Autore Topic: [BONDONE - STIVO] Passo Bordala, la Bassa. Cima Alta, Palon...  (Letto 34829 volte)

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sghiry

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certo che quando si affronta la montagna innevata le cose cambiano...

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certo che quando si affronta la montagna innevata le cose cambiano...

certo cambia tutto, ed è anche questo il bello. Però è anche più complicato perché sparisce ogni riferimento, i sentieri, i segni... perciò si devono affrontare "problemi" tutti diversi da quelli che si affontano in estate senza neve...
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grazia

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« Ultima modifica: 29/04/2009 02:13 da *. »

Offline Guido

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"conoscere la neve" (almeno un po')  necessita di una lunga esperienza pratica, in cui è molto importante l'osservazione e il ragionamento, ovvero imparare a conoscere i vari tipi di neve, gli strati, come lavora il vento, l'esposizione dei versanti eccetera. Intendo dire che quando si va in giro pei monti, bisognerebbe cercare di evitare di andare in giro "a panza" ma sforzarsi invece di osservare attentamente le caratteristiche del manto nevoso. Questa osservazione ragionata accorcia di parecchio la durata dell'apprendimento. Qualche corso poi non nuoce di certo :)


allora, intanto si può utilizzare una regola bomba per imparare: evitare i pendii ripidi (e quelli che sopra hanno pendii ripidi) e andare in giro con pericolo valanghe generalizzato 2 o 1.
Poi bisogna essere curiosi, osservare la neve,i pendii, leggersi qualcosa,andare con qualcuno esperto che abbia voglia di spiegare, fare magari un corso, controllare su libri specializzati se quello che han detto al corso è vero ed è tutto quello che devi sapere, ecc.
poi con le conoscenze acquisite si può iniziare a valutare pendii più ripidi e se si storce il naso, cambiare percorso o rinunciare...e così di seguito...
e comunque: "un giorno senza rischio, non è un giorno vissuto." è molto opinabile...in montagna esistono rischi oggettivi che anche usando tutte le cautele e precauzioni non possono essere eliminati del tutto e fin qui tutto bene, ma adoperarsi a non ridurre questi richi oppure ancora perggio, rischiare inutilmente, è da irresponsabili.
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

manuel115

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e comunque: "un giorno senza rischio, non è un giorno vissuto." è molto opinabile...in montagna esistono rischi oggettivi che anche usando tutte le cautele e precauzioni non possono essere eliminati del tutto e fin qui tutto bene, ma adoperarsi a non ridurre questi richi oppure ancora perggio, rischiare inutilmente, è da irresponsabili.
quella frase può essere utilizzata in qualsiasi momento della nostra vita!!! cmq è sempre ben chiaro che nn deve essere messa a rischio la sicurezza propria e altrui...sono il primo che se vede un pericolo o un problema rinuncia o cambia meta...nn si va in montagna x fare gli eroi ma x divertirsi!  ;)

Offline JFT

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Domenica mattina, data la voglia di fare quattro passi di numero, visti anche gli impegni che avevo dalla 9 in poi, ho deciso di fare un'alzataccia e salire a La Bassa (1685mslm) da Bordala (1250 mslm) per il sentiero 623, che i miei scarponi, oramai, seguono da soli.
Partito col buoio, ho visto l'alba appena uscito dal bosco e, dato anche il meteo incerto, lo spettacolo di colori confusi e mutevoli mi ha fortemente impressionato.  Incredibile come anche i luoghi più usati e noti, anche solo con una luce diversa, possano donare nuovamente la meraviglia della scoperta. :)
Allego alcune foto.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
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questa escursione mi ricorda qualcosa...  :P Bravo JFT visto che andando non si sbaglia (quasi) mai? Alle volte anche le mete apparentemente più banali possono riservare delle sorprese... PS: già che c'eri non potevi andare almeno fino a Cima Alta? :)
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questa escursione mi ricorda qualcosa...  :P Bravo JFT visto che andando non si sbaglia (quasi) mai? Alle volte anche le mete apparentemente più banali possono riservare delle sorprese... PS: già che c'eri non potevi andare almeno fino a Cima Alta? :)

Alle 9 avevo da fare...ma mi sarebbe piaciuto, anche perchè ero con un amico che non c'era mai stato.
Mi sarebbe piaciuto vedere qualche animaletto in giro, ma niente, anche perchè la montagna pullulava di cacciatori. Ne ho visto uno che sembrava Rambo, con fucile di precisione e aria truce. Mah!....  :(
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poi con le conoscenze acquisite si può iniziare a valutare pendii più ripidi e se si storce il naso, cambiare percorso o rinunciare...e così di seguito...

quello che conta veramente è imparare a conoscere la neve, o meglio i vari tipi di neve. Certo se uno non distingue la neve farinosa da quella fradicia allora è meglio evitare sistematicamente i pendii più o meno ripidi, però cosi non imparerà granché. Anche perché a volte le valanghe si staccano anche su pendenze modeste. Quindi tipo di neve+andamento stagionale+condizioni meteo sono la base per cercare di capirci qualcosa. La neve non è qualcosa di immutabile ma cambia e si trasforma in continuazione.
 
Comunque con le valanghe vale il principio socratico "il vero sapere è il sapere di non sapere" :) E' un fenomeno talmente complesso che non di rado ci finisce sotto anche gente ritenuta "esperta", figuriamoci noi escursionisti della domenica. Nel dubbio sarebbe sempre buona cosa rinunciare... è che alle volte il "richiamo della cima" è irresistibile :)))
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Offline Guido

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Anche perché a volte le valanghe si staccano anche su pendenze modeste. Quindi tipo di neve+andamento stagionale+condizioni meteo sono la base per cercare di capirci qualcosa.


Il distacco  di una valanga a lastroni (quelle che il 90% delle volte coinvolgono alpinisti) è legato a tre condizioni necessarie:
1) inclinazione pendio sup a 30° per neve asciutta e 25° per neve bagnata
2)lo strato superficiale deve avere una certa coesione (tipo crosta o neve bagnata)
3)all'interno de manto nevoso deve essere presente un piano di scorrimento.
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[BONDONE - STIVO] Cima Alta
« Risposta #55 il: 27/04/2009 08:54 »
Sabato era una splendida giornata e, nel dubbio, tra l'altro fondato, di una Domenica triste, liberatomi alle 10.00 da impegni domestici, decido di tornare sulla Bassa a vedere la situazione del sentiero 623 da Bordala (1250 m).
La situazione è decisamente migliorata, i taglialegna hanno fatto già un gran lavoro, e le decine di alberi che ingombravano il sentiero sono perlopiù spariti. La neve anche, fino al La Bassa, è quasi andata via, e solo in breve passaggio occorre ancora abbnadonare il sentiero.
Arrivato sulla Bassa, mi viene voglia di proseguire, ma lo Stivo pare molto affollato, per cui mi dirigo sulla Cima Alta, dove si arriva percorrande la cresta che, sul versante Ovest, presenta ancora molta neve. Il filo di cresta, però è sgombro da neve, anche se, in alcuni tratti, è più comodo pestolare della bella neve portante che non arrancare sul praticello fangoso.
In cima (1915 m) un bel sole, mi siedo sull'erba appoggiandomi al capitello. Che bello, sono venuto qui decine di volte, e non ho mai trovato nessuno. Oggi firmo il libro di vetta, sono il secondo del 2009  ;D
Foto di rito (Claudia, la seconda è il versante NO dello Stivo, ma la neve porta...) e si torna giù.
Bello.
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Re: [BONDONE - STIVO] Cima Alta
« Risposta #56 il: 27/04/2009 10:32 »
Foto di rito (Claudia, la seconda è il versante NO dello Stivo, ma la neve porta...) e si torna giù.
Bello.
grazie JFT, e bravo! il meteo è stato clemente almeno il sabato, e per fortuna stavolta ne ho approfittato pure io...  ;D

per lo Stivo vedrò, magari nel prossimo we lungo del 1 maggio mi organizzo...  ;) intanto grazie dei costanti aggiornamenti!

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Libro di vetta di Cima Alta
« Risposta #57 il: 29/04/2009 17:37 »
In cima (1915 m) un bel sole, mi siedo sull'erba appoggiandomi al capitello. Che bello, sono venuto qui decine di volte, e non ho mai trovato nessuno. Oggi firmo il libro di vetta, sono il secondo del 2009  ;D

il sig. Paolo Manica mi ha scritto lamentando l'asportazione del libro di vetta (agenda), al suo posto ci sarebbe un altro libro che riporta l'indirizzo del forum (se non ho capito male). Mi si dice che sarebbe cosa gradita se l'agenda venisse restituita per poterla consegnare all'Associazione Culturale Don Zanolli e alla  Pro-Loco di Castellano (Villa Lagarina).

Qualcuno ne sa qualcosa?
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Re: Libro di vetta di Cima Alta
« Risposta #58 il: 29/04/2009 17:52 »
il sig. Paolo Manica mi ha scritto lamentando l'asportazione del libro di vetta (agenda), al suo posto ci sarebbe un altro libro che riporta l'indirizzo del forum (se non ho capito male). Mi si dice che sarebbe cosa gradita se l'agenda venisse restituita per poterla consegnare all'Associazione Culturale Don Zanolli e alla  Pro-Loco di Castellano (Villa Lagarina).

Qualcuno ne sa qualcosa?

Come ti ho scritto in privato, l'agenda nuova era già li il 25/4 quando sono andato su io.
L'indirizzo del forum lo scritto io, per diffonderne la consultazione.

Mi scuso se ho creato disagio a chi che sia.  :-\
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Re: Libro di vetta di Cima Alta
« Risposta #59 il: 29/04/2009 18:00 »
Come ti ho scritto in privato, l'agenda nuova era già li il 25/4 quando sono andato su io.L'indirizzo del forum lo scritto io, per diffonderne la consultazione.
Mi scuso se ho creato disagio a chi che sia.  :-\

ma va, forse il tizio che ha scritto ha pensato che il libro l'avessimo sostituito noi del forum... figurarsi :)

Probabilmente chi ha messo il nuovo ha trattenuto il vecchio, ma sarà qualcuno dei "loro", non dei nostri :)
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