Domenica volevamo continuare la nostra esplorazione del parco, ma c'era rischio 4 a tutte le esposizioni e dapperutto, e quindi le nostre opzioni erano limitate (fra parentesi, avrete forse sentito anche voi della morte di due scialpinisti e delle dure dichiarazioni di Luca Mercalli). Quindi, piu' di sempre, gita tranquilla al Rifugio Balma.
Questa volta siamo partiti dalla Valle Sangone, a sud dell'Orsiera. Raggiunto Giaveno, si va verso Forno e verso la frazione Mole', lasciando la macchina sotto al paese, quota 1030.
Raggiunto il paese con stradina asfaltata, indossiamo subito le ciaspole per attraversare prati e un bosco di betulle, su per un colle di cui si risale la dorsale, con percorso in parte aperto e panoramico. Se non si trova una traccia, il trucco e' di tenersi sempre affacciati sul vallone a sud e non si sbaglia (percorso del sentiero estivo 516). Superato definitivamente il bosco, verso i 1500, bisogna incunearsi nella Valle Balma, con percorso intuitivo.
L'unico accorgimento che abbiamo seguito e' di non stare a fondovalle, ma di seguire una traccia a monte, scavallando sulla sinistra uno zoccolo montuoso. Questo perche' la valle era sormontata da quantita' di neve preoccupante (ma abbiamo visto uno sciatore e uno snowboardista che ci andavano tranquillamente).
Al rifugio troviamo un guardiaparco, un tipo tosto e taciturno che ci dice subito di non procedere oltre perche' e' rischioso. Woman ed io ci mettiamo a ridere perche' dopo quasi 1000 metri di salita su neve cedevole e un percorso parecchio lungo eravamo con la lingua penzoloni, e oltre a non avere l'intenzione di andare avanti perche' sapevamo del pericolo, non ce l'avremmo proprio fatta!
Poi il guardiparco si e' rivelato meno taciturno dei primi minuti. Abbiamo chiacchiato per un' ora dentro il bivacco, che e' sempre aperto, e' confortevole, e ha un tavolo. Ci ha raccontato varie cose interessanti anche se un po' deprimenti: della montagna frega sempre a meno persone, giovani che facciano la sua attivita' non se ne trovano, i magistrati non sono interessati all'ambiente...
Bei posti, poco frequentati: pur essendo domenica e con un sole eccezionale abbiamo incontrato 5 persone in tutta la giornata. La corona di monti intorno al rifugio mi ricorda un po' certi angoli in Lagorai.
Alcune foto: