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Grazie ancora! Ho proprio voglia di fare questo giro ma devo aspettare almeno un amico, che da solo è proprio meglio se evito di farlo
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Non so rispondere alla tua domanda. Noi non l'abbiamo visto ma certamente si innesta proveniendo da ovest sul tratto pianeggiante che porta alla radura del baito.
O meglio, è il sentiero che sale dalla val dei Morti (ferratina, che abbiamo percorso noi) che si innesta sul sentiero che proviene dal vallon delle Trappole.
Negli allegati:
53 ultimo tratto di salita nella Val dei Morti prima del largo sentiero pianeggiante
56 il sentiero pianeggiante che porta alla radura del baito; da qualche parte, penso, verso dx, arriva il sentiero dalle Trappole
57 il sentiero tende a scendere e
58 giunge ai margini della radura del baito Campivelo
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Una domanda: il sentiero che dal Campivelo porta verso il Vallon delle Trappole (senza salire quindi sulle cime) è evidente? Voi non lo avete fatto ma per caso lo conoscete?
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Certamente, eccolo qua.
Buona escursione, queste sono giornate ideali!
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Bravi, anche per l'avvicinamento in bici su quella mulattiera, negli anni si è deteriorata parecchio.
Una domanda, immagino mettiate un lucchetto e nascondiate le bici.
Mai avuto problemi?
La strada fino a bivio Italia l'ho trovata in buone condizioni, probabilmente sono intervenuti di recente. Poi un po' peggio.
Le bici in genere le leghiamo con un lucchetto ad un palo (in questo caso a quello del bivio 1985) o un albero, non abbiamo mai fatto niente per nasconderle. In mancanza di palo, le abbiamo semplicemente legate tra loro.
Mai avuto problemi, ma se uno sale fino a dove le lascio con un tronchese e si porta via quei due cancelli è veramente un disperato !!!  ;D
7
Abbiamo percorso ieri questo bellissimo itinerario. Un grazie a DDT per la precisa descrizione.
Noi l'abbiamo "accorciato" andando in MTB fino al bivio di quota 1985, la strada è in ottime condizioni: in questo modo ci siamo risparmiati una dozzina di km a piedi.

L'abbiamo trovato in condizioni quasi invernali, dati gli accumuli di grandine del giorno prima che abbiamo trovato, per fortuna solo in tratti non critici.

Aggiungo alcune annotazioni.
- per me è meglio percorrere il viazzo (che è parecchio lungo) nel verso descritto da DDT, e che abbiamo seguito, cioè da E: in questo modo il primo tratto di presenta subito le caratteristiche di esposizione e difficoltà che si andranno a trovare anche dopo, e quindi nel caso si può tornare subito sui propri passi.
- in uno dei canali minori prima della val Frassinera c'è una frana che ha interessato un tratto tra i mughi: sono sì e no 5 metri, ma il terreno è molto ripido e terroso (o, se va male, fangoso) e inconsistente. Qui siamo stati sul punto di rinunciare, se avessi avuto uno spezzone di corda l'avrei usato volentieri.
- quando si arriva nel vallone sotto porta Kempel, si può risalire direttamente per ghiaioni e tratti erbosi alla bocchetta, risparmiandosi l'aggiramento dell'ultimo costone: noi abbiamo fatto così, dato che era già tardino.
- forse è superfluo dirlo, ma casco straconsigliato!
Bravi, anche per l'avvicinamento in bici su quella mulattiera, negli anni si è deteriorata parecchio.
Una domanda, immagino mettiate un lucchetto e nascondiate le bici.
Mai avuto problemi?
Anche a me piacerebbe usarla per gli avvicinamenti, ma ho un po' paura a lasciarla incustodita.
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Ciao! Chiedo scusa se ripesco questo topic. Si potrebbe avere il gpx del giro? Lo vorrei fare a breve. Grazie mille!
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Ero anch'io nei paraggi! Ho trovato pochissima grandine per fortuna (ero verso l'Ortigara)
Se non erro il Viazzo all'inizio percorre il sentiero SAT Vallon delle Dodici e avevo trovato anch'io una frana non simpatica l'anno scorso, allora salivo dalla Valsugana quindi l'ho percorso al contrario, servirebbe un cordino lì
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Abbiamo percorso ieri questo bellissimo itinerario. Un grazie a DDT per la precisa descrizione.
Noi l'abbiamo "accorciato" andando in MTB fino al bivio di quota 1985, la strada è in ottime condizioni: in questo modo ci siamo risparmiati una dozzina di km a piedi.

L'abbiamo trovato in condizioni quasi invernali, dati gli accumuli di grandine del giorno prima che abbiamo trovato, per fortuna solo in tratti non critici.

Aggiungo alcune annotazioni.
- per me è meglio percorrere il viazzo (che è parecchio lungo) nel verso descritto da DDT, e che abbiamo seguito, cioè da E: in questo modo il primo tratto di presenta subito le caratteristiche di esposizione e difficoltà che si andranno a trovare anche dopo, e quindi nel caso si può tornare subito sui propri passi.
- in uno dei canali minori prima della val Frassinera c'è una frana che ha interessato un tratto tra i mughi: sono sì e no 5 metri, ma il terreno è molto ripido e terroso (o, se va male, fangoso) e inconsistente. Qui siamo stati sul punto di rinunciare, se avessi avuto uno spezzone di corda l'avrei usato volentieri.
- quando si arriva nel vallone sotto porta Kempel, si può risalire direttamente per ghiaioni e tratti erbosi alla bocchetta, risparmiandosi l'aggiramento dell'ultimo costone: noi abbiamo fatto così, dato che era già tardino.
- forse è superfluo dirlo, ma casco straconsigliato!


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