GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Pale di San Martino - Cimonega - Le Vette => Topic aperto da: Selvagem - 24/09/2013 18:12
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Lunedì 23 settembre parto alla conquista del Pavione in compagnia di Angela. Lasciamo un'auto all'imbocco della strada che sale a Vederna mentre il punto di partenza è nei pressi della cascina forestale di Valpiana, in val Noana, il tutto per evitare un lungo e poco interessante traversone su forestale (Sat 732). La giornata è a dir poco spettacolare, in poco tempo arriviamo a malga Stua di sopra, dalla quale cerco di visualizzare il percorso inedito proposto da Angela, una vecchia traccia che arriva sulla cresta sopra la Busa delle Vette Grandi
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Il Pavione occhieggia invitante
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Le pale di San Martino si stagliano nitide nell'aria tersa
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Sopra la malga seguiamo un sentiero più calpestato che segnato, su una crestina boschiva ,con passaggi impegnativi su ripidi prativi e superamenti di sbalzi grazie a radici e rododendri, che ci porta alla base delle pareti strapiombanti.
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Alla nostra destra si apre un profondo vallone
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Ecco il passaggio chiave, una cavità naturale che aiuta a superare uno sperone roccioso e molto esposto
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All'uscita si ci troviamo su un balcone panoramico, mai pericoloso, in basso il valllone con un sentiero (comoda alternativa)
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in alto ampi scivoli calcarei e radure erbose
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La suggestione del posto ci aiuta a superare le ultime difficoltà
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E la Busa del Piadoch ci accoglie al sole tra camosci in gruppi
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e solitari
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Sulla cresta ecco lo spettacolo della Busa delle Vette Grandi
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Lo sguardo spazia attorno, a dx in successione Cima Dodici, il Col di Luna e seminascosto il Pavione
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a sx dopo un breve aggiramento la Piazza del Diavolo e il gruppo del Piz Sagron e Ci...monega :P
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Alla ripartenza, dopo un ultimo sguardo dietro a noi, saliamo la costa del Piadoch o Cima Dodici, particolarmente ricca di stelle alpine
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Si intravvede la piramide del Pavione
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Scendiamo e risaliamo per il Col di Luna, con l'orizzonte che si apre sempre più
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Ed eccoci alla rampa finale
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Sotto di noi si apre la Busa di Cavaren
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Mentre io soffio come un mantice Angela tira come una mula.. ;D
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Ci siamo
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La discesa non è banale, per restare in tema di giornata scegliamo una vecchia traccia che scende dritta alla malga Agnerola, anzichè prendere la dorsale verso la Vallazza e di lì il 736 SAT
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I ripidi pendii erbosi mettono a dura prova le giunture, mentre uno sbalzo ripido ci obbliga alla massima attenzione (e si che c'erano vetusti segni biancorossi...)
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Ci congiungiamo al 736 sopracitato e quindi arriviamo, nella calura di un pomeriggio ancora estivo, alla splendida malga Agnerola
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Attraverso boschi ombrosi arriviamo ai prati di Vederna
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da dove il 736 Sat, scendendo verso Imer, mostra il suo antico acciottolato
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costeggiando una profonda forra
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e superando balzi e cascate
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E all'arrivo c'è posto solo per la soddisfazione
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E all'arrivo c'è posto solo per la soddisfazione
Avete fatto uno splendido giro: giornata invidiabile :) e itinerario in parte sconosciuto.
Belle le foto. Bravi
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Belle, anzi bellissime foto :o
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Bellissimi posti "molto" frequentati immagino :)
Il versante della Val Noana mi è del tutto sconosciuto :( Rimedieremo ! Un giorno o l'altro ::)
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gran bel giro bravi. Io avevo fatto la traversata con la neve salendo da sud al Pavione ed ero rimasto entusiasta dei posti... (oltretutto le Vederne, che stanno sotto, sono i posti di mio nonno)
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Non conosco questi posti, sembrano l'ideale in autunno con quei prati ingialliti ;) molto suggestivi!! Belle foto!! :)
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Angela mi ha fatto notare che ho erroneamente citato Cima Dodici sovrapponendola alla costa di Piadoch, a dx della forcella di Pietena, direzione Pavione, anzichè posizionarla a sx. Rimedio alla mia ignoranza postando anche una trekkart.
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Inoltre....diffidate delle belle manze
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Giunti alle Vederne, mentre ci dissetiamo ad un abbeveratoio, mi accorgo che il bovide sta slenguazzando avidamente l'impugnatura di un mio bastoncino, chiaramente impregnata di sali sudoriferi. Ebbene, con una magistrale interpretazione da vecchio malgaro le ho impedito di portarselo via e quindi, dopo quattro pacche, ha mollato questo improvvisato chupa chupa.
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Bello ! Quel giorno ero nel Primiero anche io, ma dovendo tornare nella bassa non avevo in previsione di fare dei giri e mi mangiavo il fegato vista la giornata splendida... (comunque il sabato precedente avevo fatto il sentiero attrezzato Dino Buzzati).
Non sapevo dell'esistenza di quel sentiero, vedrò di esplorarlo quando ne avrò l'occasione.
Saluti. Fabio
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L' escursione che abbiamo fatto è solo in parte su sentieri segnati, rimane quasi esclusivamente su tracce relativamente visibili, se non conosciute, molta attenzione, in caso, pericolo "imbancamento" :)