Autore Topic: Traversata Cima Larici 2038, Portule 2308, Cima Dodici 2336, Ortigara 2106  (Letto 38816 volte)

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Da Cima 12 verso la sterminata distesa di doline in direzione sud

Escursione del 22 agosto 2010

Parto per questa escursione solitaria con un obiettivo minimo, uno medio e uno massimo. Il minimo è Cima Portule (fatta anche in invernale l'anno scorso), il medio è Cima 12, l'obiettivo massimo è, segretamente, la lontanissima Ortigara.  Dal passo Vezzena sconfino in Veneto e poi risalgo fino a Malga Larici m 1625 dove parcheggio l'auto. Di qui con percorso libero fuori sentiero risalgo la dorsale con bosco rado fino a Cima Larici m 2038. Ora inizia la traversata vera e propria, seguendo il sentiero 209 che corre sul crinale con vari saliscendi, da Porta Renzola i lsentiero diventa 826 e sale il ripido versante nord-occidentale del Portule fino Punta Kempel 2295, quindi in breve a Cima Portule 2308. Obiettivo minimo raggiunto.

Fuori sentiero ma facile, calo per prati ripidi fino alla Porta Trentina quindi acchiappo alla Bocchetta Kempel il sentiero 208 per Cima12. Fortunatamente resisto all’idea di salire fuori sentiero verso quella che mi pare Cima12, che invece è molto più indietro. Dopo lungo e desolato traversone raggiungo la base di Cima12, che si sale con ripido ma facile ghiaioso sentiero. La Cima Dodici a m 2336, la più alta della catena, è abbastanza affollata (per me intendo, con 10-12 persone mi sembra già una ressa insopportabile), tutti veneti ciarlieri in canotta o a torso nudo. Breve sosta per rifiatare, mangio la seconda barretta e bevo. Faccio il punto, la gambetta gira benino, decido di esagerare e di puntare verso l’Ortigara. 

Scendo da Cima 12 e con sentiero 211 inizio un eterno attraversamento tra lande solitarie, toccando il bel bivacco Busa delle Dodese m 2050, poi per sentiero 206 per bocchette ripidissime che si affacciano sulla Valsugana, una davvero terrificante presso il Monte Castelnuovo, mai visto un canalone più spaventoso. Dopo il passo della val Caldiera il sentiero diventa 839, e arrivo finalmente sulla desolata Cima Ortigara m 2106, un posto che avevo sempre desiderato vedere. Sulla vasta cima pianeggiante ci sono due cippi commemorativi a distanza di 1 km uno dall’altro, quello austriaco e quello italiano. C’è abbastanza gente che si aggira un po’ spaesata tra le trincee. Sono a meno della metà del tragitto, faccio una breve sosta per recuperare, mangio la terza barretta, ho poca acqua ma confido nel “fontanino” sulla via del ritorno.

Alle 16.40 riparto con sentiero 839, quindi seguendo la vecchia strada militare: secondo i calcoli (sbagliati) dovrei essere alla macchina intorno alle 20.30. Inizia un eterno ritorno in una sterminata distesa di avvallamenti, doline, pozzi, abissi, dossi, montagne, valli e vallette, punteggiate di resti della Grande Guerra: trincee, fortificazioni, baracche, villaggi, chiesette, cippi, cimiteri, caserme. Davvero impressionante. Non avrei mai immaginato delle distese così sconfinate. Belle le tabelle dell’Ecomuseo della Grande Guerra, che lungo la vecchia strada militare illustrano i vari manufatti. Fortunamente trovo il fontanino con un rigagnolo d’acqua (il “fontanello del Cuvolin”, unico punto d’acqua in tutta l’escursione!). Dopo ore di marcia interminabile ed aver transitato per i punti strategici del Bivio Italia (il sentiero diventa 830) e Bivio di Campo Gallina , si alza un nebbione, per fortuna sono sulla strada militare e non ci sono grossi problemi di orientamento. I bivi sono sempre ben segnati, cosi come i sentieri con tintura di fresco. Alle 20 cala il buio, ma sono in vista dell’ultimo strappo a Bocchetta Portule  1937, sentiero 829. Ormai al buio, inizio il rientro dalla Bocchetta fino a Malga Larici dove ho la macchina. Arrivo alle 21.30, “solo” un’ora fuori tempo massimo. Fantastica ed epica escursione, mi rimarrà senz’altro scolpita nella memoria anche se dubito assai in una ripetizione.
Dislivello almeno 1000 mt (per i molti saliscendi), lunghezza 35 km.

L'itinerario
Traversata Cima Larici - Portule - Cima Dodici - Ortigara at EveryTrail


Qui sotto la traccia GPS da visualizzare con Google Earth
http://girovagandoinmontagna.com/gim/images/gps/ortigara.kmz
« Ultima modifica: 16/03/2015 23:13 da AGH »
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Complimeti per il mega giro!! Non te lo scorderai di certo  ;D
Ma il rientro quando era buio l'hai fatto senza neanche la pila?
W la picca! ;D

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Complimeti per il mega giro!! Non te lo scorderai di certo  ;D
Ma il rientro quando era buio l'hai fatto senza neanche la pila?

la pila ce l'avevo dietro ma non mi è servita, ero sulla strada militare e ci si vedeva abbastanza bene e per alcuni tratti è uscita anche la luna :)
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Offline enry69

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"Tra le montagne mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente. In loro presenza cerco di capire la mia vita, di neutralizzare la vanità, l'avidità, la paura. Esamino il mio passato, sogno il futuro e avverto in maniera particolarmente acuta il presente. Ad ogni impresa rinasco".  AB

Offline gabi

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Ieri, ho fatto il giro relazionato in questo topic (che già conoscevo perché fatto anni fa in senso contrario).
Confermo la bellezza e l’interesse storico dei posti  :) .

Segnalo  ;), per chi fosse interessato, che la traversata da Cima Larici al M.Ortigara è parte dell’Alta Via degli Altipiani n.11 che parte da Passo Vezzena, tocca Cima Vezzena, Cima  Manderiolo, Porta  Manazzo, Cima Larici, Cima Portule, Cima Dodici, M.Ortigara, Cima Caldiera, Castelloni di S.Marco, Piana di Marcesina e finisce ad Enego  :P.
L’Altavia si svolge lungo sentieri CAI/SAT ed è comunque segnata da un triangolino con il n.11.
Il dislivello è di 2165 m e i tempi CAI/SAT sono di 15 h e 40’.

Per una descrizione dettagliata rinvio al libretto abbinato alle cartine Sentieri  Altopiano dei Sette Comuni, Sezioni  Vicentine del CAI, 5^ edizione, 2011.

Per un eventuale pernotto al Bivacco Busa delle Dodase, di proprietà della SAT di Borgo Valsugana, "bisogna prenotare " http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/830-835app.htm#Bivacco%20Busa%20delle%20Dodase

Per altri punti di appoggio http://www.caiasiago.it/puntiappoggio/ElencoAppoggio.htm

Offline gabi

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complimentoni!!!! Mi ricordo il ritorno dall'Ortigara come una specie di incubo, non finiva mai!!! La prossima volta potresti tentare di completare il giro facendo la Caldiera e i Castelloni, poi vengo a prenderti col cucchiaino :)))

PS: però conoscendoti potresti anche farcela :)
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Offline Pistacchio

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complimentoni!!!! Mi ricordo il ritorno dall'Ortigara come una specie di incubo, non finiva mai!!! La prossima volta potresti tentare di completare il giro facendo la Caldiera e i Castelloni, poi vengo a prenderti col cucchiaino :)))

PS: però conoscendoti potresti anche farcela :)


Io mi sono limitato ad arrivare a cima 12. E dicendola tutta ho "spianato" evitando cima Portule prendendo il sentiero 209 molto panoramico che conduce a porta Kempel. Confermo l'incubo del ritorno, non finisce più quella strada. Avevo anche finito l'acqua... Però sono incappato in una distesa di stelle alpine.
Un giro ad anello non lo vedo possibile (umanamente intendo) poi magari Gabi ce la fa.... Stavo valutando (ma la sfiga mi perseguita e non sono abbastanza allenato) di partire da Vezzena e scendere o da Barricata o osare fino a Tezze.
Unico problema che non c'è un filo d'acqua!

Offline gabi

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Un giro ad anello non lo vedo possibile (umanamente intendo) poi magari Gabi ce la fa.... Stavo valutando (ma la sfiga mi perseguita e non sono abbastanza allenato) di partire da Vezzena e scendere o da Barricata o osare fino a Tezze.
Unico problema che non c'è un filo d'acqua!
Ciao Pista, fino a Cima della Caldiera  posso anche arrivare (sono 50'-1 h dal M.Ortigara, tempi CAI) ma oltre sarebbe solo fatica gratuita  :P.

Per l'acqua, devi essere autosufficiente. Ho trovato dell'acqua vicino a Bocchetta Portule ma ne avevo ancora ed ho preferito consumare la mia  ;)

Offline AGH

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Io mi sono limitato ad arrivare a cima 12. E dicendola tutta ho "spianato" evitando cima Portule prendendo il sentiero 209 molto panoramico che conduce a porta Kempel. Confermo l'incubo del ritorno, non finisce più quella strada. Avevo anche finito l'acqua... Però sono incappato in una distesa di stelle alpine.

notoriamente il posto è carsico e l'acqua è scarsissima. Ci sono alcuni "fontanelli", segnati sulle carte. Uno ottimo è tra i Castelloni e la Caldiera. Poi ce ne sono un paio in tutto, ma in basso, e a volte esce un filo d'acqua quasi stagnante :(  Dall'Ortigara a Malga Larici è orribilmente eterna, m'immagino dalla Caldiera.... Dai Castelloni credo siamo attorno ai 50 km complessivi!
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Offline Pistacchio

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notoriamente il posto è carsico e l'acqua è scarsissima. Ci sono alcuni "fontanelli", segnati sulle carte. Uno ottimo è tra i Castelloni e la Caldiera. Poi ce ne sono un paio in tutto, ma in basso, e a volte esce un filo d'acqua quasi stagnante :(  Dall'Ortigara a Malga Larici è orribilmente eterna, m'immagino dalla Caldiera.... Dai Castelloni credo siamo attorno ai 50 km complessivi!

Difatti la mia idea era quella di fare Vezzena-Tezze in 2 giorni con tappa al bivacco della 12, senza fare anelli.