Domenica 01/04/2012
Arrivo a Ravina, presso Trento non troppo presto, sono le 9.
Parcheggio nei pressi della chiesa ed attraverso il ponte sul rio Gola (totalmente secco); proseguo in direzione di Villa Margon su strada asfaltata e dopo alcune centinaia di metri di salita durante i quali mi mantengo sempre sulla destra, la strada si trasforma in un sentiero, anzi in una strada forestale sterrata le cui indicazioni la denominano sentiero 693 - Senter de la Terlaga.
Dapprima dolce e larga come una strada, poi si restringe per diventare un sentierino che si inerpica difficilissimo ed assolutamente selvaggio tra il bosco che sale e si fa via via sempre più rado. Il sole inizia a picchiare e decido di mettermi il cappellino per evitare di bruciarmi la pelata.
Avanzo lentamente su questo sentiero che non mi lascia tregua; non c'è nessuno ovviamente, probabilmente il sentiero è molto vecchio, forse risalente ai tempi della guerra, però le indicazioni della Sat di Ravina sono precise e numerose e con un po' di esperienza non c'è nessun rischio di perdersi.
Il sentiero prosegue ed ogni tanto sbuca dal bosco per permettere una visuale bellissima sulla val dell'Adige, salendo ancora un po' si può vedere praticamente fino al Brennero.
Il sentiero prosegue in salita per circa tre ore, quando incrocia il 693Bis che sale direttamente dall'abitato di Garniga, io invece decido di rimanere sul 693 che mi punisce per questa mia arroganza diventando, per quanto possibile ancora più ripido. Poco più avanti si incrocia sulla destra il 626, altro sentiero che sale da Ravina, ma percorre la cresta. Io mantengo ancora il 693 che in questo ultimo tratto devo percorrere aiutandomi con le mani, fino a giungere quasi al Parolet (1350 m circa), la piccola sommità poco lontano dalle antenne che si possono scorgere facilmente sul monte che svetta su Ravina.
Arrivo in "vetta", dopo quasi 4 ore e mi trovo nel bosco; poco più avanti ritrovo di nuovo il 626 che di nuovo giunge da destra. Per me invece è il momento di iniziare la discesa, altrettanto ripida della salita.
Sulla sinistra comincia il sentiero 692 che in breve (circa un'oretta o poco più) mi porta su una strada forestale che poi si congiunge con la provinciale (quella che sale verso le Viotte). Sui tornanti è però possibile evitare la provinciale proseguendo sempre sul 692 ed in un'altra mezz'oretta giungo all'abitiato di Garniga Vecchia, una caratteristico paesino davvero incantevole.
Prendo il sentiero (del quale non ricordo il numero) che in un'altra ora abbondante mi porta, passando a mezza costa sopra l'abitato di ROmagnano, a congiungermi con la strada iniziale asfaltata che passa davanti a Villa Margon (e che prima ho evitato mantenendomi sempre sulla destra).
Tempo totale di percorrenza: circa sette ore (Salita + Discesa);
Dislivello in salita: 1100 metri circa.
Decisamente impegnativa la salita, richiede un buon allenamento; giro totalmente solitario fino poco sotto l'abitato di Garniga vecchia.
Ho notato con grande piacere la quantità di segnali sat che non permettono di perdersi, segno di una sezione attiva.
Appena posso metto qualche foto.