Autore Topic: [MARMOLADA] Traversata Buffaure - Col Ombert m 2670 per sentiero Lino Pederiva  (Letto 9573 volte)

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Offline AGH

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Da Pozza di Fassa saliamo con gli impianti del Buffaure fino a poco sotto il Col de Valvacin 2372. Già qui affacciandoci sulla prima cimotta il panorama è a dir poco commovente. Un giro di orizzonte maestoso nel cuore dei principali gruppi dolomitici in zona: Latemar, Catinaccio, Sassolungo, Sella, Marmolada, Odle sullo sfondo. Iniziamo col sentiero 613 una lunga ed entusiasmante traversata percorrendo i crinali verso il sentiero attrezzato Lino Pederiva.


Sassolungo e Crepa Neigra


I crinali del Sentiero attrezzato Lino Pederiva

La traversata è caratterizzata da continui ma modesti saliscendi intorno a quota 2400. La prima cima è dopo pochi minuti di marcia, il Sass de Adam 2430. Siamo affacciati sulla meravigliosa Val Jumela, che costeggiamo dall’alto con un lungo traversone fino a Sella Brunech 2428. Anche la val Jumela purtroppo, tra gli ultimi angoli di paradiso rimasti intatti in Fassa, è stata fagocitata dagli impianti di sci realizzati qualche anno fa nonostante mille polemiche per salvarla. Almeno qualche angolo intatto lo si poteva lasciare, tutto si può dire infatti ma non che in Fassa manchino impianti. Ma non c’è stato nulla da fare, anche la Val Jumela è stata sacrificata sull’altare dello sci :(


Sass de l'Adam

ll sentiero 613B per prendere il sentiero attrezzato Lino Pederiva stranamente non è segnato, né abbiamo visto tabelle, salvo quella del sentiero 613 che però scende verso forcella Neigra. Comunque dalla Sella del Brunech basta rimontare 50 m di dislivello e salire in cresta dove il sentiero è sempre ben visibile. Facciamo una breve digressione per la ultrapanoramica dorsale del Sass del Porcel con vista spaziale a 360°. Proseguiamo ora verso SE sopra la  bellissima conca del Ciampac, dove la cresta si fa più tormentata e affilata. Nulla di problematico ma bisogna fare attenzione, ci sono molti tratti esposti su costoni pratosi assai ripidi, un inciampo sarebbe fatale.


In marcia verso il Sentiero Pederiva, a sx la Val Jumela; sullo sfondo giganteggia la Marmolada


Lungo il crinale


Sentiero Pederiva, sullo sfondo Cima Uomo

Ora il sentiero sale leggermente di quota fino ad arrivare alla base delle pareti verticale del Sass de Roces, dove iniziano dei brevi tratti attrezzati con cordino. Non serve imbrago, sono più dei corrimano ma, considerata l’esposizione, chi soffre di vertigini potrebbe avere dei problemi. Costeggiamo la base della parete fin sotto il Sass Bianch e, con un ultimo traversone facile, raggiungiamo un costone dal quale si scende senza problemi nella splendida conca del Ciamp de Mez, dove ci ricongiungiamo col 613 che proviene dalla Croda Negra. Una breve salitella e siamo alla selletta dove ci affacciamo sulla magnificenza della conca del Pra de Contrin, dove avvistiamo il rif.  Passo S. Nicolò. Prima di scendere visitiamo un bunker della Grande Guerra, arrampicandomi dentro un anfratto scopro un'iscrizione.


Bunker della Grande Guerra nei pressi del Passo S. Nicolò


Il sentiero scende alla base della parete prima dei tratti attrezzati


Colac e Marmolada


Il Sentiero Pederiva corre sopra la Val S. Nicolò


Uno dei brevi tratti attrezzati


Meravigliosa vista sul Passo S. Nicolò

Chiediamo notizie al gestore sul “Sentiero della Grande Guerra” riportato sulla Kompass: ci risponde che è chiuso da 10 anni per frane! Per lo spigolo NO ci sarebbe una impegnativa via ferrata ma noi ci dirigiamo col sentiero 608 verso il rif. Contrin, che però abbandoniamo subito per prendere una deviazione, senza indicazioni, che con un lungo traversone su ghiaione costeggia il versante nord del Col Ombert.


Vista sulla Marmolada


Rifugio Passo S. Nicolò e Col Ombert

C’è una vista epica sulla Marmolada e Gran Vernel, Cima Ombretta, Sasso Vernale e Cima Uomo che non ci stancheremmo mai di guardare. Arrivati in fondo al traversone su ghiaione, il sentiero si ricongiunge col 609 che va verso Passo Pasché, che però abbandoniamo ben presto per prendere la traccia che risale il ripidissimo canalone del Col Ombert sul versante est.


Vista da urlo sulla Marmolada


Verso Passo Pasche, sullo sfondo la Val Contrin


Resti della Grande Guerra


Abbandoniamo il sentiero per Passo Pasche per seguire delle tracce che salgono l'erto canalone del fianco est del Col Ombert


Salendo al Col Ombert, vista verso Passo Pasche (a sx) e Cima Uomo

La salita è veramente ripida ma la traccia è discreta e si segue senza problemi fino alla cima pianeggiante del Col Ombert 2670, con un panorama incredibile da levare il fiato. Rimaniamo a lungo sulla cima a guardare i panorami sconfinati e scattare foto. Io preso da raptus ho superato ormai le 580 foto!


In vetta al Col Ombert con vista su passo S. Nicolò


Col Ombert 2670 con vista spaziale a 360°: grazie alla sua posizione strategica era un caposaldo della difesa austriaca in Val Contrin


Vista verso il Gruppo di Sella

Verso le 16.15 dobbiamo per forza, con enorme dispiacere, scendere a valle. Caliamo per il canalone per la stessa via di salita e torniamo alla base del Col Ombert per riprendere il 609 che ci porta a passo Pasché a 2498. Ultimi sguardi sulla Marmolada alla luce del tramonto, che spettacolo! Breve pausa e iniziamo la lunghissima discesa nell’incantanta Val S. Nicolò che risplende alla luce del tramonto.


Discesa nell'incatata Val Contrin alla luce del tramonto


Ultimo sguardo all'affilato Col Ombert prima che faccia buio :)

La discesa è veramente eterna, arriviamo alla macchina che ormai è buio, sani e salvi anche stavolta. Giro grandioso, ultrapanoramico, con paesaggi solenni e maestosi, che non si dimenticano. Da evitare col bagnato (il sentiero diventa fangoso e scivoloso), e anche per chi soffre di vertigini. Sviluppo 22,3 km, dislivello difficilmente calcolabile per via dei continui saliscendi, Google Earth dice m 1006, io penso intorno ai 600-700.


Il percorso
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Offline Claudia

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Ti sei scordato di dire che ci siamo sfiorati! Vi ho visti scendere dalla cima ma non hai sentito quando abbiamo chiamato il tuo nome! Aspettavo la tua relazione per vedere com'era la ferrata ma non l'hai fatta, peccato. Noi abbiamo aggirato il Col Ombert proprio dal Sentiero della Guerra che non è per nulla franato, e nemmeno sembrava chiuso. Diciamo che è una bella traccia, non segnalato da cartelli ma ogni tanto c'è qualche vecchio segno rosso.

Offline AGH

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Vi ho visti scendere dalla cima ma non hai sentito quando abbiamo chiamato il tuo nome! Aspettavo la tua relazione per vedere com'era la ferrata ma non l'hai fatta, peccato. Noi abbiamo aggirato il Col Ombert proprio dal Sentiero della Guerra che non è per nulla franato, e nemmeno sembrava chiuso. Diciamo che è una bella traccia, non segnalato da cartelli ma ogni tanto c'è qualche vecchio segno rosso.

non abbiamo sentito assolutamente nulla. Eravate al passo Pasché? La ferrata non l'abbiamo fatta perché non ci interessava e quindi non eravamo attrezzati, comunque parlando con dei tizi che sono usciti sulla cima dalla ferrata, hanno detto che è impegnativa, senza respiro, verticale, ma soprattutto su roccia brutta e friabile (con la paura di mollare sassi su quelli di sotto). Il Sentiero della Grande Guerra che era segnato sulla Kompass interessava anche a me, ma quando il gestore mi ha detto che era chiuso da 10 anni non ho insistito perché volevamo fare il Col Ombert dalla normale. Del resto perché rischiare di prendersi un sasso in testa?  ;D
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Offline southernman

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Anche le Dolomiti hanno il loro fascino  ;). Fatta modestamente tre anni fa solo fino al Sass d'Adam e ritorno, giornata similmente da sballo

Offline Alex Bear

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Gran bel giro AGH con foto che ancora una volta lasciano il segno,non so quando ma lo farò!  :)

Offline Claudia

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non abbiamo sentito assolutamente nulla. Eravate al passo Pasché?.... Del resto perché rischiare di prendersi un sasso in testa?  ;D
Concordo pienamente! Avevo letto delle relazioni che la indicavano come molto friabile e ho preferito non farla per lo stesso motivo.
Abbiamo fatto val contrin salita al rifugio San Nicolò e sentiero della guerra verso passo Paschè dove abbiamo sbirciato in qualche grotta. Da lì ci siamo diretti al Rifugio Contrin passando sotto la normale del Col Ombert, mentre tu vestito di rosso scendevi.
Mi spiace non riuscire col cell a metterti le nostre foto!

Offline SPIDI

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La via ferrata dei kaiserjager non è difficile! Solo alcuni passaggi richiedono un po di attenzione, in mezzora dall attacco arrivi tranquillamente in cima  :) L unico problema è la caduta di sassi  ::)
Qualche anno fa l' abbiamo salita dopo aver fatto la ferrata dei finanzieri sul Colac partendo da Alba molto presto senza usare gli impianti di risalita per essere i primi e non avere nessuno davanti che ti faccia cadere pietre sulla capoccia  ::)
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto

Offline yVega

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Stupendo...complimento!
Devo proprio tornarci...