Ero leggermente indeciso a scrivere la relazione , un po’ per lo spiacevole incidente avuto metà percorso , un po’ per l'assenza di fotografie causa guasto alla macchinetta "di famiglia".

La riporto lo stesso perché penso possa interessare!
Domenica scorsa , approfittando della stupenda giornata , ho deciso di buttarmi in quest' avventura "folle" : Arrivare a Trento passando dal monte Fausior , dalla Paganella e scendendo da Terlago!
Partenza alle ore 5 : 30 con il paese ancora addormentato e le stelle come uniche compagne. Presto sono al
colle S. Pietro dove imbocco il sentiero 602b "Val del Rì" . Causa lavori al cimitero l' inizio del percorso è spostato più a nord , verso la partenza del sentiero per il "Croz Dei Merli" , ma la deviazione è ben segnata.
In breve giungo allo spiazzo della micologica , poi proseguo in direzione fai , giungendo ad incrociare la strada provinciale. Attraversata la strada proseguo nel bosco e giungo alla partenza del sentiero 603 "delle Scalaze" . L'alba mi accompagna fino a raggiungere Pragrant , dove continuo per il sentiero fino a
Baita Campedel , 1371 m. Dopo una breve pausa scendo per il sentiero delle mozzane per giungere al Passo
Santel .
A questo punto comincio a salire seguendo il tracciato del 602. La salita è piacevole e solitaria fino all arrivo alle
autostrade piste del versante Fai.
Continuo su per le spianate erbose e in breve sono a
Malga Fai (1665 m ) dove mi fermo brevemente ad ammirare la minacciosa Val Tremendina che scende a picco sulla valle dell’ Adige. Rientrando nel bosco copro l’ultimo tratto fino al
Dosso Larici , dove trovo la prima neve della stagione. Da lì il percorso prosegue tra roccette larici e mughi fino alla pista Nuvola Rossa.
(trasformata dai lungimiranti proprietari degli impianti in una statale a 6 corsie dall'inesistente impegno tecnico.
)Attraversata la pista ritorno tra i mughi , in direzione grotta C. Battisti, ritorno poi verso ovest seguendo il tracciato. Uscito da una buca a poche decine di metri dal riunirsi con la pista, sento un sparo , e qualche secondo dopo un fischiare di pallini sopra la testa

. Qualche fanatico della caccia al fagiano deve avermi scambiato per una delle sue prede , perché sento imprecare dal di sotto

.
Individuo un anziano signore muoversi con la doppia in mano tra i mughi , lo ricorro e gliene dico di tutti i colori. Lui nega di aver sparato, e prima che la faccenda prenda una brutta piega me ne vado con la promessa che la storia non sarebbe finita lì

.
Risalendo la pista sono subito in
Cima Paganella , dove mangio e mi preparo per la discesa. Scendo verso il
Passo S. Antonio che mi porta in poco più di un ora e mezza a
Monte Terlago, dove chiedo indicazioni.
Scendo dalla provinciale asfaltata per giungere a
Terlago dove sosto al bar del paese per chiedere nuovamente informazioni.
Non conoscendo i luoghi riesco con difficoltà a trovare la segnaletica Sat,
(bisogna andare verso la Predara , una vecchia cava) scoprendo a sentiero inoltrato che stavo tornando verso nord, mentre la mia meta era a sud-est .
Arrivato al
Dosso del Ghirlo il tempo Sat per Vela\Trento è di ore 2 e 15. Non indugio , e mi lancio a fare con le gambe oramai stanche, gli ultimi metri di dislivello per salire il
monte Sorasass.
Raggiunta la sommità scendo velocemente sulla strada miltare austrica poi al bivio giro verso vela, che raggiungo finalmente in mezzora.
Sono le ore 18 : 30, e si sta facendo scuro, anche se sono partito con il buio ed arrivato con il buio , è decisamente ora di tornare a casa !
Tempo : 13 ore , incluse pause ,ravanate, imprecazioni e smarrimenti vari.
Dislivello : 2611(?) m (da differenza fatta alla buona delle quote altimetriche)
2762(?) m (disegnando il percorso sulla cartina e dando il tutto in pasto a Google Earth)
Per lo sviluppo GE dice 35 Km.. sempre con il beneficio del dubbio...
