Bell articolo. Lo ho segnalato a mio suocero che è di Segonzano e conosce bene quei vecchi sentieri e sogna un loro recupero. Si era impegnato a suo tempo contro la diga di Valda e per segnare il sentiero che è poi diventato sat che va da pine a cembra. Anni fa avevo risalito l alveo dal pont dei vodi fino a sover in tre tappe ma d estate camminando spesso in acqua anche nuotando in qualche punto. Bellissimo. Spero però in un recupero poco invasivo, stile selvaggio blu in Sardegna, il fondovalle dell avisio deve rimanere wild è una delle pochissime zone in regione cosi selvaggie.