Lasciamo l’auto sotto la diga del lago Morasco. Qualcuno prosegue fino al termine del lago ma c'è un divieto per cui... saliamo tagliando i tornanti, costeggiamo il lago.
Dalla Svizzera, zona P.so del Gries imperversano degli antipatici nuvoloni ma, man mano che saliamo, notiamo che il tempo nella nostra direzione è notevolmente migliore. Sembra che il rifugio Città di Busto faccia da confine alle nuvole e non le lasci andare oltre. A parte una breve sosta tecnica al bivio tra la salita al Città di Busto e la diga dei Sabbioni, raggiungiamo il rifugio Claudio e Bruno senza fermarci.
Qui la sosta è doverosa. Colazione tardiva con te e biscotti. Anche il pane e nutella dei bambini non era male…. Qualche chiacchiera con i gestori e quindi riprendiamo la salita.
Poco sopra il rifugio troviamo la prima neve. La traccia fino al ghiacciaio è bella sostenuta e anche se la neve ormai sta cedendo, si prosegue ancora decentemente.
Raggiunto il ghiacciaio, lo attraversiamo tirando un po’ il fiato dopo di che si riprende a salire.
Il panorama è da togliere il fiato.
Scesi dalla cima, risaliamo, più che altro per curiosità, sul dosso di fronte dove, scopriamo una traccia all’asciutto e segnata con ometti che costeggia il ghiacciaio. Seguendola arriviamo al punto, dove si riprende a scendere ripidamente. La neve sempre più molle ci permette una discesa veloce al rifugio Claudio e Bruno, dove facciamo sosta pranzo e dove, riusciamo a pagare un caffè 2 euro! Cordiali e disponibili i gestori ma un caffè 2 euro e tantino!!!! Anche se, purtroppo, non è la prima volte che ci capita in un rifugio!
Tornati alla diga dei Sabbioni, controlliamo l’ora, possiamo permetterci l’anello al rifugio Città di Busto.
Passiamo sotto il rifugio e prendiamo il sentiero più comodo per il Battelmatt. Sul sentiero un fiume di persone con le fogge escursionistiche più strampalate, dopo vari “scusi” e “permesso” riusciamo a raggiungere una lingua di neve che ci permette una discesa veloce al piano. Breve risalita e quindi discesa al lago Morasco, in mezzo a una fioritura spettacolare. Ricosteggiamo il lago, sembra quasi di essere sul lungo lago di Lecco, quindi discesa al posteggio.
Grandissima giornata in Val Formazza, era ora
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Dati GPS: Dislivello 1821 m– 22,90 km