Proseguo dirigendomi verso il versante sinistro del Colac e risalendo il ripido sentiero che mi porta in breve alla Forcia Negra (2509m) tra il bianco Colac e la scura dorsale della Croda Negra;
superata la forcella, il sentiero taglia in quota il versante orientale piuttosto esposto e dopo aver superato alcuni tratti attrezzati scende nel catino di Camp de Mez.
Costeggiando il versante orientale della Croda Negra nel punto in cui gira verso sinistra abbandono il sentiero per risalire, alla mia destra, un ripido canale erboso che sembra porti alla cima; a circa tre quarti della salita una serie di ometti mi porta a dirigermi a destra, sempre su ripide zolle e dopo un passaggio un po infido riesco a raggiungere la dorsale e infine la cima (l’altimetro mi segna circa 2610m). Dopo una doverosa contemplazione del panorama mi appresto a scendere, sinceramente con un po di preoccupazione data la morfologia del terreno, l’erba è piuttosto liscia e pungente e devo percorrere parecchi metri in stile arrampicata cercando i buchi tra una zolla e l’altra, finalmente arrivo del canale sottostante e da qui facilmente sul sentiero.