lo fai e ci ritorni, perché, ogni tanto, La Becca, va fatta.
Arrivati a La Becca prendiamo la dorsale, segnavia 617, verso in direzione Stivo. Il sentiero, che avevo percorso un paio di anni fa con la neve, stavolta è soltanto un po’ fangoso e pieno di foglie.
Dapprima il sentiero si sviluppa nel bosco, subito sotto la cresta, lato Valle dei Laghi. Poi, attraverso un tratto ripido ed esposto sempre lato VdL, si rimonta un bastione roccioso e si prosegue in cresta. Questo tratto qui, che avevo percorso in discesa e con la neve, mi aveva traumatizzato. Ripercorrendolo mi viene da dire che quel giorno li mi andò proprio bene…
Poi si prosegue in cresta, con brevi tratti esposti lato Cei, ma pianeggianti e con buon fondo, fino ad un pratone da percorrere in discesa, con il sentiero che cala con numerose “z”. Ancora un po’ di cresta ed arriviamo alla radura dalla quale cala, sulla sinistra il sentiero della Val de’ Dalderi.
Trattasi di sentiero molto ripido e che si sviluppa, nella parte alta in un fitto bosco, per cui, oltre alla pendenza, c’è la fastidiosa presenza di 20 cm di fogliame a terra. Caliamo con numerose “z” in un dosso stretto tra un profondo burrone ed un canalone scosceso, con qualche passaggio scomodo ma mai particolarmente esposti. A metà circa il passaggio delicato, l’attraversamento di un canalino franoso esposto su un profondo burrone, da percorrere in discesa su fondo cedevole. Sono cinque metri ma vanno percorsi con attenzione, ed il sottoscritto credo eviterà per un po’ di percorrerli di nuovo… Certo un cavettino di acciaio basterebbe a far passare la paura, ma questi son posti poco frequentati ed un po’ selvaggi.
Passato quel punto insidioso si scende per sentiero sassoso nel bosco, dove è possibile tagliare per i ghiaioni divertendosi anche un po’. Poi nuovamente bosco e sentiero largo e foglioso che scende dritto per dritto, un po’ noioso e stressante per le gambe, fino a Cei.
In totale, andando pianino, quattro ore di cammino, poco meno di 800 metri di dislivello e nessuna persona incontrata, solo un branco di Camosci che non ho fatto nemmeno in tempo a fotografare.
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:)
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:) Ultime
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Ehi ma questo weekend ci hai dato dentro di brutto! Però mi piace di più il giro con la neve... mi dava più un senso di tranquillità che è una delle cose che cerco quando vado in montagna! Però... fortuna i camosci!
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A metà circa il passaggio delicato, l’attraversamento di un canalino franoso esposto su un profondo burrone, da percorrere in discesa su fondo cedevole. Sono cinque metri ma vanno percorsi con attenzione, ed il sottoscritto credo eviterà per un po’ di percorrerli di nuovo…
Credo che, anche vedendo le foto, siano obbligatori i complimenti ;)
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Ehi ma questo weekend ci hai dato dentro di brutto! Però mi piace di più il giro con la neve... mi dava più un senso di tranquillità che è una delle cose che cerco quando vado in montagna! Però... fortuna i camosci!
Si anche io ho preferito il giretto sulla neve. Quest'altro è stato meno panoramico e anche un po' insidioso... :-\
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Credo che, anche vedendo le foto, siano obbligatori i complimenti ;)
Mah! Mi tremavano un po' le gambe... Non va bene. :-\
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Mah! Mi tremavano un po' le gambe... Non va bene. :-\
Beh intanto l'hai fatta e di questo devi esserne contento!!
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Beh intanto l'hai fatta e di questo devi esserne contento!!
Per carità sono contentissimo, solo che non amo il rischio. La cresta, che si fa se vuoi fare la traversata Bondone-Stivo, è tranquilla, senza neve, i tratti esposti sono abbastanza larghi e con fondo regolare.
Il passaggetto scendendo per la Val dei Dalderi, invece, è bruttino bruttino, soprattutto perchè c'è fondo ghiaioso e se scivoli voli di sotto senza possibilità di arresto... :-\