Lo scorso fine settimana siamo saliti sull'Etna con gli sci, favoriti dal tempo ottimo anche se con fortissimi venti da NW.
L'ascensione con gli sci non presenta particolari difficolta' tecniche ma bisogna fare molta attenzione ai potenziali pericoli dovuti al fatto di trovarsi su un vulcano attivo: fumo, esalazioni tossiche, possibilita' di eruzioni improvvise, possibilita' di cadute in crepacci di neve o anche nei crateri, difficolta' di orientamento in caso di maltempo, neve molto variabile e a volte strana e difficile da sciare. A mio parere i fattori che possono piu' facilmente ostacolare o impedire la conquista della vetta sono il vento e il fumo, ovviamente partendo dal presupposto di tentare l'ascensione solo con bel tempo.
Data la conformazione della montagna e il fatto di ergersi ben isolata in mezzo al mare il vento sull'Etna e' la norma. Se va bene e' vento medio-forte che da' solo fastidio, se va male e' un vento patagonico a piu' di 100 all'ora con raffiche che possono buttare per terra le persone. Ci raccontava un locale che la giornata di domenica con vento medio era secondo lui ideale per salire e che le giornate senza vento sono rarissime.
Il fumo e' l'altro grosso problema. In generale e' bene stare ben distanti dalle fumarole o dal fumo che esce dai crateri ma se il vento spinge il fumo contro e' impossibile salire perche' le esalazioni bruciano in gola e nel naso. Se il fumo e' poco e ben diluito dal vento si puo' resistere per un po', altrimenti ci si puo' trovare in situazioni di grave pericolo ed e' bene rinunciare prima di trovarsi nei casini.
Il pericolo delle eruzioni e' piu' teorico che reale se si sale in periodi di relativa quiete del vulcano, come e' adesso. Se ci sono eruzioni attive o segni premonitori dell'aumento di attivita' e' meglio restare a casa o limitarsi alle zone considerate sicure.
Noi abbiamo fatto tre escusioni in tre giorni. Il primo giorno, partiti molto tardi per via del volo e del trasferimento, siamo saliti da NE ai Pizzi Deneri dove c'e' anche l'osservatorio vulcanologico. In vetta abbiamo trovato un vento fortissimo che rendeva difficile l'equilibrio, ma questo era niente rispetto a quello del giorno dopo. La discesa e' stata all'inizio su neve un po' dura, poi su un bel firn e in fondo smollava un po' ma comunque era sciabile. Unico problema i sassi di lava nascosti pochi centimetri sotto la neve e affilati come rasoi, ideali per le solette.
Il secondo giorno avevamo in programma la traversata dell'Etna da sud a nord ma a causa del vento ci siamo fermati alla Torre del Filosofo. Tutti gli impianti di risalita sul versante sud erano chiusi per vento e alcuni di noi sono stati anche ribaltati dalle raffiche durante la salita. Le neve era dura e ghiacciatissima, in alcuni punti un tappeto di grossi sastrugi e ghiaccioli trasparenti, in generale difficile da sciare e per niente divertente. I pochissimi (non dei nostri) che sono arrivati in vetta hanno parlato di sciata pessima.
Il terzo giorno abbiamo ritentato la traversata del giorno prima, questa volta con vento meno forte e temperature leggermente piu' elevate che ci hanno consentito di raggiungere la cima senza grossi problemi, a parte il fumo fastdioso sulla sella fra i due crateri. In vetta il vento era molto forte ma sopportabile (cioe' non buttava per terra). La prima parte della discesa dalla cima e' stata su un incredibile pendio di sastrugi e ghiaccioli, tipo quelli col bastoncino di legno che si mangiano d'estate. In pratica non e' neve ma ghiaccio friabile, stranissimo ma sciabile senza difficolta'. Stranissimo anche il rumore che fa il ghiaccio frantumandosi a ogni curva. Un po' sotto la cima abbiamo trovato la solita neve bianca, dura e perfetta che di solito si trova in alto. Poi ci e' toccato pennellare curve su 1500 metri di firn, bianco o marrone, sempre molto compatto su pendenze ideali e perfettamente sciabile fino all'arrivo. Insomma una sciata da incorniciare.
Considerata la vastita' degli ambienti, la lunghezza degli itinerari e le pendenze ideali direi che gli sci sono il mezzo migliore per salire sull'Etna. Si puo' ovviamente salire a piedi d'estate o con le ciaspole ma poi la discesa e' veramente eterna e camminare su pendii di lava non deve essere il massimo. Consiglierei se possibile di andare con sci vecchi perche' i sassi di lava sono molto taglienti e incidono la soletta fino all'anima dello sci. Anche la polvere scura che ricopre la neve per vasti tratti e' molto abrasiva e la sciolina dura solo per poche curve.
In vetta l'ambiente e' assolutamente irreale e incredibilmente suggestivo, con le immense voragini dei crateri, il fumo abbondante all'interno dei crateri e le centinaia di fratture e fumarole che emettono fumo e vapore. Incredibili anche le varieta', le forme e i colori del ghiaccio che si trovano in prossimita' dei crateri.
Sul mio sito ho messo le foto delle tre ascensioni:
- Pizzi Deneri:
http://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/etna-20100226/- Torre del Filosofo:
http://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/etna-20100227/- Traversata dell'Etna:
http://dizzy.ath.cx/gm00/scialpinismo/etna-20100228/Purtroppo le foto non riescono a rendere la profondita' e la vastita' dei panorami dei crateri ma spero che possano rendere un po' l'idea dell'incredibile ambiente in cui ci si trova.
Da segnalare anche l'ottimo alloggio al Rifugio Ragabo (
http://www.ragabo.it/), gli arancini, i cannoli, lo zibibbo e tutte le altre delizie che si possono gustare in Sicilia.