Autore Topic: Latemar - Trav. da Forno (m.1165) per Forc. dei Campanili -Schenon - Val Toac  (Letto 10979 volte)

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Venerdì 27 partiamo alle 7.00 da Forno (m. 1165),risaliamo la solitaria Valsorda,superiamo l'omonima malga e ci avviciniamo ai Burti. Prima di affrontare questa ripida salita ci rinfranchiamo con pan e sopressa,un saltino di 10 m (corda metallica) ci fa dimenticare il bel bosco pulito di larici e abeti della Valsorda. Il ripido sentiero sbuca infine nella bucolica piana dove sorge il Bivacco Baita Latemar. Lì alcune pecorelle incuriosite ci osservano mentre lontano sui ghiaioni i giovani camosci giocano in attesa che arrivi la prima neve. Il fischio delle marmotte ci ricorda che è meglio mangiar qualcosa, fin qui son già 3,30 h di cammino.Risaliamo decisi fin alla Forcella dei Campanili dove dopo uno sguardo al favoloso panorama ci prepariamo ad affrontare la ferrata (fin qui 4.30 h di cammino). Già pregustiamo l'aerea traversata ma la crisi di un nostro compagno (più psicologica che fisica) ci rimanda al sentiero più basso.Raggiungiamo il Bivacco Rigatti che intimidito si rifugia al riparo delle maestose pareti del Latemar. Faticosamente risaliamo la dorsale dello Schenon, da lassù ogni fatica scompare,la vista spazia a 360° ma qualche nuvolone che risale veloce dalla lontana pianura ci induce alla discesa, rapidi ci avviciniamo al Cornon mentre giù in basso sui ghiaioni un branco di camosci pascola tranquillo, loro non temono pioggia o oscurità!
Traversiamo le Gole Negre con prudenza ed arriviamo alla Forcella Piccola del Latemar immersi in una fredda e densa nebbia che ci bagna le barbe. Con attenzione scorgiamo il sentiero che scende verso Forcella Zacarogn il tempo peggiora e iniziano le prime gocce, i belati delle pecore ci guidano verso l'imbocco della Verde Val Toac e di lì caliamo lesti verso la Valsorda, la strada è ancora lunga!! Il sentiero fin qui, complice la nebbia è abbastanza vago ma seguendo l'impluvio della valle raggiungiamo il bosco da dove, poco dopo, scorgiamo rasserenati la Malga Valsorda ben più in basso. Il tempo migliora e proseguiamo su sentiero sicuro fin a raggiungere la Malga Valsorda. Da lì col sentiero percorso al mattino torniamo a Forno, al lume delle provvidenziali pile frontali!!!
Riassumendo: disl. m.1900 circa, ore di cammino effettive circa 10, avvistati 22 camosci, 3 marmotte, una arvicola, un numero imprecisato di pecore. Nessuna vescica ai piedi (ma solo al sottoscritto è andata così bene!).Camminata, come diceva qualcuno, "curta ma bela"!!!
Itinerario di gran soddisfazione, forse qualche ora di luce in più non avrebbe guastato per la lunghezza del percorso, molto selvaggia e solitaria la Val Toac, come la Valsorda, panorami indimenticabili!!!

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wow!!! Bel giro anche questo! Da Valsorda non sono mai salito. La baita Latemar (che ho visto dall'alto mentre ero in ferrata) dentro com'è? Agibile? Hai qualche foto?
Blog di Montagna
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Offline Succi

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Ciao, non ho foto dell'interno che però è in buono stato, circa 15 posti letto disponibili tra piano terra e mansarda, ci sono coperte e materassi. Fuori c'è il tavolino con la panca per mangiare, lungo il percorso cartelli invitano a raccogliere un po' di legna e portarla al bivacco, non ce ne voglia chi li ha scritti ma gli zaini che portavamo erano già al limite!!