Il baito del pastore scendendo verso il Campigolo della Vezzana
Escursione di riposo dopo la scavallata del bellissimo
Monte Mulat del giorno precedente. Da Paneveggio mi porto al parcheggio di Piano del Cason m 1680 all’imbocco della meravigliosa Val Venegia. Quindi a piedi fino a Malga Venegia 1778 e per sentiero 750 salgo di quota per il ripido canalone che con vari zig zag raggiunge
Forcella Venegia m 2217.
Val Venegia di primo mattino
Prima però una breve digressione per vedere da vicino il bel
“Baito del Coston” m 2085, in posizione da urlo su un poggio erboso con vista strepitosa sul
Cimon della Pala. Qui faccio sosta panini, baciato dal sole e riparato dall’aria in questo angolo di paradiso.
Baito del Coston
Dal Baito del Coston, la porta del paradiso si apre sul Cimon della Pala
Lo spettacolo delle Pale, a dx il colossale pilastro di Cima Bureloni
Dalla forcella salgo senza difficoltà per traccia a
Cima Valles o Cima Venegia m 2305. Panorama fantastico, a picco sul
Passo Valles, con viste eccezionali sulla
Catena di Bocche, sulle
Pale, sul
Lagorai. La vetta è percorsa da un
trincerone della Grande Guerra ancora in ottime condizioni, con le pietre del muro a secco insolitamente ben squadrate.
Cima Valles 2305: da sx Cima Bocche, Cima Juribrutto, Col Margherita, in basso Passo Valles
Il trincerone della Grande Guerra con lo sfondo delle Pale di S. Martino
Da Cima Valles verso il Lagorai
Pulsatilla vernalis
Forcella Venegia
Dopo sosta foto, scendo per il bellissimo
sentiero 749 che cala dolcemente di quota in meravigliosi paesaggi alpini con boschi, praterie d’alta quota e le crode ardite e “patagoniche” delle
Pale di S. Martino sopra la testa.
Volevo fare il sentiero alto 751 verso Passo Venegiota ma ci son troppi nevai da attraversare.
Cima Valles, forcella Venegia col sentiero che scende verso il Campigolo della Vezzana
Le Pale di S. Martino svettano potenti e maestose nel cielo
La forma perfetta di un cardo
Scendendo col sentiero 749 verso Campigolo della Vezzana, sul fondovalle; a sx il baito del pastore in un altro angolo di paradiso
Il sentiero 749 invece è sgombro e, dopo aver attraversato incantevoli pascoli d'alta quota con un
favoloso Baito a m 2074 (putroppo in pessime condizioni, usato dal pastore come ricovero di fortuna), si raccorda con la forestale di fondovalle dove rientro comodamente fino alla macchina. Escursione quasi elementare, poco impegnativa, dall’orientamento facilissimo, con panorami grandiosi nel Parco Naturale di Paneveggio - Pale di S. Martino. Dislivello 650 m sviluppo 13 km.
Rientro a valle per la strada forestale, a sx il Mulaz, a dx Cima dei Bureloni
Il percorso