Da Cima Ombretta verso Gran Vernel e Marmolada parete sud
Una cima che avevo adocchiato da tempo... càpita la finestra di bel tempo e vado, con mèta
Cima Ombretta Orientale m 3011. Ho in mente un giro ad anello salendo dal versante sudovest per la breve via ferrata. La salita è lunga eterna da Penia (Fassa), il dislivello abbastanza pesante di 1500 metri. Risalgo la splendida
Val Contrin col
sentiero 602 e sono al rifugio omonimo, pressoché deserto, dove mi fermo a bere un té.
Salendo per la val Contrin, sguardo al Gruppo del Sassolungo
Rif. Contrin
Piccolo Vernel, Forcella Marmolada, Mamolada
Riprendo la marcia e col
sentiero 607 risalgo la selvaggia
Val Cirelle. Il tratto ferrato, ancorché breve di
appena 100 metri di dislivello, mi preoccupa un po' perché non lo conosco affatto e dalle relazioni online no si capisce bene la difficoltà. Dopo lunga salita in un paesaggio quasi lunare
devio per il sentiero 612 e sono finalmente ai piedi della muraglia da superare con la breve via ferrata.
Vista verso il Col Ombert
Salendo verso la Val dele Cirele
Salendo per il sentiero 607
Ad un primo sguardo non pare troppo ostica, non è verticale ma appoggiata e sale abbastanza a zig zag in modo che l'esposizione, che pure c'è, si avverte di meno. Metto l'imbrago e vado.
A parte un tratto a metà dove gli appoggi sono esili e bisogna tirarsi su attaccati al cavo, il resto è facile con molti solidi appigli, il cordino è sempre presente per tutto lo sviluppo e in alcuni tratti è addirittura doppio.
Sguardo verso Passo Cirele a centro, a sx Palon de Jigole, a dx Cima Cadine, io svolto a sx
Il breve tratto attrezzato
Dalla caverna di guerra verso Cima Cadine
Quasi in cima alla via ferrata
Superato senza particolari difficoltà questo tratto, posso levare l'imbrago e tirare il fiato per affrontare la lunga salita, in ambiente lunare, per le pietraie e i ghiaioni sotto il
Sasso Vernale. Il ghiacciaio è ormai scomparso, resistono degli stentati nevai nelle zone più in ombra.
Ecco Cima Ombretta in lontananza, al centro
Qui c'era un ghiacciaio, sotto il Sasso Vernale
Vista verso il Col Ombert e il passo S. Nicolò
Sguardo indietro verso Cima Uomo
L'ultima dura rampa
Un ultimo traverso su ghiaie mobili faticose e arrivo alla piccola forcella, dove si spalanca alla vista la parete esagerata della Marmolada sud. Un ultimo strappo per roccette un po' esposte e sono in vetta a Cima Ombretta Orientale 3011. La vista è davvero indescrivibile, c'è da sperdersi. E infatti mi sperdo per un bel po' a guardare questi spettacolari panorami, in splendida solitudine, mi fanno compagni solo dei gracchi che vengono a pigliare pezzetti di frutta secca che gli lancio.
Ultimo strappo verso la cima
In vetta! A sx Sass de Falfreida, Sasso Vernale, Cima Uomo
Gran Vernel, forcella Marmolada, Marmolada parete sud
Sasso Vernale col ghiacciaio estinto
Val Ombreta
Dopo un po' di riposo, visito le caverne poco sotto la cima. Devo fare attenzione perché ci sono dei notevoli precipizi, sul ripidissimo versante sud ci sono ancora i fittoni nella roccia della Prima Guerra Mondiale. Ma è impossibile scendere o anche salire, un passo falso e ci si sfracella.
Caverne sotto la vetta
Vista sul Gran Vernel
Dall'interno della caverna di guerra
Sguardo verso il Veneto
L'affilato traverso visto dalla cima che è necessario percorrere per scendere verso il Pas de Ombreta
E' arrivata l'ora di scendere, faccio il traverso in cresta con un po' di apprensione perché piuttosto esposto, le rocce col maledetto ghiaino: la traccia ripercorre il vecchio sentiero di guerra che però in alcuni punti è franato ed esposto, conviene stare sul crinale fino alla piccola sella nei pressi di altre caverne di guerra. Ora inizio a scendere per un ghiaione malagevole con ghiaino sopra le rocce, bisogna stare attenti a non scivolare.
La cengia esposta col vecchio sentiero militare
Cima Ombretta, a sx, vista da una caverna di guerra
Faticosamente calo di quota fino a ad un piccolo crinale dove il sentiero si infila in una piccola gola, attrezzata con cordini. Facile, basta fare attenzione. Arrivo al Bivacco Dal Bianco, nascosto tra grossi macigni. Butto un'occhiata dentro, mi pare in buono stato e confortevole. Proseguo in discesa, qui la forcella ha una inusuale colorazione bicolore, di rocche chiare e scure che fanno un contrasto singolare.
Bivacco dal Bianco
Verso val Rosalia
Bivacco dal Bianco, ottimo appoggio dotato di materassini e coperte
Raggiunto il Pass de Ombreta, non posso fare a meno di allungare un po' il percorso per andare a vedere delle caverne militari italiane scavate nella roccia di un torrione piantato a metà della forcella. All'esterno ci sono ancora le cataste di legna che serviva per scaldarsi. Ci sono dei resti di baracche invase dalla ghiaia franata dall'alto, e un grande "camerone" ormai vuoto. Nei dintorni altre grandi caverne scavate nella roccia. Penso alla vita grama dei soldati qui a 2700 metri...
Pas Ombreta
Postazioni italiane nei pressi del Passo
Le cataste di legna all'esterno
Interno della caverna
206 compagnia iscritta sul frontone
La postazione è semi sommersa dalle ghiaie franate dal'alto
Pas de Ombreta col singolare contrasto tra rocce chiare e scure
Riprendo la discesa col sentiero 610 calando per la bella Val Rosalia, fino a intercettare il sentiero 606 che mi riporta al rif. Contrin, chiudendo l'anello. Mi concedo una birra e poi giù, eternamente per la Val Contrin, fino al fondovalle dove arrivo che è ormai è buio.
Discesa per la Val Rosalia
Sguardo indietro verso Pas del Ombreta
Mi ricongiungo col sentiero che scende da forcella Marmolada
Quasi in fondo, verso il rif. Contrin
Ultimo sguardo indietro alla Marmolada con un cappello di nuvole
Eccomi al Contrin com la cima de Ombreta Occidenale
Torno mestamente a valle, ultimo sguardo indietro a questo paradiso
Ultime luci sul Sassolungo
Che dire, giro magnifico, panorami grandiosi. L'escursione è fisicamente pesante. Ma la soddisfazione più grande è riuscire a fare questi giri pianificati a tavolino e riuscire a farli senza intoppi. Tutto è andato alla perfezione. Il fisico regge ancora nonostante l'età che avanza, e anche questa è una gran bella consolazione
Dislivello m 1500, sviluppo km 22
Il percorso