L'idea era quella di fare una passeggiata autunnale...
Il sole deve ancora sorgere su Margone quando ci incamminiamo su per l'erto sentiero di Sant'Antonio. Quando questi inizia a scaldarci coi suoi raggi già ci troviamo sulla dorsale che ci porterà verso il Ranzo e il Brenta comincia a mostrarsi in tutto il suo splendore. Giungiamo sulla cima che sono appena le 9,30 un bel panino ci dà il tempo di riflettere e...ma si dai è presto la giornata è magnifica, allunghiamo verso il Gazza.Non ci alletta però l'idea di perdere troppo dislivello o aggirare la dorsale, adocchiamo un varco tra i mughi che ci sembra attraversare in linea abbastanza retta. Dopo mezz'ora la mugaia si manifesta per quello che è ...una trappola infernale, calda e senza via d'uscita! Ci ricolleghiamo con non poca fatica al sentiero principale e puntiamo decisi verso la meta,attraversiamo una magnifica radura punteggiata di larici, con il Brenta sullo sfondo il posto è veramente da cartolina.
Arriviamo sulla vetta dove ci accolgono un camoscio e un'aria frizzante ma piacevolmente calda per il periodo. Il Brenta da il meglio di sè e dispiega le sue cime, è divertente tentare di indovinarle e riconoscere le varie valli salite in altre occasioni.Il ritorno avverrà parte per lo stesso sentiero/ stradina selciata ma deviando verso Malga Baeli. Bellissima la radura con i faggi in pieno colore autunnale, poco prima della malga una volpe si darà alla fuga tra i pascoli e l'aquila si farà intravedere fra i rami degli alberi, regalandoci anche stavolta emozioni impreviste.
La passeggiata autunnale alla fine ci farà fare circa 1440 m di dislivello per 23 km, un giretto quindi per escursionisti mediamente allenati.
Magnifico il balcone sul Brenta che accompagna per tutta la gita