GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino occidentale => Escursioni estive in Trentino => Paganella - Bondone Stivo - Monte Baldo => Topic aperto da: AGH - 26/05/2014 22:28
-
(https://lh3.googleusercontent.com/-x4ab-VuORWI/U4Nx3lQpJ3I/AAAAAAAAeGw/olTr0okBCGc/s800/canfedin-1060315.jpg)
Dolomiti di Brenta viste dai prati in fiore di Cima Gazza
Iniziamente volevamo tentare la rampata micidiale da Aldeno a Cima Verde (2000 m di dislivello) ma poi il caldo notevole ci ha indotto a più miti consigli. Abbiamo quindi dirottato la scelta su qualcosa di più “soft”, ovvero Cima Canfedin m 2034 salendo da Covelo, che sono pur sempre 1500 metri di dislivello. Tutti da vedere comunque, c’è l’incognita forze, caldo e neve. La mortale, eterna e spaccagambe strada selciata segnata col 612 l’avevo già fatta una volta in discesa, quindi stavolta la si fa in salita che dovrebbe essere meno faticosa. Scelta giusta ma ugualmente pesante, non si arriva più su! Per ¾ il paesaggio è un bosco monotono e sempre uguale, il caldo ci fiacca non poco. In ogni caso arriviamo alla Bocca di S. Giovanni, per fortuna un po’ d'aria raffresca il clima e tornano un po’ le forze. Finalmenente un bello squarcio sulla Valle dei Laghi: in un’unica infilata vediamo 4 laghi: S. Massenza, Toblino, Cavedine e in fondo il Lago di Garda. Peccato per la foschia…
(https://lh3.googleusercontent.com/-ga3qmn74luk/U4NweHQbNkI/AAAAAAAAeDw/h3EMqfrDJLQ/s800/canfedin-1060232.jpg)
Infilata sulla Valle dei Laghi con S. Massenza, Cavedine e Garda
Dopo una breve sosta con 1200 m nelle gambe in una botta sola, riattacchiamo la salita finalmente in un paesaggio che diventa sempre più entusiasmante: le vaste praterie alle falde del M. Gazza sono in fiore: anemoni, genziane, milioni di primule! Abbandoniamo ben presto la noiosa forestale e per tracce di sentiero risaliamo per la dorsale, finalmente verso ovest ecco apparire sua “maestà” in tutto il suo splendore: il Brenta!
(https://lh6.googleusercontent.com/-DY4xi_YKUEI/U4NwaLnOvVI/AAAAAAAAeDg/VbYn05EN8fk/s800/canfedin-1060219.jpg)
Un meraviglioso faggio presso il rifugio forestale
Con questa costante veduta “patagonica” che ci rinfranca lo spirito, guadagniamo lentamente quota tra prati e piccole casette. Un tizio molto espansivo ci chiama dalla sua baita per offrirci una birra, decliniamo l’invito per timore stroncatura gambe, ma ci fermiamo per due chiacchiere.
(https://lh5.googleusercontent.com/-zToFQgG4TMg/U4N3a8zCxTI/AAAAAAAAeIQ/TwUGTZ2qeZM/s800/canfedin-1060243.jpg)
Spunta il Brenta
Chiediamo lumi sulla situazione neve oltre il Canfedin ma non sa rispondere. Infatti la preoccupazione è che la neve tra le mugare rivolte verso nord ci ostacoli nella marcia o addirittura la renda impossibile.
(https://lh4.googleusercontent.com/-x70ChT6rHGU/U4N3npRe_QI/AAAAAAAAeIs/sajR0rl-dO8/s800/canfedin-1060254.jpg)
Salendo al Monte Gaggia
(https://lh5.googleusercontent.com/-OXi0u-oJ_sQ/U4N3kvwDpmI/AAAAAAAAeIc/HGGe2Y8AiLw/s400/canfedin-1060245.jpg) (https://lh3.googleusercontent.com/-KzPSqMkdVsA/U4N3m19UJDI/AAAAAAAAeIk/vBhf2AGK37I/s400/canfedin-1060258.jpg)
Genziane e primule (con sfondo di erica)
Arriviamo comunque senza problemi in cima al pianeggiante Monte Gazza 1985 con le sue meravigliose distese di prati, un vero e proprio altopiano in quota, punteggiato di microscopiche casette. Nei pressi di Passo S. Giacomo, orami la quota è fatta, ci fermiamo poco sotto Cima Canfedin per la sosta pranzo.
(https://lh6.googleusercontent.com/-_rXZfgV_1UA/U4N31SlZDrI/AAAAAAAAeI8/KJae6VuyhjE/s800/canfedin-1060266.jpg)
Salendo al Monte Gaggia
(https://lh3.googleusercontent.com/-0lL9aXN-Qlk/U4NxNWz-3fI/AAAAAAAAeFM/ui1HFAsa5G4/s800/canfedin-1060283.jpg)
Cima Tosa
(https://lh6.googleusercontent.com/-OqbMiIlJl_Y/U4NxrcMNz1I/AAAAAAAAeGM/mFI8PYmJ6bs/s800/canfedin-1060295.jpg)
Nei pressi di Passo S. Giacomo
(https://lh5.googleusercontent.com/-QK9_30zCW7M/U4Nxcg6L3XI/AAAAAAAAeFs/vkBA3FNybK4/s800/canfedin-1060290.jpg)
Dolomiti di Brenta nel loro splendore
Poi ronferemo indecorosamente sui prati per quasi due ore quando, risvegliati quasi di soprassalto da una folata di vento, scopriamo che sono quasi le 17.30! Ci rimettiamo subito in marcia, sia pure a malincuore: che posto paradisiaco! In pochi minuti siamo a Cima Canfedin 2034 metri, con altra vista “mostruosa” stavolta sulla val d’Adige. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino per il sentiero 602. Errore clamoroso, perché in realtà volevamo scendere dal 610 dal passo S. Giacomo appena superato ma, chissà perché, eravamo convinti (cioè io ero convinto visto che sono il “navigatore”) che fosse più a nord dove c’è Passo S. Antonio.
(https://lh4.googleusercontent.com/-4zgIugTVMGI/U4N4E7_pweI/AAAAAAAAeJc/aV1AqWhk2oo/s800/canfedin-1060302.jpg)
Poco sotto cima Canfedin
(https://lh4.googleusercontent.com/-hnozufjVUgM/U4NxvUTfxAI/AAAAAAAAeGY/Wmg0SdHJEGg/s800/canfedin-1060306.jpg)
In vetta al Canfedin, sullo sfondo la Paganella
(https://lh4.googleusercontent.com/-NsrW2OFov7c/U4N4McoThzI/AAAAAAAAeJk/tIEUcmtBt7s/s800/canfedin-1060307.jpg)
Laghi di Lamar, sullo sfondo Lavis col fiume Avisio
Dopo aver attraversato un po’ dei temuti nevari, per fortuna ben portanti, intuisco che qualcosa non torna: controllo sul gps del cello e scopro l’errore. Si potrebbe senz’altro tornare indietro, ma a questo punto decidiamo di proseguire anche se allungheremo il percorso. E’ tardi, abbiamo 3-4 ore di luce al massimo, non so com’è il 610 e perciò mi lascio tentare dalla Trekkart che riporta il 606 addirittura come una stradella! Raggiunto passo S. Antonio 1893 senza grossi problemi, la neve porta sempre, affrontiamo la lunga discesa.
(https://lh3.googleusercontent.com/-QQLllsJqo4Y/U4N3Z6fsGUI/AAAAAAAAeIA/43iySBsOMjc/s800/canfedin-.jpg)
Cima Canfedin con vista su Trento
(https://lh3.googleusercontent.com/-BuPfQ1Bcjpg/U4Nx1uxliNI/AAAAAAAAeGo/fa6UneNuud0/s800/canfedin-1060313.jpg)
Cima Canfedin con vista sul Brenta
Col cavolo che c’era la strada! E’ un sentiero infame tra i mughi prima, poi in boscaglia con fondo sassoso e di ghiaino che pare di camminare sulle rotelline, gli scivoloni non si contano. La discesa è veramente eterna e faticosissima, si suda come fontane, forse era meglio la strada selciata dell’andata... Comunque, lentamente perdiamo quota e grondanti di sudore e di fatica arriviamo sul fondovalle poco sopra l’abitato di Monte Terlago m 697.
(https://lh5.googleusercontent.com/-STJXCF_uYSM/U4Nx-2FOOTI/AAAAAAAAeHI/lqz5xRN6vLk/s800/canfedin-1060321.jpg)
Fioritura sotto Passo S. Antonio
Di qui con lungo traversone in leggera discesa per il sentiero S. Vili n. 627 arriviamo a Covelo che sono quasi le 21.00. Giro abbastanza duro fisicamente ma di grande soddisfazione, con panorami favolosi nella parte alta, un po’ noiosa e faticosa la parte salita / discesa. Dis. 1500, sviluppo circa 20-22 km.
(https://lh3.googleusercontent.com/-zX4mv32HUmg/U4NyC2bgvBI/AAAAAAAAeHQ/17NtOSWBUro/s800/trak2.jpg)
Il percorso
-
se me lo domandavi te lo dicevo che in realtà era un sentiro che in discesa è piuttosto esposto :)
Bellissimo questo giro, mi evoca ricordi dello stesso giro che avevo fatto partendo da casa !!
-
Gran bel giro! Anche vicino a Trento si possono fare dei giri appaganti! Bravi!
-
se me lo domandavi te lo dicevo che in realtà era un sentiro che in discesa è piuttosto esposto :)
osservando la carta ho avuto questa impressione... quindi ho fatto bene a scendere dal passo S. Antonio... :)
-
osservando la carta ho avuto questa impressione... quindi ho fatto bene a scendere dal passo S. Antonio... :)
Io pensa che ancora non sono andato su per paura di incontrare ancora pezzi di neve "invalidanti" per il prosieguo del percorso!!!
-
Itinerario con panorami spettacolari e le foto sono stupende... come sempre!! :)
-
Caspita che bello, invidiaaaaa ! Panorami esagerati e beh le foto meravigliose come sempre!
La Fede
-
Io pensa che ancora non sono andato su per paura di incontrare ancora pezzi di neve "invalidanti" per il prosieguo del percorso!!!
sui versanti sud neve non ce n'è più, a parte qualche chiazza. Sui versanti nord invece ce n'è ancora, anche grossi accumuli di metri, che però sono portanti. Se non sono ripidi non c'è problema
-
sui versanti sud neve non ce n'è più, a parte qualche chiazza. Sui versanti nord invece ce n'è ancora, anche grossi accumuli di metri, che però sono portanti. Se non sono ripidi non c'è problema
Quindi posso andare a farmi il giro di corsetta!!! FIcooooo....
-
Giro da inizio stagione molto bello e panoramico :) complimenti per il dislivello non indifferente!! E foto sempre super. Mi toccherà ad Agosto a me, sono in vacanza/lavoro forzata 15 giorni a Vezzano :P Lo metto in lista
-
col tuo allenamento puoi fare la traversata di tutta la dorsale da Ranzo a Fai o al Fausior :)
-
col tuo allenamento puoi fare la traversata di tutta la dorsale da Ranzo a Fai o al Fausior :)
Grazie per il consiglio Agh! Magari vedo se riesco a fare un anellone partendo direttamente da Vezzano :)
-
Grazie per il consiglio Agh! Magari vedo se riesco a fare un anellone partendo direttamente da Vezzano :)
http://trapiantalan.wordpress.com/2013/06/09/san-vili-canfedin-gazza/ (http://trapiantalan.wordpress.com/2013/06/09/san-vili-canfedin-gazza/)
Se cerchi un compagno, posso rifarla con te!!! Magari anzichè partire da casa mia e fare il Sorasass, vengo giù direttamente a Vezzano in bici, lascio la bici in casa tua e poi partiamo a piedi!!!
-
Se cerchi un compagno, posso rifarla con te!!! Magari anzichè partire da casa mia e fare il Sorasass, vengo giù direttamente a Vezzano in bici, lascio la bici in casa tua e poi partiamo a piedi!!!
Se la facciamo camminando ;D volentieri :)
-
Se la facciamo camminando ;D volentieri :)
Ok!!! Ci stò!
-
Siamo saliti sul Canfedin anche noi domenica ma da Molveno (612-602). Abbiamo cominciato a scendere col 610 dal passo, con l'intenzione di intercettare una forestale verso Busa del Gal, ma dobbiamo avere sbagliato qualcosa (molti pezzi del sentiero erano coperti dalla neve) e ci siamo ritrovati fra i mughi. Quindi dietro-front e tornati al punto indicato sulla carta come Acqua del Pressan (cartello SAT distrutto a terra) abbiamo imboccato una mulattiera che ci ha riportato sul 602.
Panorami davvero mozzafiato e ambienti idillici! Incontrato solo un ciclista. Hai fatto bene a ritornare in zona, lo farei anch'io se fossi li'... :)
Qualche foto con foschia:
https://picasaweb.google.com/114258810208689807266/MolvenoM870ToCanfedinM203402
-
Siamo saliti sul Canfedin anche noi domenica ma da Molveno (612-602). Abbiamo cominciato a scendere col 610 dal passo, con l'intenzione di intercettare una forestale verso Busa del Gal, ma dobbiamo avere sbagliato qualcosa (molti pezzi del sentiero erano coperti dalla neve) e ci siamo ritrovati fra i mughi. Quindi dietro-front e tornati al punto indicato sulla carta come Acqua del Pressan (cartello SAT distrutto a terra) abbiamo imboccato una mulattiera che ci ha riportato sul 602.
fatto anche io questa salita da Molveno anni fa, poi sono tornato a valle col 644 Sent. de la Mars, molto bello. Quale sarebbe il 610 che hai provato a scendere? Sulla mia mappa non lo vedo...
-
fatto anche io questa salita da Molveno anni fa, poi sono tornato a valle col 644 Sent. de la Mars, molto bello. Quale sarebbe il 610 che hai provato a scendere? Sulla mia mappa non lo vedo...
Io ce l'ho sulla Kompass, da passo S. Giacomo il 610 va da una parte verso Covelo e dall'altra verso la Paganella.
Quello della Mars ha punti esposti?
-
il 610 io l'ho fatto a salire nella mia traversata Cadine - Madonna di Campiglio (http://trapiantalan.wordpress.com/2013/01/15/traversata-cadine-madonna-di-campiglio/ (http://trapiantalan.wordpress.com/2013/01/15/traversata-cadine-madonna-di-campiglio/)) non fatelo nelle giornate di sole d'estate... o meglio, se volete, portate con voi abbondante acqua (fate la ricarica a Covelo) perchè è in parte nel bosco che viene letteralmente stuprato dal sole e poi sei su roccia!!
-
fatto il giro contrario 2 domeniche fa !! ;)
secondo me la discesa, dopo una bella salita. è più faticosa!!