ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trekking e traversate in Trentino => Topic aperto da: enry69 - 02/02/2013 10:00
Titolo: Translagorai scialpinistica
Inserito da: enry69 - 02/02/2013 10:00
Da diverso tempo ci sto pensando ma credo di non aver ancora "digerito" completamente l'argomento. Eppure ultimamente l'idea mi viene sempre più spesso. Non bastasse, questo mese di febbraio, per chi non l'avesse già visto, sulla rivista del CAI Montagne 360, c'è un bel servizio di due trentini sull'argomento, corredato di magnifiche foto di posti che "noi" conosciamo moolto bene. I dettagli dell'attraversata, sono disponibili anche nel loro sito... http://ragoj.xoom.it/virgiliowizard/traversate (http://ragoj.xoom.it/virgiliowizard/traversate) ci sto facendo l'ennesimo pensierino... ::)
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: pianmasan - 02/02/2013 10:22
Sapessi quanti ne ho fatti io di pensierini...
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 02/02/2013 10:44
Bellissima traversata invernale, ma ci vogliono della palle di ferro, fisicamente e anche tecnicamente :) Qua c'è anche il video
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: pianmasan - 02/02/2013 10:58
Per farla in quattro giorni serve un'ottima preparazione tecnica e atletica (lasciamo perdere il Nicolini, che è un mostro). Le 13 cime, per quanto vicine al filo di cresta, comportano sempre fatica supplementare e impegno tecnico (il Castel delle Aie non è semplicissimo nemmeno in estate...). Una traversata degna, se non di più, delle alte vie scialpinistiche delle Alpi occidentali.
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: enry69 - 02/02/2013 11:09
OK percorso fatto e rifatto in entrambe le direzioni. Buona parte delle cime e dei canali nord già sciati. Situazione bivacchi, baiti e malghe sotto controllo. Daccordissimo sulla questione della preparazione tecnica. Ma non la farei più difficoltosa di quello che sembra dai. Scegliendo accuratamente i percorsi, evitando cime e canalini rognosi, e riuscendo ad indovinare una finestra meteo favorevole (hai detto niente?!), di buono ci sarebbe da considerare che le grandi distanze quotidiane verrebbero coperte in larga parte da belle sciate... Avrei più che altro bisogno di una finestra "moglie" :-[ Per tutto il resto, partirei anche domani o anche da solo
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 02/02/2013 11:27
Credo che le difficoltà maggiori siano dovute ovviamente al tipo di neve che si incontra. Buona parte della percorrenza è fatta sciando, ma un'altra buona parte si fa a piedi scalando, traversando canalini, canaloni e tratti rognosi, il che porta via un sacco di tempo e anche parecchie forze fisiche
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Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: pianmasan - 02/02/2013 11:52
Quella che hanno fatto loro è impegnativa. Ad esempio, hanno traversato a nord dell'Hoabonti, quando potevano scendere in val Cava. Poi le creste di Palù, dal passo del Lago, anche non sono uno scherzo. Sono forti! A parte l'impegno alpinistico, è l'organizzazione logistica che mi spaventa di più. In quattro giorni serve quello che serve per 4 giorni, per 6 o 7 le cose cambiano (e pesano). Sulla guida del Girotto ci sono due percorsi della traversata; uno alpinistico e l'altro sci-escursionistico. Combinando i due si potrebbe ottenere un misto "abbordabile".
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 02/02/2013 11:58
Quella che hanno fatto loro è impegnativa. Ad esempio, hanno traversato a nord dell'Hoabonti, quando potevano scendere in val Cava. Poi le creste di Palù, dal passo del Lago, anche non sono uno scherzo. Sono forti! A parte l'impegno alpinistico, è l'organizzazione logistica che mi spaventa di più. In quattro giorni serve quello che serve per 4 giorni, per 6 o 7 le cose cambiano (e pesano). Sulla guida del Girotto ci sono due percorsi della traversata; uno alpinistico e l'altro sci-escursionistico. Combinando i due si potrebbe ottenere un misto "abbordabile".
sono forti senza dubbio. Ho visto che al posto delle picche hanno i bastoni attrezzati con puntali. Come sciatori non sono forse eccezionali ma hanno una notevole padronanza (che è fondamentale in una traversata simile). Da come si muovono si capisce bene che è gente con grande esperienza. A me spaventa l'impegno fisico e tecnico, per fare certi traversi o canalini o canaloni con gli sci bisogna avere un "fondo" atletico notevole. Perché se sei stanco le difficoltà si decuplicano. Orientamento e logistica non mi spaventerebbero più di tanto, essendo posti che conosco molto bene. Mi piacerebbe sapere però quanto pesavano i loro zaini :)
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: pianmasan - 02/02/2013 13:08
Ho notato che anche nei passaggi delicati non hanno preparato sicurezze. Niente cordame e andatura piuttosto veloce... Per logistica intendo soprattutto cibo, vestiario e attrezzatura varia. Devi ridurre tutto all'osso, pena uno zaino rigonfio. So che alcuni translagoraisti invernali approntano, alcune settimane prima, delle cambuse nella neve nei punti di pernottamento, e quindi viaggiano piuttosto leggeri da questo punto di vista. E' vero poi, come hai sottolineato, che la stanchezza può fare brutti scherzi anche in punti facili del percorso. Quindi la preparazione fisica è per me il primo e irrinunciabile presupposto.
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: PassoVeloce - 02/02/2013 13:20
:o che bello!!!penso sia un pò il sogno di molti questo... certo secondo me sarebbe bello farla a primavera e cmq ci son parecchie varianti senza andare a cercarci rogne ;D
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 02/02/2013 13:21
Ho notato che anche nei passaggi delicati non hanno preparato sicurezze. Niente cordame e andatura piuttosto veloce... Per logistica intendo soprattutto cibo, vestiario e attrezzatura varia. Devi ridurre tutto all'osso, pena uno zaino rigonfio. So che alcuni translagoraisti invernali approntano, alcune settimane prima, delle cambuse nella neve nei punti di pernottamento, e quindi viaggiano piuttosto leggeri da questo punto di vista. E' vero poi, come hai sottolineato, che la stanchezza può fare brutti scherzi anche in punti facili del percorso. Quindi la preparazione fisica è per me il primo e irrinunciabile presupposto.
senza dubbio, una eccellente forma fisica è pre-condizione irrinunciabile per una cosa del genere. 4 giorni non sono pochi, se poi ti alimenti male rischi lo sfinimento (ps: sono contrario alle cambuse pre-parate)
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: SPIDI - 02/02/2013 14:01
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: pianmasan - 02/02/2013 14:03
A suo tempo letta e gustata, la relazione del grande Kepo!
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: Alan - 02/02/2013 17:53
Farla sarebbe coronare il sogno di qualsiasi lagoraista (passatemi questo termine), che abbia fatto o meno in estate la translagorai, mentre ho guardato il video ripercorrevo sensazioni e alcuni tratti del percorso estivo con molta nostalgia, la voglia di tornarci!!!
Ora che faccio il corso, cercherò di informarmi il meglio possibile dalle persone della sat lagorai e tra un 5, 10 anni se ne avrò le conoscenze tecniche mi piacerebbe provarla!!!
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 03/02/2013 08:59
Paolo Acler, uno dei due autori della favolosa impresa scialpinistica assieme ad Andrea Caser, ha accettato gentilmente di commentare la traversata, sia pure per (mia) interposta persona :) ----------------------
Ho letto gli interventi sul forum, certo interrogativi ce ne possono essere tanti! Ci ha aiutato molto una conoscenza pluridecennale del Lagorai, dei vari valloni e tratti che poi abbiamo unito. La prima traversata del 2010 è stata un po' più avventurosa, anche per le condizioni di pericolo di valanghe (2-3) che ci ha costretto ad un itinerario più laborioso e stressante, e per il tempo un giorno ventoso e freddo, un altro, cambiata esposizione, fin troppo caldo. L'itinerario del 2011 l'abbiamo preparato meglio, forti anche della conoscenza dell'anno precedente, siamo stati fortunati a poter scegliere dei giorni perfetti con pericolo di valanghe 1. Per poter essere veloci il primo giorno lungo e con forte dislivello abbiamo alleggerito gli zaini portando in precedenza alla Malga Buse sacco a pelo e fornelletto e un po' di viveri, in genere gli zaini non hanno mai pesato più di 11-12 kg penso. Avevamo qualche tempo prima anche esplorato la caverna-bivacco Teatin sopra il passo Litegosa, che non conoscevamo e che può essere difficile da localizzare e sommersa dalla neve. I tratti alpinistici da levare gli sci e mettere eventualmente i ramponi non sono molti: i canali dell'Hoabonti, decisione dell'ultimo momento viste le ottime condizioni, cosí si può rimanere sulle panoramiche creste senza perdere quota, il canalino di salita alla cresta del Lasté delle Sute, gli ultimi metri per la Litegosa, la discesa mattutina dal bivacco Litegosa, la salita al Castel, gli ultimi metri della Cima Cece. Moltissimi invece i togli e metti pelli, che non sempre attaccavano perfettamente. Le difficoltà alpinistiche di neve-misto non superano mai il PD, forse qualcosa di più il canalino del Castel, ma qualcuno lo aveva sceso con gli sci dalla vetta! Una certa sicurezza ce la dà la doppia becca dei bastoncini, non avevamo portato piccozza e corda. La maggior parte delle cime si superano in traversata o con breve deviazione, lasciavamo gli zaini se si doveva ripassare da un determinato punto. Confermo che la nostra abilità sciistica si può definire media, ma non ci sono nella traversata particolari difficoltà. Volentieri a disposizione per altri particolari. Ciao Paolo
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: Mett - 04/02/2013 23:37
Gran bell'articolo! A me quello che darebbe piure fastidio sarebbe il metti e togli le pelli!!! Magari per fare una discesa di 200 metri giù da un passo per poi rimetterle e toglierle ancora dopo pochi minuti. ..
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Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 05/02/2013 10:29
Gran bell'articolo! A me quello che darebbe piure fastidio sarebbe il metti e togli le pelli!!! Magari per fare una discesa di 200 metri giù da un passo per poi rimetterle e toglierle ancora dopo pochi minuti. ..
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il cava e metti è davvero molto noioso, può anche subentrare qualche problema di colla... ed è anche faticoso...
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: Alan - 05/02/2013 11:39
Ma portarne 2 risolverebbe la cosa?
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Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: pianmasan - 05/02/2013 11:50
Al "cava e metti", a lungo andare, ci si abitua e si diventa anche svelti nell'operazione. A me non dà molto fastidio. Assai di più il cava e metti gli sci! Se le pelli sono ben trattate, con la colla non si hanno problemi. Dicono gli esperti che è utile unirne le due metà in modo da far "rinvenire" la colla quando si staccano. Se le solette sono molto umide, asciugarle con uno straccetto può evitare il problema ben più spiacevole delle pelli che si staccano.
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: Pistacchio - 05/02/2013 13:08
Due è sempre meglio, come dice pianmasan incollandole tra loro fai rinvenire un pochino la colla ed aiuta. quando sciavo ne avevo 2 di tipo diverso, anche perché spesso la neve cambia molto anche con un dislivello non da record, una a "pelo corto" che andava bene sul battuto o sul ghiaccio o sulla neve "normale" e con cui mi potevo permettere anche piccole discese. Un altra a "pelo lungo" per la neve polverosa o su abbondante fresca, ovviamente in discesa dovevi spingere di più che in salita. :)
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: billyLumberjack - 05/03/2013 17:55
Siamo aancora qui?!?
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Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 05/03/2013 18:02
quando sciavo ne avevo 2 di tipo diverso, anche perché spesso la neve cambia molto anche con un dislivello non da record, una a "pelo corto" che andava bene sul battuto o sul ghiaccio o sulla neve "normale" e con cui mi potevo permettere anche piccole discese. Un altra a "pelo lungo" per la neve polverosa o su abbondante fresca, ovviamente in discesa dovevi spingere di più che in salita. :)
personalmente in tanti anni non ho MAI avuto problemi di distacco pelli. Anche perché ho sempre usato le pelli tagliate in coda. Viceversa ho visto gente col gancio in coda bestemmiare perché la neve entrava tra la pelle e lo sci e un po' alla volta la pelle di staccava...
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: Pistacchio - 05/03/2013 18:38
personalmente in tanti anni non ho MAI avuto problemi di distacco pelli. Anche perché ho sempre usato le pelli tagliate in coda. Viceversa ho visto gente col gancio in coda bestemmiare perché la neve entrava tra la pelle e lo sci e un po' alla volta la pelle di staccava...
Il distacco pelli mi sarà capitato una volta sola, ma c'era un freddo becco e la colla "non collava" Le due pelli che è come portarsi due cappelli o due di chennesò. Non indispensabile, forse non necessario. Lo consiglio anche per lo zoccolo, ovviamente devi avere due pelli totalmente diverse.
Titolo: Re:Translagorai scialpinistica
Inserito da: AGH - 05/03/2013 19:15
Il distacco pelli mi sarà capitato una volta sola, ma c'era un freddo becco e la colla "non collava" Le due pelli che è come portarsi due cappelli o due di chennesò. Non indispensabile, forse non necessario. Lo consiglio anche per lo zoccolo, ovviamente devi avere due pelli totalmente diverse.
per il distacco, che è l'evenienza più temuta: - controllare lo stato della colla - meglio usare le pelli tagliate in coda (arrotondare le punte) - tendere bene le pelli sulle solette, premerle e lisciarle bene con la mano - applicare le pelli sulle solette ben asciutte, meglio se a casa al caldo - portarsi un rotolo di nastro americano (quello grigio) utile anche per riparazioni di fortuna
per lo (stramaledetto) zoccolo, che si forma quasi sempre con neve umida: - di solito si usa la sciolina o un repellente per l'umidità (meglio fare il trattamento PRIMA)