Autore Topic: Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.  (Letto 18244 volte)

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Offline Guido

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Visto che era un po' che non contribuivo al sito, mi sono dato da fare. :-D

Escursione effettuata dal 25 al 28 giugno 2015

Tappa 1: Dalla locanda del Gaver al rifugio Maria e Franco presso bocchetta Brescia.
Partendo dalla pianura alle 4 e mezzo finalmente dopo 3 ore abbondanti di automobile, passando per il caratteristico paese di Bagolino (BS), arriviamo  per strada bianca (2km) alla Locanda del Gaver, nell'omonima piana.  Qui è possibile lasciare l'auto per più giorni in un parcheggio a fianco del locale.  Sono le 8:30 e si prosegue poche centinaia di metri sulla strada bianca e poi la si lascia per imboccare un sentiero sulla sinistra poco visibile nei pressi di una chiesetta, è il 17 in cartina (sentiero Antonioli) , che sale erto fino a giungere alla malga di Cadino (Laione di mezzo in cartina 1819m) e poi imboccare la bella valle Cadino che porta fino al bellissimo lago della Vacca (2357m) alle pendici del Cornone di Blumone (2842m) che domina uno scenario lunare. Una breve sosta al rifugio Tita Secchi  e poi ripartiamo salendo in costa a fianco del Cornone fino al passo del Blumone  (2633m). Da qui in poi si cambia versante e in uno scenario simile  al Lagorai si attraversa in costa lunghe conche glaciali alle pendici di erte creste attraversando la conca del Gellino. Dopo la seconda conca si scende un paio di centinaia di metri in una terza e poi si risale decisamente verso la cresta rocciosa fino ad arrivare all'attacco di un breve tratto attrezzato che conduce infine alla bocchetta Brescia (2713m)  Dalla Bocchetta si cambia nuovamente versante (O) e valle e si vede il rifugio Maria e Franco al passo Dernal (2570m) separato da noi solo da un erto nevaio (ocio!)  e meno di una mezz'ora di cammino. Il rifugio è spartano, ma accogliente, fa piuttosto freschino, i simpatici rifugisti sono al lavoro per sistemare i numerosi problemi che un rifugio in quota e in ambiente così selvaggio e isolato propongono.  In quanto unici ospiti passiamo una bella serata in compagnia e ceniamo tutti insieme.
Disl. circa 1500m e 8 ore di attività comprese pause non troppo lunghe.

Nella foto della cartina, manca il rifugio Maria e Franco che si trova una decina di cm più a N, sempre sul sentiero 1.

1. cartina della prima tappa
2. il paese di Bagolino (BS)
3. la val Cadino
4. il lago della Vacca
5. il rifugio Tita Secchi


« Ultima modifica: 15/07/2015 19:32 da Guido »
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #1 il: 15/07/2015 18:15 »
1. il Cornone di Blumone.
2. verso la conca del Gellino.
3. il sentiero a mezza costa
4. di fronte a noi la ripida salita a Bocchetta Brescia
5. il tratto attrezzato che porta alla bocchetta.
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #2 il: 15/07/2015 18:18 »
1. Bocchetta Brescia
2. il nevaio sotto la bocchetta.
3. ormai al rifugio
4. il rifugio Maria e Franco
5. interno.
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #3 il: 15/07/2015 18:27 »
Tappa 2: Dal rifugio Maria e Franco al rifugio Gnutti.
La mattina del secondo giorno la sveglia è alle 5:00,  ci aspetta una giornata molto lunga, dobbiamo recuperare il terreno perso, infatti il giorno precedente volevamo arrivare fino al rifugio Lissone, ma la stanchezza e il compagno che non stava benissimo ci hanno fatto fermare al rifugio prima (ed è stato anche meglio visto che dalle  4 del pomeriggio saremmo arrivati dopo le nove di sera, 5 ore occorrendoci tutte e forse con tale stanchezza addosso anche di più). Partiamo alle 6 spaccate e oltrepassando il passo Dernal (a pochi metri dal rifugio), cambiamo nuovamente valle e versante (NO) in lontananza vediamo la parete sud dell'Adamello e ci rendiamo conto dell'immane  distanza che ci separa da esso considerando che dovremo arrivarci alle spalle (il rifugio Garibaldi, infatti, ultimo pernotto del nostro itinerario, si trova proprio a fianco della parete nord dell'Adamello). In discesa percorriamo il bellissimo costone nord ai piedi del monte Re di Castello che domina la valle fino a giungere al passo di Campo (2298m), proseguiamo verso nord, alla nostra destra il bel lago di Campo a sinistra il monte Campellio. Dopo un' altra breve discesa arriviamo nei pressi di un torrente del quale bisogna risalire la cascatella aiutati da alcuni cavi e dopo una salita faticosetta arriviamo al bellissimo lago d'Avolo e poi all'omonimo passo (2550m) (2 ore). Inizia ora la suggestiva cresta dell'Ignaga, dove sono presenti numerose costruzioni risalenti alla prima guerra mondiale, essendo stata la zona la seconda linea di difesa del fronte italo-austriaco. Superando alcuni saliscendi si attraversa il passo Ignaga (2525m) e poi si percorre il tratto occidentale della cresta, attrezzata ed esposta in più punti che conduce con lunghissima discesa (considerare circa 3 ore) al visibilissimo (e che sembra ingannevolmente vicino) rifugio Lissone in val Saviore (2020m) a cui arriviamo verso le 11.  Ci concediamo una pausa di una ventina di minuti e poi ripartiamo entrando nella pianeggiante e fiabesca valle Adamè la quale già lambisce al suo termine le propaggini del Pian di Neve e le pendici del monte Fumo. Un quarto d'ora dopo la deliziosa baita Adamè (2120m) si trova sulla sinistra la deviazione che salendo in un valloncello ci porterà con erto sentiero al passo Poia (2775m). Sul versante nord è ancora presente neve e scivolando scendiamo dapprima velocemente poi per massoni e prati al rifugio Prudenzini in Val Salarno (2235m) a cui arriviamo verso le ore 15 passate (circa 4 ore e mezzo dal Lissone). Dopo una breve pausa decidiamo di ripartire per l'ultima tappa della giornata e ci avviamo stancamente verso il versante Ovest della val Salarno e saliamo faticosamente al passo Miller (2818m) per infami pietraie, da qui scendiamo in val Miller e finalmente alle sette di sera arriviamo al grazioso rifugio Gnutti (2183m) in val Miller dopo 13 ore di attività, non so quanti chilometri e più di 1700m di dislivello. Ottima cena e gestori giovani e molto simpatici e poi alle 9 a nanna.

Disl. circa 1500m e 13 ore di attività comprese pause non troppo lunghe.

Nella cartina il rifugio Maria e Franco è qualche cm a SO fuori cartina.

1. cartina
2. passo Dernal e sullo sfondo l'Adamello.
3. al passo Dernal
4. verso il passo di Campo.
5. sguardo indietro verso il passo Dernal.
« Ultima modifica: 15/07/2015 18:31 da Guido »
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #4 il: 15/07/2015 18:39 »
1. Il monte Re di Castello
2. scendendo verso la cascata
3. la cascatella da risalire con qualche cavo
4. il bellissimo lago d'Avolo.
5. il lago d'Avolo e il monte Campellio.
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #5 il: 15/07/2015 18:43 »
1. riflessi e il Re di Castello
2. nei pressi del Passo Ignaga
3. la cresta dell'Ignaga
4. si entra nella valle Saviore.
5. pronti a girare l'angolo.
« Ultima modifica: 15/07/2015 18:45 da Guido »
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #6 il: 15/07/2015 18:47 »
1. si vede la valle Adamè.
2. nei pressi del rifugio Lissone.
3. sguardo indietro verso il rifugio Lissone
4. valle Adamè
5. valle Adamè
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #7 il: 15/07/2015 18:57 »
1. cartina
2. all'entrata della baita Adamè
3. baita Adamè
4. spunta il Carè Alto.
5. salendo al passo Poia.
« Ultima modifica: 15/07/2015 19:00 da Guido »
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #8 il: 15/07/2015 19:05 »
1. Rifugio Prudenzini
2. salendo al passo Miller il rifugio Prudenzini
3. salendo al passo, inizia la pietraia.
4. in alto il passo Miller.
5. dal passo la valle Miller.
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #9 il: 15/07/2015 19:28 »
1. cartina dal passo Miller al rifugio Garibaldi
2. scendendo dal passo Miller
3. val Miller
4. val Miller
5. il rifugio Gnutti.

Ultima tappa domani.
« Ultima modifica: 15/07/2015 19:30 da Guido »
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Offline radetzky

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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #10 il: 15/07/2015 20:43 »
itinerario spettacolare da grande appassionato d.o.c. !



Grazie per averlo condiviso !  :D
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #11 il: 16/07/2015 07:03 »
Grandioso davvero. Io ne ho percorso solo un pezzettino, da lago Campo a Lago d'Avolo, salendo dalla diga di Bissina... Sono paesaggi maestosi. Quanti km è lunga la traversata?

Inviato dal mio LG-D802 utilizzando Tapatalk
« Ultima modifica: 16/07/2015 07:18 da AGH »
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Offline Pistacchio

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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #12 il: 16/07/2015 10:02 »
Qualche tratto lo avevo fatto un migliaio di anni fa, complimenti per il supergiro!

Offline Guido

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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #13 il: 16/07/2015 10:02 »
Tappa 3: Dal rifugio Gnutti al rifugio Garibaldi.
Lasciamo il rifugio Gnutti alle 6 e un quarto quando i pochi avventori sono già partiti per salire all'Adamello per la famosa Terzulli, di cui è punto di appoggio. Traversando in costa con una breve discesa e poi una risalita, per il passo del Gatto in poco meno di un'ora giungiamo al rifugio Baitone, anche questo in prossimità di un lago artificiale, in cui ci fermiamo a fare la colazione che abbiamo saltato allo Gnutti.  Il sentiero prosegue a bordo del lago e sopra un balzo si intravede già il rifugio Tonolini, molto bello, che domina la piana del Baitone. In circa un'altra ora ci si arriva e poco dopo per pietraie si inizia a salire sotto la mole della maestosa cima di Plem (3182m) verso il lago Premassone e l'omonimo passo (2835m) che ci porterà infine a scavallare e a trovarci nell'ampia valle d'Avio e al cospetto della impressionante parete Nord del monte Adamello. Una discesa ripida e attrezzata ci fa perdere quota rapidamente, poi per sentiero giungiamo alla diga del lago Pantano (2378) che attraversiamo fino ad arrivare alla casa del custode e a ruderi in cui in cima leccano il sale curiosi camosci che stanno cambiando muta, essendo presto, ma comunque più di quattro ore che stiamo già camminando ce la stiamo prendendo abbastanza comoda, ci fermiamo anche a fare uno spuntino. Un ultima salita abbastanza erta ci porta al cosiddetto passo del Lunedì (2613m) e da qui per pietraia e morena in un'altra mezz'oretta all'una di pomeriggio giungiamo al rifugio Garibaldi (2550m). Rifugio piuttosto affollato rispetto agli altri a cui eravamo abituati e in cui non c'era nessuno, ma tant'è, è anche domenica e ci accontentiamo, felici finalmente di poterci riposare tutto il giorno al cospetto della NO del monte Adamello.
L'alta via dell'Adamello finisce qua, o meglio , nel caso scenderebbe verso Temù o comunque in Lombardia, ma noi avevamo deciso anche per comodità nel recupero della macchina di scendere in val Genova.

Disl. circa 1000m e sette ore di attività di passo medio lento compresa una mezz'ora abbondante di pausa.

1. verso il rifugio Baitone dal Gnutti.
2. lago Baitone
3. sguardo indietro al Baitone
4. rifugio Tonolini
5. rifugio Tonolini
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Re:Alta Via dell'Adamello con traversata in Val Genova.
« Risposta #14 il: 16/07/2015 10:49 »
1. Lago Premassone
2. sguardo indietro: lago Premassone e cima Plem
3. ormai al passo, spunta l'Adamello
4. passo di Premassone
5. cambio valle: valle del Venerocolo.
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