Autore Topic: [CATENA DI BOCCHE] Lago e Ferrata del Grontòn sui Sentieri della Grande Guerra  (Letto 7480 volte)

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Offline AGH

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Sentiero (poco) attrezzato del Gronton

Vagolando sulle mappe nelle tetre serate invernali avevo adocchiato da tempo il solitario e ignoto Lago del Gronton 2287, nella Catena di Bocche. Appena la neve è andata via ho deciso di andare a vedere. Per complicare un po’ le cose mi sono messo in testa di cercare il sentiero militare della Grande Guerra segnato su alcune mappe e sulle vecchie IGM, che sale dal versante nord.


La salita a sx per la vecchia mulattiera della Grande Guerra, a dx la dorsale del Gronton
 
Parcheggio in località Fango, qualche km sotto Passo S. Pellegrino. Qui è stato fatto un interessante recupero di trinceramenti austriaci, che si raggiungono con due comode e distinte passeggiate. Lungo il percorso ci sono tabelle descrittive. Faccio una visita veloce ai trinceramenti a sud della strada e poi parto.


I tabelloni esplicativi sui trinceramenti in loc. Fango

I trinceramenti recuperati

Foto d'epoca

Foto d'epoca dei soldati nei trinceramenti sotto Passo S. Pellegrino

Postazione di fucileria

Vista sul gruppo dolomitico del Catinaccio

Il bellissimo bosco salendo al Ciadinon

L’obiettivo minimo è raggiungere il lago, con la speranza di poter poi proseguire per la mulattiera militare che sale alla dorsale del Grontonel. Di qui, neve e pericoli permettendo, traversare al Gronton e fare il sentiero attrezzato compiendo un anello. Per precauzione, ho con me ramponi, piccozza e imbrago.
 

La meravigliosa radura del Ciadinon con la piccola baita, sempre aperta

Il bellissimo baito

Raggiungo la meravigliosa radura di Ciadinon 1875, che non conoscevo, dove c’è una magnifica baita (aperta) accanto al ruscello. Che posto da sogno! Le paline del sentiero vanno su dritte verso la forcella Lusia (o Cajerin), io invece svolto a est, innesto il GPS del cello e vado a caccia della mulattiera della Grande Guerra.

La fantastica radura del Ciadinon

Capisco subito che sarà dura. Si intravede ogni tanto nel prato, con le file di sassi selciati, ma la perdo numerose volte. Andando a intuito e osservando attentamente il terreno, la ripiglio varie volte ma man mano che salgo il canalone si impenna e al posto del prato c’è un bosco sempre più fitto, vegetazione alta di rododendri e ontani che nasconde ogni traccia. Provo a insistere seguendo il GPS, sono perfettamente sulla mulattiera ma sul terreno non c’è più nulla, solo sfasciumi e un macereto sempre più ostico. Lascio quindi perdere la traccia del GPS e salgo a intuito cercando di passare dove la vegetazione è meno ostile.


Trovo un corridoio nella vegetazione ostile risalendo il corso di questo rio spumeggiante
 
Con discreta fatica e sudando come un bue raggiungo la fascia rocciosa verticale che fa da barriera. Se non c’è un passaggio sono fregato. Ravanando un po’ lo trovo in corrispondenza di un rio che scende spumeggiante sulle rocce. Costeggiando il corso d’acqua riesco a salire abbastanza agevolmente per balze di prato, fino a intercettare il sentiero più in quota. In pochi minuti raggiungo quindi la bellissima conca con il Lago del Gronton 2287, piccolo ma splendido specchio d’acqua.


Lago del Gronton

Vista sul Latemar

Lago del Gronton in una splendida conca

Qui faccio una sosta per rifiatare e fare il punto della situazione. La neve verso il Gronton è poca, c'è soprattutto nei canalini, e non dovrebbe essere un problema. Dopo sosta panini riparto e ritrovo subito la mulattiera militare che sale con larghi zig zag, abbastanza visibile, su per il ripido costone. In alcuni punti è stata cancellata da franamenti ma con un po’ di intuito la si ritrova poco più a monte.


Riprendo a salire per il vecchio camminamento della Grande Guerra e mi alzo di quota

La pendenza aumenta, il costone diventa esposto, gli zig zag si fanno più stretti e ripidi ma ormai raggiungo una piccola dorsale, attraversando la quale mi avvicino sotto la cresta che unisce Gronton e Grontonel. Cresta che è abbastanza spaventevole: lunga e tormentata, con una serie di balze rocciose verticali con baratri paurosi. Ho idea che sarà ardua traversare.


La cresta verso il Gronton: da dove cristo si passa?

Salendo verso il Grontonel

Rovine della Grande Guerra lungo l'esposta dorsale del Grontnel

I notevoli trinceramenti lungo la dorsale del Grontonel

In ogni caso cerco di seguire ancora la mulattiera, che diventa sempre più vaga mano mano che mi avvicino alle rovine di guerra, trinceramenti e resti di baracche. Sembra impossibile raggiungere il filo di cresta, vagando tra le baracche di guerra la traccia diventa franosa e molto esposta. Punto allora diritto alla cresta scavalcando varie macerie e cercando di evitare i tratti più esposti. Quando arrivo in cima, una piacevole sorpresa: la dorsale sull’altro versante è piuttosto ampia, disseminata di poderosi trinceramenti con vista verso il Passo S. Pellegrino, Cima Juribrutto, Cima Bocche. Spettacolare!


Trinceramenti dorsale di Grontonel, sullo sfondo Cima Juribrutto e a dx Cima Bocche

Vista sui Monzoni con Cima Vallaccia e Cima Malinverno, sullo sfondo il Catinaccio

Veduta su Passo S. Pellegrino, Catena dei Monzoni e Gruppo della Marmolada

Vista verso i Monzoni con lo Spitz de Tariciogn, sullo sfondo il Gruppo del Sassolungo

Visito un po’ di trincee e faccio foto, ma il pensiero ora è riuscire a traversare fino al Gronton, cosa nient’affatto scontata. Individuo sul filo di cresta un camminamento selciato: è bellissimo ma molto esposto, in alcuni tratti è franato e bisogna fare molta attenzione a non volare di sotto. Arrivato a questo punto, decido di provare a passare.


La traversata per il crinale verso il Gronton appare rognosissima...

Lungo la cresta tra le rovine di guerra

Dentro le trincee

Sguardo all'indietro verso il Grontonel, si intravede sul costone la mulattiera della Grande Guerra salita in precedenza

La cresta verso il Gronton si affila, con precipizi ai due lati...

Scalinate di guerra sui precipizi

Con molta attenzione lo seguo con circospezione, pronto a fare dietro front se c’è troppo pericolo. Ci sono molti chiodi nella roccia dove all’epoca della guerra c’erano evidentemente delle funi di protezione. Ma ora non c’è nulla: il camminamento prosegue tortuoso verso il Gronton, aggirando torrioni di roccia, insinuandosi in esili cenge a precipizio su costoni quasi verticali. Con molta calma riesco a passare, ed è con grande sollievo che arrivo nei pressi del Gronton a quota 2590, dove intercetto il sentiero attrezzato che sale da Forcella Bocche. Metto l’imbrago e via, l’ora si fa tarda e non so come è il percorso e se troverò neve.


Vista verso il Grontonel con la traccia di salita a "zete" ai trinceramenti della cima, sullo sfondo la Catena dei Monzoni e il Sassolungo

I tratti attrezzati in realtà, scoprirò in seguito, sono pochissimi: in gran parte il percorso si snoda, senza alcuna protezione, per ardite cenge e camminamenti esposti su baratri piuttosto inquietanti. L’ardito camminamento fu realizzato dagli austriaci come presidio della cresta del Gronton, dalla quale contrastare eventuali avanzate del nemico. Il sentiero è abbastanza largo, da mezzo metro a un metro, non difficile, ma è vietatissimo inciampare o è la fine.


Eccomi sul sentiero attrezzato del Gronton

Sguardo tra i precipizi sul Lago del Gronton

Scalinate

Lungo la cresta del Gronton, si scorge uno dei due laghi di Lusia

Con attenzione percorro il sentiero per cenge esposte, che cala gradualmente di quota: circa a metà si incontrano resti di baraccamenti, scalinate in pietra ancora perfette dopo 100 anni. Raggiungo senza danni Forcella Lusia o Cajerin 2363, scendo al Bivacco Redolf 2335 in riva al Lago Lusia a fare qualche foto, quindi ritorno sui miei passi e inizio la lunga ma bella discesa fino alla radura del Ciadinon, quindi alla macchina per la stessa via dell’andata.


Camminamento in cengia col brivido.... vietato inciampare!

Spuntano le Pale all'orizzonte

Altro tratto esposto

Scalinata

Resti di baracche

Scalinate ancora perfette dopo un secolo

In vista della forcella Lusia o Cajerin
 
Giro bellissimo ma impegnativo, molto sudato. Si può semplificare evitando la ravanata a cercare la vecchia mulattiera della Grande Guerra, raggiungendo il lago direttamente dal sentiero che sale a Forcella Cajerin. Difficile ed esposto il sentiero dal Grontonel al Gronton. Il Sentiero attrezzato del Gronton non è difficile ma è piuttosto esposto, in gran parte per nulla protetto da corde fisse e quindi richiede molta attenzione. Il fondo terroso o con ghiaino lo rende piuttosto insidioso. Sviluppo 16 km per 1000 m di dislivello circa


Vista sul Bivacco Redolf, sullo sfondo la Catena del Lagorai

Scalinate

Laghi di Lusia con Cima Bocche sullo sfondo

Bivacco Redolf

Dai pressi del bivacco verso la Catena del Lagorai

Il percorso: a sx salita, a dx diesesa
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Offline Alex Bear

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Bella escursione Agh, mi ricordo dei tanti trinceramenti e scalinate in quel gruppo, soprattutto quando sono salito a Cima Bocche; vedere le tue foto, come sempre molto belle, dei tratti esposti e senza alcun tipo di assicurazione ???, mi fa completamente desistere dall'affrontare un'eventuale giro in quelle zone :o, peccato perché meritano sicuramente. :)

Offline AGH

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Se ti limiti al solo sentiero attrezzato del Gronton, non dovresti avere problemi, salvo che tu non soffra di vertigini. Mi ha meravigliato vedere la gran quantità di chiodi ma nessun cordino. Se attrezzassero o mettessero a posto la parte che traversa verso il Grontonel e poi scende al lago, sarebbe un giro ad anello fantastico
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Se ti limiti al solo sentiero attrezzato del Gronton, non dovresti avere problemi, salvo che tu non soffra di vertigini. Mi ha meravigliato vedere la gran quantità di chiodi ma nessun cordino. Se attrezzassero o mettessero a posto la parte che traversa verso il Grontonel e poi scende al lago, sarebbe un giro ad anello fantastico
Vertigini no, ma l'esposizione insomma... Bello sarebbe che lo attrezzassero quel tanto da renderlo abbastanza sicuro, verrebbe fuori veramente un giro super!

Offline fililu

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Veramente bellissimo, una zona che non ho mai considerato più di tanto, forse perchè si da più "valore" al lato opposto della valle; Monzoni,Costabella, Vallaccia ecc.
Ci voglio andare al più presto. Tra laltro le zone della Grande Guerra mi affascinano sempre. Si potrebbe avere la traccia GPS ?
Grazie, e come sempre complimenti per le meravigliose foto, che fanno venire ancora più voglia di andarci.

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Nessun problema per la traccia GPS, dammi la tua mail in PM che te la mando

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Offline Xtreme

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questo è stato uno dei miei giri preferiti! Strano tu non l'abbia fatto prima.
Ero rimasto a bocca aperta trovandomi tutti quegli inattesi resti di baraccamenti sulla cima.
Credo una volta fosse un sentiero segnato perchè lungo la cresta Grontonel-Gronton ricordo aver visto sbiaditi segnavia

Offline AGH

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questo è stato uno dei miei giri preferiti! Strano tu non l'abbia fatto prima.
Ero rimasto a bocca aperta trovandomi tutti quegli inattesi resti di baraccamenti sulla cima.
Credo una volta fosse un sentiero segnato perchè lungo la cresta Grontonel-Gronton ricordo aver visto sbiaditi segnavia

si li ho visti anche io, chissà a quanti anni fa risalgono. Essendo la zona franosa e potenzialmente pericolosa, immagino che il sentiero sia stato chiuso
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