La Punta Rossa della Grivola è indicata, su molte guide, come la più alta cima valdostana raggiungibile in assetto escursionistico: essa si affaccia sullo spettacolare ghiacciaio del Trajo e sulla torre slanciata della Grivola mentra dall'altro lato domina la mole del Gran Paradiso. Il secondo giorno della mia solitaria vacanza scelgo dunque questa mèta.
In serata mi porto a Cretaz in Val di Cogne, per una seconda fredda notte in macchina
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, nel piccolo parcheggio appena fuori dal paese.
Partenza l'indomani da metri 1500: il sentiero inizia a risalire il bosco in maniera costante con qualche tratto più ripido nella parte superiore fino alle Malghe Les Ors ormai in abbandono, dove la vista si apre sulla Val di Cogne.
Le piccole malghe Les OrsSi entra nel vallone retrostante le costruzioni ma lo si abbandona presto per risalire la dorsale sulla destra fino a rimontarla in corrispondenza di un piccolo ricovero forestale munito di una fontanella: quasi tutto il percorso è visibile da qui, fino alla cima che non sembra nemmeno troppo lontana.
Verso il Vallone del Pousset e la Punta Rossa in alto a sinistraIl Vallone del Pousset, da percorrere interamente, si presenta di fronte con le sue docili pendenze fino alla lontana vetta imbiancata. Su di un tappeto ormai ingiallito dalla stagione avanzata, si prende lentamente quota passando per le omonime malghe di cui rimangono solo ruderi. Il paesaggio lentamente cambia aspetto, qualche stambecco si rilassa in questo idilliaco ambiente solitario, dove nessuno, oltre a me, oggi ha il piacere di camminare.
Stambecco rilassatoLasciata a destra la deviazione per la Cima Pousset, le pietraie prendono il sopravvento e la salita si fa più decisa in corrispondenza dell'impenno verso il passo omonimo. Alle mie spalle inizia a vedersi la "Gran Becca", ovvero il Cervino in tutto il suo svettante splendore e la sua vista mi dà la forza per compiere lo sforzo per giungere finalmente al Bivacco Gratton sul Col Pousset a 3202 metri. Qui finalmente posso vedere oltre: l'immagine è superba, l'immenso ghiacciaio del Trajo si prolunga in direzione delle vette che chiudono il bacino, la Punta Rossa, la Punta Nera, la Punta Bianca e l'ardita Grivola.
Il Cervino
La Grivola ed il Bivacco GrattonOra devo rimontare il faticoso e pericolosamente mobile sfasciume sopra al bivacco, reso ancor più insidioso da ghaiccio incrostato tra le rocce. Passato questo punto, segue la rilassante dorsale che non è altro che una grande piana fino a quando non si incontra la neve
La Punta Rossa della GrivolaLa cresta diventa più stretta e si devono calzare i ramponi per sicurezza.
Cresta innevataIn breve, passando dei tratti di sfasciume, si perviene alla bellissima cima della Punta Rossa, alla ragguardevole altezza di 3630 metri. La vista è da urlo, con una giornata del genere è puro godimento
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: spunta finalmente l'intricato Gran Paradiso con tutti i suoi satelliti, quindi la Grivola, il Monte Rosa, il Cervino e sua Maestà il Bianco. Una buffa miniatura del faro di Genova sfigura un pò la sommità ma per fortuna c'è il libro di vetta dove posso scrivere il mio pensiero.
Il complesso di cime che corona il ghiacciaio del Trajo con la Grivola
Il bianco manto del Monte Rosa
Il Gran Paradiso
Dettaglio sulla vetta del Gran Paradiso
La Grivola ed il Monte Bianco
Il Monte BiancoScendo dal questo meraviglioso balcone per la stessa cresta di salita ma, arrivato al pianoro, seguo una lieve traccia che svolta come un tornante per portarsi sotto alla parete sud e taglia tutto lo scosceso pendio fino al Colle della Rossa. Riprendo dunque su sentiero segnato la discesa nel Vallone del Lauson dove ho la fortuna di incontrare un branco di stambecchi nei pressi di un torrente: uno sta addirittura sul sentiero e non accenna a spostarsi costringendomi ad una manovra da equilibrista/ninja per evitare di farlo alzare (e sparare qualche foto ravvicinata)
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Stambecco sul sentiero
Stambecco guarda il panorama
Il branco di stambecchi
Stambecco moooolto curiosoIl bel vallone di Lauson è di un coloro giallo vivo che contrasta l'azzurro cielo e le bianche montagne. Lo raggiungo velocemente e mi porto in direzione del Rifugio Vittorio Sella da dove, svoltandomi indietro, colgo il motivo del nome "Punta Rossa": di fatto, la parete sud, è una muraglia dalle tonalità rossastre dominanti.
Il Vallone del Lauson dall'alto
La Punta Rossa vista da sud
Il Rifugio Sella nel Vallone del LausonBreve sosta caffè al rifugio e via verso la Val Nontey con le spettacolari vedute sulle pareti ghiacciate di Punta Cissetta e Punta Patrì, passando vicino ad un antico villaggio.
Il villaggio e le cime della Val Nontey
Pareti di ghiaccioDopo una lunga discesa, arrivo in Val Nontey e percorro la lunga mulattiera che segue il fiume passando da Cogne e poi Cretaz
Dislivello 2100 metri
Sviluppo 24 Km