Le meravigliose praterie in quota sul Monte Ranzo
Ritorno sulla
dorsale sudovest della Paganella, dopo
Monte Gazza e Canfedin di domenica scorsa. Visto il tempo un po’ cosi mi attrezzo da “cacciatori di orsi”: binocolo e macchina fotografica 20x
Stavolta voglio esplorare il
Monte Ranzo, che non ho mai fatto e che si dice frequentatissimo dai plantigradi. Dall’abitato di
Margone 946 prendo il sentiero “direttissimo” (senza indicazioni) che sale abbastanza ripido verso nord nel bosco fitto, per sbucare sulla forestale a
quota 1682 a monte di
Malga Gazza o di Ranzo. Qui il panorama sulla
Valle dei Laghi fino al Garda diventa subito notevole.
Sulla dorsale del Monte Ranzo, con vista sulla Valle dei Laghi fino al Lago di Garda
Verso il Monte Ranzo
Le cime del Brenta
Le praterie in quota
Un paradiso!
Anemoni
Proseguo brevemente per la forestale fino alla (brutta)
Cisterna quindi risalgo l’aerea dorsalotta che facilmente e con pendenze moderatissime porta fin sulle magnifiche e vaste praterie quasi pianeggianti in quota del
Monte Ranzo 1835. Un posto paradisiaco, i prati sono zeppi di anemoni e botton d’oro, il Brenta sullo sfondo lascia come sempre a bocca aperta, il Trentino è davvero uno dei posti più belli del mondo. Girovago un po’ tra le mugare e le praterie nella speranza di avvistare qualcosa ma zero. Sosta panini e ronfata al sole, che pacchia
Sulla dorsale del Monte Ranzo
Dolomiti di Brenta
Il Monte Gazza e, più dietro quasi nascosto, il Canfedin, visti dalla cima del Monte Ranzo
Spiace dover abbandonare questo paradiso...
Si torna a valle...
Ultimo sguardo sul Brenta
Dorsale del Monte Ranzo
Malga Gazza
Al ritorno scendo fino a
Malga Gazza e per chiudere il giro ad anello decido di imboccare il sentiero 602 che scende fino alla incantevole radura di
Malga Bael a 1089 con faggi secolari. Qui purtroppo la Trekkart che ho sul cello mi gioca un brutto tiro: invece del
sentiero 627 mi fa prendere un sentierino appena visibile che attraversa un costone ripidissimo e a tratti esposto, quindi svanisce in mille diramazioni nella boscaglia ripida. Concludo il giro con una ravanata pazzesca da cui esco vivo solo grazie al GPS per raggiungere Margone
Sviluppo 14 chilometri, dislivello 1100.
Malga Bael
La ravanata oscena per rientrare a Margone ha un unico pregio: la vista spettacolare sul Lago di Toblino!
Ravanata finale a parte, giro facile e ultrapanoramico: le praterie in quota con lo sfondo del Brenta sono qualcosa di veramente impagabile! Volendo
si può allungare alla cima del Monte Gazza ed, eventuamente, al Canfedin
Il percorso