Durante la recente gita sul Zeledria (relazione tardiva a venire....) Rolando ed io abbiamo concordato di essere restati "malsaoridi" (insoddisfatti) del mancato raggiungimento della cima principale di Manstorna (2816) e così ieri (lunedì) col Nicola,el fiol grando di Rolando,siamo tornati a finire el mestier.
Mattinata fredda e radiosa,in 30' siamo al Rifugio Treviso,deserto e in fase dichiusura.
Sempre con buon passo arriviamo al passo Canali lasciando dietro la valle sotto un mare di nubi da inversione
Le luci del primo autunno esaltano lo splendore delle rocce dolomitiche
e l'aria tersa espande l'orizzonte
Dal Passo proseguiamo superando il primo risalto roccioso con qualche tratto reso delicato dal ghiaccio e da chiazze gelate della recente nevicata che ha "rivitalizzato" il residuo nevaio della conca tra le due cime.
Ci concentriamo sulla ricerca della "via normale" per la cima principale,basandoci su relazioni e foto gentilmente forniteci da Pianmasan.
Trascuriamo il percorso del precedente tentativo e ,fidandoci di un ometto solitario,ci portiamo alla base di quello che sembra un camino praticabile.
Nella foto Nicola ne raggiunge la base
La segnature dei percorsi è spesso confusa o carente:omenetti a profusione in tratti di ovvia percorrenza e zone dove ne sorgono di isolati e posti senza logica....
A seguire le foto della salita del camino,non banale anche per la roccia piuttosto scadente e l'esposizione.
Un grazie a Nicola che ha aperto la strada ed alla sicurezza infusa da 30 m di cordino.
Francamente ero titubante a salire per le troppe prese inconsistenti,una vera margera....
All'uscita del camino superiamo una paretina verticale di 6-7 metri,esposta,ma con prese buone e finalmente con pochi passi raggiungiamo il margine dell'ampio "cratere" detritico che giace sotto al pianoro sommitale.
La vista intorno è incantevole sulle tante guglie,il Pelmo,il Civetta,le crode dell'Ostio,i Lastei....
Sosta meritata in pieno sole e valutazione del rientro;decidiamo per il lungo anello che passando dai Piani Alti e dal vallon delle Buse alte ci riporteà al passo Canali.
Su terreno poco comodo (ghiaia e sassi smossi,ci avviamo in direzione di C. Lastei che ,vista l'ora,non affronteremo
Questa dovrebbe essere la testa della Val de le Lede
Senza segnali di alcun genere iniziamo la discesa delle Buse Alte su terreno instabile e faticoso;da affrontare con attenzione perchè il cell non ha segnale e farsi male qui sarebbe un bel problema....
Qui siamo in fondo al vallone
Una veloce risalita sulla spalla detritica alla nostra destra e troviamo il sentiero,qui nuovamente segnalato da omenetti,fino al passo Canali.
Ora ci attende la lunga camminata fino a valle,interrotta da breve sosta al "Treviso",dove i lavori di chiusura stagionale sono al termine,ma il gestore ci serve comunque fanta e cocacola,tanto per tirar giù un pò di carburante prima dell'ultimo tratto di riento.
Alla macchina si fanno i conti della giornata:oltre 18 km di sviluppo,7 ore e 45' comprese le soste e dislivello complessivo di 1660m.
Il beltempo non ci ha mai abbandonato e siamo soddisfatti per la cima ostinatamente cercata.
Qui su mappa IGM la traccia del giro