GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Dalla stazione sciistica di Staffel alla fine del Val di Gressoney, per mezzo di tre impianti di risalita, tra cui la nuova funivia, (22euri andata e ritorno) si giunge a Punta Indren (3200m), di qui la maestosa Piramide Vincent (4215m) e alla sua dx, Punta Giordani (4046m) , si mostrano in tutta la loro maestosità. Sulla sinistra le tracce di numerosi alpinisti portano ad un ripido canale che permette di portarsi sul versante del monte dove risiedono i due rifugi Mantova e Gnifetti, che appoggiano tutta questa zona del gruppo del Monte Rosa e sono le basi di partenza per le cime più note come Punta Gnifetti, Lyskamm, Punta Parrot, Zumstein, etc.
Dall’arrivo della funivia si tiene la dx, e risalendo in falsopiano e poi sempre più sul ripido ci si porta alla dx delle evidenti seraccate che si aggirano passando nei pressi della cresta del soldato con la vecchia capanna dello skilift. La pendenza aumenta e si scavalcano un paio di gobboni  per poi  con lungo traverso si arriva alla base di roccette, che con un po’ di attenzione portano alla Madonnina di Punta Giordani (4045m).
Essendo partiti da neanche 1000m alla mattina, la quota si fa sentire eccome e la testa un po’ gira, ma dopo esserci riposati un poco, ripartiamo verso la Piramide Vincent, il tratto più tecnico dell’ascensione. Con lungo e ripido traverso (fortunatamente la crepaccia terminale è completamente chiusa e coperta) ci si porta verso la base della fascia rocciosa della piramide e dapprima con gli sci ai piedi e poi, mano a mano che la pendenza aumenta, in spalla, si sale un ripido ma breve canalino segnalato da pali giallo neri, si devia ulteriormente con un ultimo traverso verso sx ove si giunge alla calotta nevosa sommitale della piramide, che rimessi gli sci ai piedi, in breve porta in vetta.
La discesa dall’altro versante ci dovrebbe portare in breve al rifugio Mantova (3498m) dove avevamo prenotato, ma sui 3800m di altezza, le nuvole rendono la visibilità minore di 10m… Un delirio trovare il rifugio, sentiamo voci e ci dirigiamo colà per poi scoprire che il rifugio a cui siamo arrivati vicino è il Gnifetti un paio di centinaia di m sopra al Mantova, ridiscendiamo nel ghiacciaio avvolto dalla nebbia, e poi per ignoti motivi dovuti a quota, visibilità, sole cocente, testa e gambe in pappa… ci ritroviamo a risalire per una “ferratina” incredibilmente di nuovo al rifugio Gnifetti…A questo punto essendo le cinque di pomeriggio decidiamo saggiamente di fermarci e di telefonare al Mantova per evitare che si preoccupino. Il rifugio è grande, pulito e accogliente per essere così d’alta quota e si mangia pure decentemente, l’acqua ha un prezzo onesto (2euri 1,5l invece dei 5 del Gouter al Bianco) anche se sicuramente il rifugio non è (giustamente) economico (55 euri mezza pensione essendo soci CAI).
Il giorno seguente, ancora demoliti dalla giornata precedente, ma ringalluzziti da uno splendido sole, ci svegliamo quando già tutti sono partiti, e decidiamo di fare un “giretto” al colle del Lys (4248m). Dopo una nottata in quota, l’acclimatamento si sente e stiamo molto meglio del giorno precedente, infatti raggiungiamo parecchia gente partita molto prima di noi e dopo un infinito falso-piano raggiungiamo il bellissimo colle del Lys da cui le maggiori cime del gruppo del Rosa svettano. La vista della splendida parete di Punta Parrot (4436m) a portata di mano, ci fa desiderare ardentemente l’ascensione, ma gambe e fiato sono a livello,  considerando anche i 2300m di discesa (tra cui anche il canalino di rientro a 35°) su neve durissima e poi marcia che incontreremo al ritorno, col senno di poi abbiamo fatto una scelta oculata a desistere, anche se oggi le dita me le sto mangiando alla grande…

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  maaaa che robaaaa!!bellissimo!!complimenti!diciamo che le foto rendono bene l'idea...soprattutto delle pendenze 

Un delirio trovare il rifugio, sentiamo voci e ci dirigiamo colà per poi scoprire che il rifugio a cui siamo arrivati vicino è il Gnifetti un paio di centinaia di m sopra al Mantova, ridiscendiamo nel ghiacciaio avvolto dalla nebbia, e poi per ignoti motivi dovuti a quota, visibilità, sole cocente, testa e gambe in pappa… ci ritroviamo a risalire per una “ferratina” incredibilmente di nuovo al rifugio Gnifetti…

azz beh qua immagino non sia stato molto simpatico... 

Un delirio trovare il rifugio, sentiamo voci e ci dirigiamo colà per poi scoprire che il rifugio a cui siamo arrivati vicino è il Gnifetti un paio di centinaia di m sopra al Mantova, ridiscendiamo nel ghiacciaio avvolto dalla nebbia, e poi per ignoti motivi dovuti a quota, visibilità, sole cocente, testa e gambe in pappa… ci ritroviamo a risalire per una “ferratina” incredibilmente di nuovo al rifugio Gnifetti…

Ecco, sui ghiacciai con poca visibilità è una di quelle situazioni in cui sarebbe assai utile il gps. Bellissimo giro comunque, panorami spettacolari e belle foto! (ps: ma quant'è il dislivello in salita?)

Urca!  Che meraviglia! Foto stupende, bravissimi!!!

Stupendo Guidone! Ma era questo weekend? Cavoli a saperlo venivo a salutarti al ritorno, son stata in Val d'Aosta domenica e lunedì! Ti avrei salutato volentieri.
Incredibile cmq la situazione di trovarsi talmente stanchi e disorientati da risalire due volte al rifugio sbagliato... chissà che momenti! Però complimenti a te e a tutti i tuoi amici!

Azz... sì era questo w-end! che hai fatto di bello in val d'Aosta?