Interessante anello nell’estrema propaggine meridionale delle Pale di San Martino.
Perfetto per l’inizio stagione, permette anche di raggiungere con brevi digressioni 3 cime.
Noi lasciamo l’auto in Val Canali, nel parcheggio appena sotto l’omonima Malga, a ca. 1300 mt.
Ci incamminiamo sulla sterrata SV 707 verso l’alta Val Canali, per lasciarla poco dopo deviando a dx sul Troi dei Todesch. La salita si fa decisa nel bosco; qualche apertura ci consente di ammirare i primi panorami sulle Pale.
Nel bosco Verso l’Alta Val CanaliSelvaggi pinnacoli a N di Forcella d’OltroSuperiamo alcune deviazioni verso il Rifugio Treviso ed all’incrocio a circa 1760 mt lasciamo il sentiero che porta a Forcella d’Oltro (che faremo al rientro) e teniamo la dx seguendo le indicazioni per Passo delle Regade, su traccia CAI non numerata.
Iniziamo a contornare Cima d’Oltro e l’ambiente si fa dolomitico, in marcata salita sulle ghiaie. Una cengia-autostrada permette di superare un salto e di accedere alle soprastanti pale erbose, dove la vista ora spazia ampia, anche se le nuvole coprono le vette più alte.
L’ampia cengiaIl settore centrale delle pale con Val Pradidali, Vallon delle Lede e Val CanaliIn breve arriviamo alla base delle Rocchette, prima cima della giornata. Lasciamo il sentiero poco prima di una insellatura, a ca. 2250 mt. (ometto). C’è una parvenza di traccia, comunque la salita è intuitiva: su tra roccette e zolle erbose scalinate fino ad un avancorpo roccioso da aggirare sulla sx. La salita si fa sempre più ripida e rimaniamo accostati al gendarme. Solo negli ultimi metri, quando si raggiunge una forcelletta di cresta, si mette la mano sulla roccia, friabilissima.
Ci fermiamo sul primo blocco roccioso delle Rocchette mt 2309, perché quello appena più alto si sbriciola solo a guardarlo e scendiamo per la stessa via di salita.
Le Rocchette dal punto di attaccoIn vetta alle Rocchette verso Cima d’OltroMonte FeltraioDiscesa accortaRiprendiamo la marcia ed in pochi minuti siamo sotto al Monte Feltraio.
Ci sono diverse possibilità per la cima: o per il ghiaione (faticoso) o salendo sulla spalla erbosa a dx del ghiaione. In un modo o nell’altro si intercetta una traccia che traversa in diagonale verso N e si raggiunge facilmente la panoramica cima quotata mt 2295, segnata da una lunga cresta erbosa percorribile.
Per la discesa riprendiamo la traccia e la seguiamo continuando appena sotto la cresta verso il Passo Regade. In alcuni punti è possibile scendere evitando i salti di roccia per ricongiungersi con il sentiero CAI.
Le Rocchette viste dalla base del FeltraioUltimi metriIn vetta verso Passo e Cima RegadeLa lunga cresta del Feltraio, in ombra le RocchetteTornati sul sentiero proseguiamo con qualche saliscendi fino al Passo Regade, dove facciamo una digressione sull’omonima Cima Regade mt 2245.
Verso Cima delle RegadeDalla vetta verso Fiera di Primiero La dorsale con Rocchette e FeltraioVerso la Val PradidaliPale offuscateCimonegaScendiamo quindi sul versante est, percorrendo un tratto dell’AV2 – SV718. I saliscendi non impegnano più di tanto perché il sentiero è bello e rilassante, con la vista che spazia nell’altopiano tra Passo Cereda e Forcella Aurine. Solo l’ultima risalita verso Forcella d’Oltro ci impegna: 150 mt di dislivello a fine giornata si sentono.
Poi giù veloci a chiudere l’anello e rientrare per la stessa via dell’andata.
Lungo il tratto di AV2Sosta a Forcella d’OltroLa discesa da Forcella d’OltroLe cime del Vallon delle Lede ormai in ombraIl tracciato: 12 Km, D+ 1300 mt (1100 mt senza le cime)In alternativa, si può fare lo stesso anello partendo da Maso Brunet, raggiungibile in breve dai pressi di passo Cereda.
In questo caso si risparmierebbero circa 150 mt di dislivello, però il profilo altimetrico comporterebbe una faticosa risalita dopo una lunga discesa da Forcella d’Oltro; inoltre gran parte della salita si farebbe al sole, mentre noi ce la siamo goduta al fresco.