Ed eccoci qua di ritorno dalla splendida Sardegna!
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Questo topic per raccontarvi della nostra salita alla Punta La Marmora!
Prima contestualizzo un po' (sperando di non tediare nessuno) per rendere omaggio a questa bellissima terra...
Il GennargentuIl Gennargentu si eleva nella metà orientale della Sardegna ed è il massiccio più elevato dell'isola. Di forma stellare, ha una breve cresta sommitale estesa per meno di 5 km, segnata dalle cime più elevate del massiccio:
Bruncu Spina 1828 m,
Punta Paulinu 1792 m,
Bruncu Spina 1823 m,
Punta la Marmora (o
Perda Crapias) 1833 m e
Punta Florisa 1822 m.
Nel massiccio del Gennargentu sono comprese per la quasi totalità le cime dell'isola oltre i 1400 m, che si completano con le vette del Supramonte di Oliena. Tutta la regione del Gennargentu, alle quote superiori a 1200-1300 m, presenta un aspetto uniforme, caratterizzato dall'assenza di vegetazione arborea, salvo le strette vallate e i canali che incidono le montagne. In queste vallate, come vicino agli ovili o alle sorgenti, crescono spontanei boschi di ontani, macchie di antiche rovelle e più rari agrifogli e tassi. L'aspetto della montagna, alle sue quote più elevate, è perciò caratterizzato da ampie distese pascolative.
Al di sotto dei 1200-1300 m, la vegetazione è costituita da boschi più o meno fitti di latifoglie, in cui prevale il leccio e la rovella; sono anche frequenti ginepro e perastri, oltre a castagni e raramente conifere (questi ultimi due introdotti dall'uomo).
Dall'autunno a primavera inoltrati, le parti più elevate sono innevate. Il clima di queste zone è caratterizzato dal vento che soffia sempre piuttosto forte. La poca vegetazione rende l'orientamento elementare, salvo la presenza di nebbia, che è peraltro frequente.
I diversi versanti del massiccio vengono usualmente individuati a seconda dell'appartenenza del massiccio ai diversi comuni: si parla di versanti di Fonni, di Desulo, di Villagrande e Arzana. Le strade di accesso che si dipartono da questi paesi si arrestano generalmente agli ovili (cuiles) e permettono un accesso ravvicinato al massiccio.
Punta La MarmoraE' la vetta più elevata dell'isola ed è dedicata al generale piemontese che stese la prima cartografia della Sardegna. Per procedere alla sua redazione visitò un grandissimo numero di montagne dell'isola per stabilire sulle loro cime i capisaldi trigonometrici necessari alla stesura della carta stessa.
Gita del 24.09.2014Durante le splendide vacanze in Sardegna decidiamo di salire anche questa particolare cima nell'entroterra dell'Ogliastra.
La saliamo dal versante arzanese arrivando in auto fino a quota 1200 al villaggio nuragico di Ruinas. Saliamo silenziosi per gustarci con ogni senso questo territorio così arido e misterioso. In vetta incontriamo altri turisti-alpinisti di varie nazionalità. Rientriamo dalla stessa via di salita deliziandoci dei colori tanto diversi da quelli che vediamo di solito.
Ecco qui alcune foto:
Il macigno granitico che si incontra al bivio lungo la strada e che indica la giusta direzione:
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Il Coile de Murtas (ovile) che si incontra nel fondovalle
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Il sinuoso sentiero
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Gli unici fiori che abbiamo incontrato
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Rarissima sorgente con immancabile teschio
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Sullo sfondo Punta Florisa (a destra) e Punta La Marmora (a sinistra)
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La vetta
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Mucche al pascolo vicine al villaggio nuragico Ruinas a 1200 m
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Il nuraghe più composto
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Lo splendido lago alto de Flumendosa che si costeggia prima di imboccare la valle
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Sto preparando anche il prossimo topic... il mitico "Selvaggio blu" !!! :-)
Ciao Luisa