20.04.14
Che Pasqua sarebbe passata davanti ad un banchetto con i famigliari al calduccio nelle propria casa?
Una Pasqua alternativa l'abbiamo vissuta io e l'irriducibile compare Sambo che, mai stanchi delle nostre montagne ancora innevate, ci alziamo alle 3 e fissiamo l'incontro al ristorante Negritella alle 6 e 30 del mattino.
La giornata, nonostante le previsioni meteo non troppo incoraggianti che prevedono l'arrivo delle nuvole già in tarda mattinata, è magnifica, almeno a quell'ora. Alle 7 siamo sci ai piedi ed iniziamo a calpestare la neve indurita dalle rigide temperature notturne
Di mattina poco sopra il NegritellaPassato il tratto di bosco e una balza con rada vegetazione, siamo al cospetto della prima rampa del canalone: un paio di gruppi ci precedono ma presto li prendiamo. La neve attorno a noi è soffice, segno della recente nevicata, il che ci fa presumere ad una bella sciata nella parte alta.
Sambo in sorpasso, il sole fa capolino da dietro JuribruttoAlle nostre spalle spunta la ReginaL'ambiente, tra le immense pareti di porfido cristallizzate nella morsa della neve ventata, è severo e meraviglioso. Lasciamo davanti l'ultimo gruppo che sta aprendo la pista. In breve siamo alla forcella Bocche dove il vento e il freddo si fanno sentire.
Ora inizia la parte più ripida del percorso che sinceramente mi aspettavo più semplice. Alcune lastre di neve ventata non danno troppa sicurezza nemmeno agli altri scialpinisti: ci accodiamo, fermi, poco sopra la forcella, aspettando che il primo di loro apra la pista.
In codaDopo qualche tentennamento, decidiamo di cambiare via discendendo verso sud dalla forcella per risalire la cresta più sotto dove l'accesso è maggiormente sicuro.
Sambo traccia per arrivare in crestaGuadagnata la cresta il panorama si apre
Contemplando le Pale di San MartinoLe Pale di San MartinoRisaliamo dunque il crinale, dapprima piuttosto ampio, poi via via più stretto e ventato ma ancora abbastanza percorribile
La cresta da percorrereIo sulla crestaIntanto le nuvole stanno risalendo velocemente ma ormai la cima è vicina. Vediamo chiaramente la traccia del gruppetto che ci ha preceduto, è intagliata saggiamente nel ripido pendio con stretti zig-zag: in breve ci ricongiungiamo ad essa.
Si chiude il sipario sulle PaleSambo in risalita di una piccola corniceIo che arrancoFinalmente, superate varie pendenze e balze, siamo sul comodo e ampissimo pianoro della cima, mancano poche decine di metri alla vetta.
Sambo precede..... e io seguoGiungiamo in poco tempo alla sommità di Cima Bocche: il capitello è completamente sommerso, nessuna possibilità di firmare il libro di vetta
Il panorama, seppur limitato dalle grandi nubi incombenti, è fantastico.
Verso la MarmoladaFoto di vettaIniziamo dunque la discesa assieme ad un simpatico istruttore del CAI: la neve, nella parte alta, è molto bella, farinosa e soffice seppur appoggiata ad uno strato di crosta sotto. Scendiamo diretti alla forcella solcando più o meno le tracce degli altri scialpinisti: l'istruttore del CAI si diletta in favolose curve veloci che non esito a fotografare
Gran bella sciataDa sotto la forcella la situazione peggiora radicalmente: il calore dell'ormai avanzata stagione rende la neve fresca un pappone colloso difficile da sciare, complici le nuvole che appiattiscono la visuale del manto.
Io in discesaIn questo impegnativo momento della sciata, ci rimane il favoloso paesaggio arricchito dalla luce filtrante dalle nuvole
Il pendio e le pareti di porfidoIl contrafforte della nostra cimaRaggiunto il bosco con fatica, lo scendiamo e percorriamo l'ultima radura dove, oltre alla neve-colla, ci tocca far fronte alla crosta appena formata da un rigelo repentino. Distrutti e un pò delusi da quella che doveva essere una sciata in powder, raggiungiamo la macchina contenti, in ogni caso, di una giornata splendida passata in montagna senza provare il benchè minimo rimorso per esserci persi il pranzo pasquale
Dislivello: 1050 metri
Sviluppo: 10,26 Km
Neve: Fresca nella parte alta, poi gessosa/polenta