Lunedì di Pasquetta, rischi valanghe in giro, tempo bello solo al mattino: un pò all'ultimo decido di partire alla volta di Cima Bocche. Alle 4.30 in macchina parto da Verona, alle 7 sono al ponte sul rio Juribrutto dove parte la "strada" che sale all'omonima malga. Strada che è abbondantemente nascosta dalla neve, ma che si riesce ancora a scorgere tra i rami fortemente schiacciati: in breve, raggiunta la malga praticamente sommersa, salgo sulla sinistra nel bosco ora più inclinato fino ai campi apertissimi e assolati della larga dorsale, dove comincio a battere la traccia per primo su questo mare di neve.
Salendo mi raggiunge una comitiva rumorosa ma allenata che mi passa via: seguo ora più comodamente la loro traccia sui dolcissimi pendii, con qualche saliscendi fino alla facile Cima Bocche, segnata da un crocefisso. Splendide le vedute dolomitiche sulla Sud della Marmolada, l'Antelao, il Pelmo, la famigerata Nord-Ovest della Civetta e soprattutto sulle Pale di San Martino.
La discesa la faccio poco sotto la dorsale passando per il Bivacco Jellici di cui si intuisce solo il tetto. Neve pesante, discesa molto tranquilla e non sempre renumerativa sotto le nuvole incombenti.
Difficoltà: MedioSciatore
Tempi: 3 ore
Dislivello: 1000 metri