Vista la mancanza di neve dalle nostre parti e rassicurati dai catastrofici report dal centro italia (metri di neve...) abbiamo deciso di fare un giro con gli sci sui Sibillini e questa e' la situazione che abbiamo trovato all'inizio di marzo:
Dove sono finiti i metri di neve? Mistero. C'era invece una spiacevole temperatura primaverile, prati di erba secca, poca neve sventata in alto e tanto vento, ma alla fine, cercando nei posti giusti, siamo riusciti a trovare la neve nei pendii a nord e un firn spettacolare nei canaloni esposti a sud e a ovest.
I Sibillini, e in genere tutto l'Appennino, sono costituiti da lunghissime dorsali, molto spesso spazzate dal vento, solcate da profonde valli con pendii piuttosto ripidi. A causa proprio del vento si possono trovare condizioni metro piu' estreme di quelle a cui siamo abituati sulle Dolomiti. All'inizio dell'inverno e nei versanti nord si puo' trovare neve farinosa ma piu' facilmente si incontrera' dell'ottimo firn nei versanti sud.
Complessivamente siamo stati via quattro giorni riuscendo a fare quattro belle gite, incluse due traversate, e facendoci delle grandi sciate su firn.
Il primo giorno siamo partiti da Frontignano risalendo una pista da sci ricoperta da una scarsa poltiglia fangosa e ci siamo quindi diretti verso il Monte Porche percorrendo da nord a sud una lunga dorsale praticamente senza neve e spazzata da un vento patagonico. Scesi a piedi dalla cima per un centinaio di metri lungo il versante sud abbiamo finalmente trovato il sospirato firn e abbiamo poi imboccato, con neve piu' abbondante ma crostosa, la valle che scende in direzione nord-est al paese di Foce dove abbiamo pernottato.
Foto:
http://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/monte-porche-20120301/