Autore Topic: [MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud  (Letto 8611 volte)

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Offline AGH

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In vetta a Cima Malinverno, coi Monzoni ovest e Cima Vallaccia, sullo sfondo il Catinaccio

Visto il tempo un po’ incerto, pensavo di fare una gita un po’ sottotono rispetto al solito, invece è uscita una signora escursione! Inizialmente pensavo di fare Piz Meda 2200, un grosso torrione di roccia sopra Moena e, se la gamba e il tempo tiene, forse Cima Maliverno. Quest’ultima l’avevo fatta durante l’impegnativa traversata per il Sentiero Attrezzato Bruno Federspiel, stavolta l’idea è di provare a salire direttamente da sud.


I colori dell'autunno

Parcheggio l’auto a Someda 1270 e dopo le bestemmie per aver dimenticato a casa la macchina fotografica (le farò col cellulare) parto col sentiero 620, bello ripido nel bosco. A metà strada scende un tizio atletico in tutina e con due grossi cani: risponde al mio saluto con un grugnito. Solo dopo qualche secondo realizzo che era il campione di sci nordico Christian Zorzi :) .


Arrivo alla radura col bellissimo Bait del Vent

In cielo delle estese velature che poi se ne andranno

Bait del Vento, sempre aperto, un posto da sogno

Arrivo al magnifico Bait del Vent 2036, che già conosco dal periplo di Punta Vallaccia fatto l’anno scorso. Ancora una ventina di minuti e sono alla forcella Piz Meda, dove vedo la salita al Piz Meda 2200 per un erto canalino che mi pare un po’ esposto. Sono in dubbio se salire ma, visto che il tempo sembra tenere, decido di lasciar perdere per concentrare gli sforzi su Cima Malinverno.


Il Piz Meda visto da sotto fa impressione

Vista sul Latemar

Il Piz Meda visto dal versante di salita nordest

Riprendo dunque la marcia col sentiero 620 che si inoltra nella spettacolare Val del Van, “incendiata” dai colori autunnali. ll sentiero scende di circa 100 metri ma sto attento a non perdere la traccia che si collega con un traversone al sentiero 624 che sale da sotto. Ora risalgo senza alcuna difficoltà per il magnifico vallone che spiana man mano che si sale, fino alla meravigliosa conca erbosa sotto cima Malinverno: sarebbe un posto fantastico per campeggiare!


Imbocco la valle che sale verso la conca sotto il Malinverno

Sguardo indietro verso il Piz Meda

La meravigliosa conca sotto la cima, posto fantastico per campeggiare

Nella spianata sotto la vetta, guardando verso il Latemar

Qui il sentiero compie una svolta e con stretti zigzag risale un canalino fino a guadagnare la cresta SO. Mi affaccio sui costoni davvero ripidissimi che precipitano a valle. Ora devo fare attenzione: il crinale non è molto largo, da una parte i dirupi e dall’altra i prati ripidi di erba secca. Una caduta e finirebbe male. Lentamente risalgo l’erto crinale senza difficoltà fino ad una elevazione, quindi sempre per crinale meno ripido sono in vetta a Cima Malinverno m 2630!


Eccomi sulla cresta con vista sul Ciadin Bel

Mi affaccio verso Cima Juribrutto e Cima Bocche

Eccomi in vetta!
 
Il paesaggio è davvero grandioso: anche se lo conoscevo già, resto a lungo ad ammirare le montagne intorno, sono praticamente al centro dei principali gruppi dolomitici! Marmolada, Sella, Sassolungo, la parte nord dei Monzoni, Latemar, Catinaccio, Pale di S. Martino, lo sguardo spazia fin sul Pelmo e il Civetta a est, il Brenta a ovest. A sud invece altri gruppi di montagne non dolomitici come la Catena di Bocche, il Lagorai e Cima d’Asta. A nord la vista arriva fin sul confine con l’Austria, a nordovest si scorge Vioz, Cevedale, Gran Zebrù. Roba da rimanere storditi da tanta bellezza.


Vista verso Spiz de Tariciogn, a destra le Pale sullo sfondo

Veduta verso la Val S. Nicolò, sullo sfondo Sassolungo e Sella

Cima Uomo, Pelmo, Civetta

Ultimo sguardo verso il Cantinaccio: al centro il rognoso e tormentasto crinale lungo il quale si sviluppa l'Alta Via Federspiel

Fortunatamente il tempo tiene e anzi, dopo le velature del mattino esce anche un bel sole che scalda l’aria con un gradevole tepore. Non scenderei più a valle, ma purtroppo il tempo inizia a stringere e la discesa è lunga e ignota.
 Dalla cima scendo per il crinale est, sempre con attenzione sul filo dei dirupi da una parte e i prati ripidissimi dall’altra. Osservo l’imponente e accidentato Spiz de Tariciogn 2647, e mi chiedo come abbiamo fatto a scendere da lì anni fa, sembra quasi impossibile tanto è accidentato.


Inizio a scendere, sguardo indietro verso il Maliverno, a sx

Discesa verso forcella Ricoleta, sovrastata dallo Spiz Tariciogn

Sguardo indietro verso Cima Maliverno coi suoi costoni erbosi

Il sentiero corre a ridosso del filo di cresta

Arrivo alla Forcella Ricoleta 2431, quindi inizio la discesa col sentiero 616B: a vederlo fa un po’ impressione, compie infatti un lungo traversone verso SO, tagliando parecchi costoni erbosi molto ripidi. Non è difficile ma bisogna fare attenzione, un banale inciampo potrebbe avere esiti nefasti.


Lungo il traversone, vista sulla Catena di Bocche, con Col Margherita, Cima Juribrutto, Cima Bocche

Il costone appena attraversato

La dorsale sud di Cima Malinverno

Comunque il sentiero è segnato molto bene con paline e non ho difficoltà: poi percorrendolo è meno ostico di quel che sembrava all’inizio. Dopo aver attraversato l’ampio versante della Ricoleta con un lungo traversone in costa, raggiungo una dorsale quotata 2444 a sud di cima Malinverno, dove avevo notato dall’alto delle rovine che sembravano quelle tipiche della Grande Guerra. Non mi sbagliavo: con una piccola deviazione raggiungo i resti di una specie di casermetta fatta di sassi, con diversi vani all’interno: un cartello riporta “Osservatorio austriaco Grande Guerra 1915 - 1918”.


L'Osservatorio Austriaco

La posizione dell'Osservatorio

Il tunnel scavato nella roccia che si affaccia verso il Passo S. Pellegrino

La casermetta vista dall'alto

La vista sul Passo S. Pellegrino dall'osservatorio a picco sulla valle

Nei pressi c’è un tunnel scavato nella roccia lungo una decina di metri, che permette di affacciarsi a picco sulla valle, dominando il Passo S. Pellegrino, da cui gli austriaci temevano eventuali avanzate italiane. Il sole sta tramontando, devo sbrigarmi: riprendo la marcia calando nell’impluvio del Toal da Manshon.


L'osservatorio sotto la dorsale di Cima Malinverno

Calato nell'impluvio, vedo un po’ più in alto la piccola baita, che avevo notato in precedenza sulle immagini satellitari e su qualche carta quando si progettano le gite davanti al pc. Faccio una piccola deviazione per andare a vederla: è il Baito Mason 2170 ed è bellissimo! E’ sempre aperto, l’interno è accogliente con tavolo, stufa, stoviglie, il soppalco con 2-3 posti letto. E’ riparata da un piccolo displuvio in caso di valanghe, deve essere un posto fantastico anche l’inverno.


El Baito Mason, per raggiungerlo occorre fare una piccola deviazione

Bivacco bellissimo e sempre aperto

Gli interni sono accoglienti

Il baito col tavolo a ribalta

Ho ancora un’ora scarsa di luce per arrivare sul fondovalle: scendo con un lungo traversone per l'ottimo sentiero 616B fino nei pressi di Fango, dove ci sono i trinceramenti ripristinati di recente, i resti delle cannoniere che presidiavano la zona sotto il passo.


Il bel sentiero che mi riporta verso valle

Resti delle cannoniere nei pressi di Fango

Vista verso il Passo S. Pellegrino, sullo sfondo il Civetta

Raggiungo la strada provinciale, ormai è buio: tiro fuori la frontale e mi sciroppo i 5 km per tornare alla macchina, per fortuna in parte su una strada interna senza traffico. Giro davvero bellissimo, non difficile: i Monzoni sono davvero un gruppo meraviglioso, sono contento di aver visto un versante che ancora non conoscevo. Sviluppo 20 km, dislivello circa 1500 metri.   


Il percorso
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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #1 il: 24/10/2017 13:48 »
Magnifica escursione, i Monzoni tra l'altro danno l'idea di essere montagne tranquille,incastrate come sono tra i classici dolomitici.Queste giornate d'autunno sono veramente spettacolari, vuoi per il tepore e per i colori dei boschi. Me la segno da fare!

Offline AGH

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #2 il: 24/10/2017 14:48 »
Ho incontrato solo tre persone in tutto il giorno, e tutt'e tre in basso :)
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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #3 il: 24/10/2017 18:34 »
 :D sono le montagne che preferisco!

Offline kobang

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #4 il: 24/10/2017 20:09 »
Molto bello!
Sono alcuni anni che non frequento i Monzoni,ma ne ho gran bei ricordi di gite solitarie e ambienti magici.
Ora poi che la provincia si attiva per "valorizzare" il Lagorai,avremo grandi aspettative anche per questi luoghi! ;) ::) >:(

Offline edel

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #5 il: 24/10/2017 21:06 »
Luoghi stupendi che amo molto, escursione meravigliosa e foto super come sempre!!  :) 

Offline trabuccone

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #6 il: 25/10/2017 09:07 »
Bellissimo Agh! Complimenti per le foto, anche se  fatte col cellulare sonio venute bene. Io avevo fatto lo stesso giro, unendo anche la Vallaccia (con tramonto annesso, ma il tempo non era un granchè). Il probelma più grosso è trovare un parcheggio non a pagamento  ;D
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline AGH

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #7 il: 25/10/2017 10:25 »
Bellissimo Agh! Complimenti per le foto, anche se  fatte col cellulare sonio venute bene. Io avevo fatto lo stesso giro, unendo anche la Vallaccia (con tramonto annesso, ma il tempo non era un granchè). Il probelma più grosso è trovare un parcheggio non a pagamento  ;D

Se vai a Someda ci sono parcheggi liberi  ;)
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Offline Alex Bear

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #8 il: 29/10/2017 10:28 »
Citazione
   ...vedo la salita al Piz Meda 2200 per un erto canalino che mi pare un po’ esposto...             

Il canalino è sicuramente erto, molto breve però, ma esposizione nulla.  :)

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #9 il: 30/10/2017 06:45 »
Il canalino è sicuramente erto, molto breve però, ma esposizione nulla.  :)
"esposizione nulla" addirittura? Una tizia che era appena scesa mi aveva detto che c'era un tratto esposto, dove iniziano le roccette, e una coppia che era salita sembrava molto titubante... Boh :) la prossima volta provo a salirci

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #10 il: 30/10/2017 06:50 »
"esposizione nulla" addirittura? Una tizia che era appena scesa mi aveva detto che c'era un tratto esposto, dove iniziano le roccette, e una coppia che era salita sembrava molto titubante... Boh :) la prossima volta provo a salirci

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Anche io la patisco ma li è una cosa veramente molto tranquilla.

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Offline PassoVeloce

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Re:[MONZONI] Cima Malinverno m 2630, anello da sud
« Risposta #11 il: 03/11/2017 19:53 »
Che belli questi posti..l'avevo fatto simile ma con la salita al Piz Meda (na monada il canalino..se l'ho fatto io!), poi Sas de la Crusc e Valacia.. avevamo fallato la discesa scendendo dalla dorsale prima di dove sei sceso tu, una ravanata in mezzo ai cirmoli  ;D ;D