Questa volta le escursioni scelte riguardano le montagne che circondano Trento: le Tre Cime del Monte Bondone, la Marzola e la Vigolana. Il capoluogo, contrariamente a quel che molti forestieri credono, sta nel fondovalle della Val D'Adige ad appena 194 metri di quota. In compenso Trento è circondato da vette che superano ampiamente i 2000 metri, ad eccezione della Marzola ad est, di 1738 metri. La Paganella svetta a nord con i suoi 2125 metri, ad ovest la parete verticale del Palòn del Monte Bondone, quasi a picco sulla città con i suoi 2100 metri, infine a sud la grande e selvaggia Vigolana, con il Becco di Filadonna di m. 2150.
Panorami mozzafiato
La caratteristica delle montagne intorno a Trento è che hanno tutte dei panorami favolosi. La modesta cimetta della Marzola, per esempio, ha una visuale insospettabilmente strepitosa: sulla sua cima sud si trova un "osservatorio" circolare con delle mire per identificare le vette circostanti a 360°, che vanno dal Gruppo di Brenta alla Catena del Lagorai, dal Carè Alto al Cevedale, dalle Dolomiti alle Pale di S. Martino, con vista mozzafiato sulla Val D'Adige e la città di Trento, sulla Valsugana con il grande Lago di Caldonazzo.
Il Monte Bondone è la montagna dei trentini per eccellenza, non solo per lo sci l'inverno ma anche per la classica gita estiva fuoriporta. In appena mezz'ora di automobile dalla città si arriva alle Viote a 1600 metri, un'incantevole e verdissima piana ai piedi delle Tre Cime, un ambiente tipicamente alpino con le vette oltre i 2000 metri, ove nel 1968 è stata istituita nella Val del Merlo la Riserva Naturale Integrale delle Tre Cime del Monte Bondone. Tutta la zona è un piccolo paradiso soprattutto per gli escursionisti, che possono salire una o più cime, o tutte e tre con la "traversata" in quota. Anche gli arrampicatori qui trovano pane per i loro denti con la breve ma impegnativa ferrata "Segata" sulla parete sud del Doss D'Abramo.
Infine la grande montagna della Vigolana, a sud di Trento. E' un massiccio poco frequentato e decisamente selvaggio, sconosciuto anche a molti trentini: l'unica struttura in quota è il famoso "Bivacco alla Madonnina", ai piedi di uno spettacolare picco roccioso. Il mese di settembre è decisamente tra i migliori per fare escursionismo: l'aria è limpida, non fa troppo caldo, non c'è ressa in giro e le montagne si "incendiano" dei meravigliosi colori dell'autunno, mentre in quota arrivano le prime nevicate, che fanno pregustare le imminenti uscite escursionistiche con gli sci.