Autore Topic: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)  (Letto 9522 volte)

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Offline loriz

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Vorrei fare una riflessione dopo aver salito il Ben Nevis in Scozia, ma  la stessa cosa l'ho notata salendo una cima  in Nuova Zelanda come un'altra in Islanda o in Norvegia.

Niente segnali colorati, rossi bianchi gialli o blu, assolutamente niente, solo delle piccolissime palette all'inizio del sentiero oppure dei piccoli paletti bassi sugli incroci.
Il Ben Nevis, essendo la montagna più alta della Gran Bretagna  viene salita da centinaia di migliaia di persone in un anno, eppure non c'e' nessun rifugio sulle sue pendici e men che meno in cima, solo un misero bivacchetto di legno. Un rifugio in cima lavorerebbe tanto quanto o forse anche di piu' dei nostri rifugi, eppure niente. E ben vero che la via in assoluto piu' frequentata e' una mulattiera che serviva in ex osservatorio, e quindi e' quasi impossibile perdersi, ma come e' capitato a noi il Ben Nevis sta circa 300 giorni all'anno nella nebbia, ed in cima ci sono ometti che segnano il sentiero e nulla  piu'. I sentieri che salgono dagli altri versanti sono meno frequentati eppure anche li niet segni o palette.

Idem sulle montagne che ho salito nei paesi sopracitati. La domanda che ci siamo posti e' : perche' allora noi qui abbiamo bisognoo di segni, segnali palette e tanto altro ? Perche' la gente deve essere pilotata anche in montagna come ovunque? Li c'e' un senso piu' vero di wilderness e l'ambiente pare piu' prezioso e ben coccolato che da noi.

A voi il proseguo delle riflessioni.



ciao Loriz


Offline AGH

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #1 il: 23/08/2011 20:30 »
Vorrei fare una riflessione dopo aver salito il Ben Nevis in Scozia, ma  la stessa cosa l'ho notata salendo una cima  in Nuova Zelanda come un'altra in Islanda o in Norvegia.

Niente segnali colorati, rossi bianchi gialli o blu, assolutamente niente, solo delle piccolissime palette all'inizio del sentiero oppure dei piccoli paletti bassi sugli incroci.
Il Ben Nevis, essendo la montagna più alta della Gran Bretagna  viene salita da centinaia di migliaia di persone in un anno, eppure non c'e' nessun rifugio sulle sue pendici e men che meno in cima, solo un misero bivacchetto di legno. Un rifugio in cima lavorerebbe tanto quanto o forse anche di piu' dei nostri rifugi, eppure niente. E ben vero che la via in assoluto piu' frequentata e' una mulattiera che serviva in ex osservatorio, e quindi e' quasi impossibile perdersi, ma come e' capitato a noi il Ben Nevis sta circa 300 giorni all'anno nella nebbia, ed in cima ci sono ometti che segnano il sentiero e nulla  piu'. I sentieri che salgono dagli altri versanti sono meno frequentati eppure anche li niet segni o palette.

Idem sulle montagne che ho salito nei paesi sopracitati. La domanda che ci siamo posti e' : perche' allora noi qui abbiamo bisognoo di segni, segnali palette e tanto altro ? Perche' la gente deve essere pilotata anche in montagna come ovunque? Li c'e' un senso piu' vero di wilderness e l'ambiente pare piu' prezioso e ben coccolato che da noi.

d'accordo, ma sono tradizioni e storie profondamente diverse. Sulle Alpi è nato l'alpinismo e il turismo in montagna, gli stessi inglesi a metà ottocento venivano qui sulle Dolomiti mica andavano sul Ben Nevis :) Che poi dai viaggi di Amelia Edwards qui si sia esagerato nella "valorizzazione", è un fatto. Ma in New Zeland, Scozia o Norvegia sono quattro gatti. Insomma non mi sembrano situazioni paragonabili. Osservo peraltro che c'è una buona fetta di turismo che cerca i posti "dove non c'è niente", tipo il deserto o la Patagonia più selvaggia (finché non "valorizzano" pure quella). Qui di wilderness ormai non è rimasto nulla o quasi.
« Ultima modifica: 23/08/2011 20:32 da AGH »
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Offline pianmasan

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #2 il: 23/08/2011 20:38 »
Io la vedo soprattutto in termini di sicurezza. Se sulle nostre montagne mancassero le segnalazioni - si può ammettere che talvolta siano ridondanti - credo che avremmo una quota di dispersi e incrodati molto superiore rispetto ad ora.
Poi se mi parli di centinaia di migliaia di persone che risalgono il Ben Nevis ogni anno, la patente di "wilderness" non è assicurata solo per la mancanza di tabelle o paletti.
Comunque è uno spunto di riflessione interessante.

Offline AGH

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #3 il: 23/08/2011 20:44 »
Io la vedo soprattutto in termini di sicurezza. Se sulle nostre montagne mancassero le segnalazioni - si può ammettere che talvolta siano ridondanti - credo che avremmo una quota di dispersi e incrodati molto superiore rispetto ad ora.

chiaro, anche la morfologia delle dolomiti è estramemente complicata, tantoché sono nate le guide, gente del posto che conosceva meglio di altri le montagne per il fatto che ci andava a caccia
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Offline loriz

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #4 il: 23/08/2011 21:07 »

Poi se mi parli di centinaia di migliaia di persone che risalgono il Ben Nevis ogni anno, la patente di "wilderness" non è assicurata solo per la mancanza di tabelle o paletti.

Ecco appunto la riflessione e' nata proprio dal fatto che migliaia di persone salgono il Ben Nevis al punto tale che potrebbe essere un enorme business, rifugi, guide e quant'altro.

Si c'e' certo  Fort Wiliam vive dell'indotto prodotto dal
Ben Nevis, glen e loch vari ma il tutto e' molto molto piu' pragmatico e semplice che non qui da noi. Ci si accontenta con meno, non servono mega strutture, mega segni e palette e mega rifugi... eppure il turismo c'e' eccome, ma tutto sta due piedi al di sotto dei nostri standard.
Quello che mi ha colpito maggiormente e' la pragamticita' la semplicita' del vivere l'ambiente per quello che e' e con quello che offre senza forzarlo troppo.

Abbiamo visto la piu' importante stazione sciistica dell'intera Gran Bretagna, a parte una funicolare a scartamenento ridotto che porta in quota, gli impianti sciistici sembrano i nostri anni '80...giuro.
le piste non sono tirate come i biliardi ma in estate quasi non le si percepisce tanto sono lasciate raw... forse perche' mi sento piu' in sintonia con questi ambiente che ho riflettuto un po' di piu' sulla faccenda...

ciao Loriz



Offline Mau

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #5 il: 23/08/2011 21:17 »
Qui un'area Wilderness veneta, in senso tecnico, cioè dichiarata tale,  che conosco: la Val Montina
http://www.agraria.org/parchi/veneto/valmontina.htm

Cartina
http://www.paesaggiodolomitico.it/sito/sites/img/carta-duranno-1280.jpg

Si raggiunge da Perarolo di Cadore-Località Macchietto e si va verso il Bivacco Baroni e il Duranno
A parte le definizione tecnica di Wilderness, tantissime zone delle Dolomiti d'Oltrepiave (zona della cartina qui sopra) sono x escursionisti in cerca di solitudine ... appena fuori dalle mete + bazzicate - ma sempre relativamente - c'è il deserto o quasi ...anche su sentieri abbastanza ben segnati ..
In generale, sono d'accordo che, in molti casi la segnaletica sia eccessiva ... ma occorre tener conto che è solo con l'esperienza che si acquisisce la capacità di orientarsi e di cavarsela anche con segnaletica carente o addirittura assente .. e allora ben venga, senza esagerare, qualche colpo di vernice bianco rossa nei punti "critici" ... in fondo non si tratta di costruire segnalazioni luminose tipo centri commerciali ...
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw

Offline kobang

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #6 il: 23/08/2011 22:07 »
In Nuva zelanda ho girato anch'io per montagne ,ghiacciai e vulcani (il Tongariro). Le zone più frequentate sono dotate di sentieri evidenti ed addirittura passaggi fatti in modo da non consentire di calpestare il terreno fuori traccia.Il territorio è in gran parte non praticato per macanza di accessi,salvo risalire i fiumi e torrenti.Molte aree in quota vengono raggiunte con elicottero o piccoli aerei,ma in genere le zone turistiche sono degli spot in mezzo ad una natura estesa ed incontaminata.Sicuramente anche lì il pragmatismo anglosassone la fà da padrone con strutture tanto minimaliste quanto funzionali e la stessa gente che và in montagna è molto "informale" tanto nell'attrezzatura quanto nell'abbigliamento.
Da noi è altra cosa e sicuramente si è esagerato con l'idea che più i luoghi sono fruibili e comodi più si fanno affari...
Ad esempio in Patagonia,sia argentina che cilena,ed in Newzeland nessuno si è mai sognato di concepire il diritto di fruire la montagna a tutti i costi e per tutte le attitudini.Laggiù in montagna và chi ha voglia di faticare e di prendersi i giusti rischi,cosa che fra l'altro riduce e di molto la casistica degli infortuni.Di questo aspetto ho avuto modo di parlare sia con i "colleghi" del Mountain Rescue Team in NZ che con i Rangers di El Chalten in Patagonia...

Offline Mau

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #7 il: 23/08/2011 22:28 »
in Patagonia,sia argentina che cilena,ed in Newzeland nessuno si è mai sognato di concepire il diritto di fruire la montagna a tutti i costi e per tutte le attitudini.Laggiù in montagna và chi ha voglia di faticare e di prendersi i giusti rischi ....
" ... nessuno si è mai sognato di concepire il diritto di fruire la montagna a tutti i costi e per tutte le attitudini.Laggiù in montagna và chi ha voglia di faticare e di prendersi i giusti rischi ...."
Bravissimo ... condivido in pieno!!! :D :D :D Queste tue parole - e questo concetto - andrebbero scritte a caratteri cubitali in tutte le scuole ... in tutte le sezioni CAI-SAT e ... nella testa della gente e degli amministratori, soprattutto ...
Io, come molti altri credo ;), non sono in grado di salire sul K2 con le mie gambe ... ma non x questo pretendo che mi ci costruiscano una funivia o una strada x arrivarci in cima ;D ;D ;D ;D ;D ...  (posso accontentarmi di vedere un filmato del K2, credo ...) ... con le debite proporzioni rispetto al K2, in tanti posti di montagna, in Italia ma non solo, hanno ragionato così, al servizio delle palanche ...  ;D ;D ;D tutti hanno diritto di ....
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Offline kobang

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #8 il: 23/08/2011 22:31 »
Bene Mau,
vedo che il messaggio era chiaro e non fraintendibile!

Offline danieled

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #9 il: 24/08/2011 10:50 »
In Nuva zelanda ho girato anch'io per montagne ,ghiacciai e vulcani (il Tongariro). Le zone più frequentate sono dotate di sentieri evidenti ed addirittura passaggi fatti in modo da non consentire di calpestare il terreno fuori traccia.Il territorio è in gran parte non praticato per macanza di accessi,salvo risalire i fiumi e torrenti.Molte aree in quota vengono raggiunte con elicottero o piccoli aerei,ma in genere le zone turistiche sono degli spot in mezzo ad una natura estesa ed incontaminata.Sicuramente anche lì il pragmatismo anglosassone la fà da padrone con strutture tanto minimaliste quanto funzionali e la stessa gente che và in montagna è molto "informale" tanto nell'attrezzatura quanto nell'abbigliamento.
Da noi è altra cosa e sicuramente si è esagerato con l'idea che più i luoghi sono fruibili e comodi più si fanno affari...
Ad esempio in Patagonia,sia argentina che cilena,ed in Newzeland nessuno si è mai sognato di concepire il diritto di fruire la montagna a tutti i costi e per tutte le attitudini.Laggiù in montagna và chi ha voglia di faticare e di prendersi i giusti rischi,cosa che fra l'altro riduce e di molto la casistica degli infortuni.Di questo aspetto ho avuto modo di parlare sia con i "colleghi" del Mountain Rescue Team in NZ che con i Rangers di El Chalten in Patagonia...



MI TE FARIA SINDACO!
Kobang sindaco!  ;D
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline AGH

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #10 il: 24/08/2011 11:15 »
Ad esempio in Patagonia,sia argentina che cilena,ed in Newzeland nessuno si è mai sognato di concepire il diritto di fruire la montagna a tutti i costi e per tutte le attitudini.Laggiù in montagna và chi ha voglia di faticare e di prendersi i giusti rischi,cosa che fra l'altro riduce e di molto la casistica degli infortuni.Di questo aspetto ho avuto modo di parlare sia con i "colleghi" del Mountain Rescue Team in NZ che con i Rangers di El Chalten in Patagonia...

si però, ripeto, non mi sembrano realtà paragonabili. A differenza della Patagonia o altri posti sperduti, le Alpi sono sempre state piuttosto intensamente abitate :)
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Offline loriz

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #11 il: 24/08/2011 16:08 »

**si però, ripeto, non mi sembrano realtà paragonabili. A differenza della Patagonia o altri posti sperduti, le Alpi sono sempre state piuttosto intensamente abitate**

Non so come si evidenzia una citazione e allora mi arrangio cosi', spero che il moderatore non mi bacchetti.

E' vero che sono zone non paragonabili, anche se come ti ripeto sul Ben Nevis ogni inglese ci vuol salire perche' e' la loro montagna, quindi ci salgono tutti.
Pero' appunto, quello che mi ha lasciata stupita, molto stupita, e' stato questo rispetto in ogni caso per la montagna, niente infrastrutture, nessun segno di colonizzazione umana, ( rifiuti a parte che gli incivili ci sono dappertutto). E come dice Kobang, il mondo anglosassone e' molto molto piu' pragamatico di noi. Non hanno bisogno di mega strutture per vivere la natura e l'ambiente perche' la mega struttura e' l'ambiente stesso che va curato e rispettato.

Un esempio, sul Cairngorms, dove c'e' l'impianto sciistico piu' importante della Gran Bretagna, c'e' la funicolare che porta in quota, alla stazione a monte c'e' un ristorante e uno shop, ma abbastanza spartani, e in estate le uscite all'esterno sia del ristorante che dell'intera struttura sono chiuse. Si puo' uscire e andare in cima solo con un accompagnatore.
Questo perche' altrimenti le migliaia di persone che uscirebbero rovinerebbero la corteccia vegetale. Vuoi andare in cima da solo? Sali a piedi dal basso.

Questo e' preservare l'ambiente perche' come detto ieri il business stesso per loro e' l'ambiente, preservarlo a future generazioni, non eroderlo con mega strutture ed impianti come da noi.
Un esempio ne e' la stessa Marmolada, una volta il cordino sulle roccette non c'era, volevi salirla ? Ti arrangiavi, oppure stavi sotto a guardar su con la bava alla bocca...ora tutto sembra piu' facile, piu' accessibile, ma a spese dell'ambiente;si e' vero il discorso diventa lungo...le ferrate...i sentieri attrezzati, vanno bene a mio modo di vedere, perche' permettono di gustarsi cime e salite che altrimenti ai piu' non sono concesse, pero' da li a rendere tutto troppo comodo ce ne passa....Imho.

 

 

Offline jochanan

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #12 il: 24/08/2011 17:57 »
premetto che non ho mai frequentato montagne fuori dell'italia... eccetto un po' in Grecia.
Vorrei fare un discorso ... ampio? perdonate la mancanza di umiltà   ;)
Una volta nelle valli alpine c'erano le miniere. Attiravano mano d'opera abbondante, che arrotondava con magri raccolti di segale e poi patate, castagne... un po' d'orto e alpeggio. Dalla val d'Ayas, a (saltando) val Trompia, dei Mocheni, di Primiero, di Agordo, del Piave, Predil, ecc.... Man mano, le ultime nella prima metà del 1900 sono state chiuse tutte le miniere, alcune operanti dal tempo dei romani. La popolazione era superiore alle reali capacità delle zone di fornire un reddito sufficiente, solo agropastorale anche perchè nelle zone non tirolesi non c'era la legge del maso chiuso che espelleva automaticamente la mano d'opera eccessiva e consentiva una estensione agricola sufficiente a mantenere un gruppo famigliare.
QUindi FAME. Proprietà sempre più piccole insufficienti a creare reddito. Emigrazione prima in sudamenrica poi Svizzera...
Ma se io, paesano, che da generazioni ho stretto la cinghia, vedo la fortuna che bacia quelli di Cortina, S.Martino, Canazei, ecc. per via del turismo di lusso oltre che mangiarmi le unghie dall'invidia è evidente che tenterò di tutto per aggregarmi al treno del ben-di-dio... fregandomene totalmente di ecologia, conservazione dell'ambiente..
Mi piacerebbe di conoscere la situazione sociale delle Highlands che forse è radicalmente diversa da quella italiana
« Ultima modifica: 24/08/2011 17:59 da jochanan »
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline radetzky

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #13 il: 24/08/2011 19:20 »
vorrei fare un discorso ... ampio? perdonate la mancanza di umiltà   ;)

Analisi in buona parte veritiera anche alla luce della premessa (non ho mai frequentato montagne fuori dell'italia).
Aggiungo qualche considerazione e conclusione cui sono arrivato alla luce di quanto ho visto nei paesi alpini confinanti (Svizzera, Austria, Slovenia, i francesi mi stanno sui Maroni).
Gli stessi problemi segnalati si sono verificati anche all'estero (ed in Austria di miniere ce ne erano tante, in Svizzera nel '900 è stato fatto un numero impressionante di opere pubbliche in area alpina tra trafori e dighe). L'emigrazione c'è stata anche nella ricca Svizzera, e pesante, verso Canada e Sudamerica.E la fame fino agli anni cinquanta era normale ovunque.
Di stazioni di soggiorno di alto bordo ce ne sono tante anche in Austria e Svizzera (ed anche più VIP delle nostre), solo Kraniska Gora in Slovenia: ma tanta distruzione di territorio quanto in Italia non l'ho vista da nessuna parte !
IMHO le tre motivazioni principali:

- densità della popolazione (noi siamo in troppi, il doppio almeno di quanto sostenibile dal       territorio, e lo si vede quotidianamente sulle strade senza bisogno di andare in montagna)

- Mancanza assoluta di CULTURA in generale e di cultura del territorio in particolare. In Alto     Adige ed in Tirolo ancora oggi è evidente, rispetto al Trentino ed al Veneto, una migliore     conservazione del territorio ed una migliore accoglienza turistica anche a prezzi più   bassi     perchè già a fine ottocento, come ben dice "loriz"...avevano capito che "il business stesso per   loro e' l'ambiente, preservarlo a future generazioni"
  Da noi si chiudono le malghe in quota e si tengono le vacche in stalla a valle nutrite   
  artificialmente: al contrario in Austria e Svizzera tutte le malghe sono aperte, praticamente
  tutte fanno servizio ristoro ed in buon numero anche alloggio a buon prezzo.

- mancanza totale di cultura civica (diciamo pure EDUCAZIONE civica), senso dello Stato ed     individualismo esasperato sfruttato dalla peggior classe politica del continente fanno il   resto..all'estero si risana e si conserva tutto quanto ha a che fare con la storia e la   cultura locale, da noi si distrugge tutto perchè il business è ricostruire, quasi sempre con agevolazioni e contributi a carico dello Stato, delle Regioni e delle Provincie



quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline SPIDI

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Re: Wilderness ? Riflessioni in un'afosa giornata d'agosto:-)
« Risposta #14 il: 24/08/2011 19:30 »
Bravo radetzki le tue parole corrispondono al mio pensiero, cosa penseranno di noi le future generazioni ?In che condizioni lasceremo l' ambiente in qui dovranno vivere o sopravvivere ?    ???
Bisogna andare dove pochi sono andati per vedere   
ciò che pochi hanno visto